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Greta Garbo: i migliori film della Divina

Cinema

Paolo Nizza

Il 15 Aprile del 1990, a New York, si spegneva Greta Garbo,  una delle stelle che più hanno illuminato la Storia del Cinema. A 30 di distanza dalla sua scomparsa, ecco la top Seven dei film interpretati dall'attrice svedese naturalizzata americana

 

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Greta Garbo. A volte basta un nome d'arte di soli 10 lettere per cambiare il mondo, diventare una leggenda, trasformarsi in un’icona. Perché ci sono le dive e poi, c’è la Divina; l’attrice il cui viso (come scriveva Roland Barthes in Miti d’oggi) “costituiva una specie di stato assoluto della carne che non si poteva raggiungere né abbandonare.”  Misteriosa, altera, arcana Greta Lovisa Gustafsson (questo era il suo vero nome) dopo il ritiro dalle scene a soli 36 anni si sa poco è niente. Eppure la Garbo resterà per sempre la più abbacinante trasfigurazione della Settima Arte. Per Federico Fellini era “la Fata Severa, la fondatrice d'un ordine religioso chiamato cinema”. Per Dino Risi era La Luna, contrapposta ad Anna Magnani, che era, invece, un temporale. E a trenta anni dalla sua dipartita quella Greta Garbo di Vanità, cantata dai Matia Bazar in Vacanze Romane e omaggiata da Madonna in Vogue, continua a sedurci e a conquistarci attraverso le sue memorabili interpretazioni. Perché, nel linguaggio comune si è soliti dire, i film di Greta Garbo e non i film con Greta Garbo. Come se la sua presenza in una pellicola obnubilasse tutto il resto, persino la figura del regista. D’altronde non è questa la peculiarità di una divinità? Ecco quind la top seven dei film della Divina in ordine cronologico decrescente

 

LA CLASSIFICA DEI MIGLIORI FILM DI GRETA GARBO

7.  Ninotchka (1939)

REGIA:  Ernst Lubitsch

ATTORI:  Melvyn Douglas, Ina Claire, Bela Lugosi

La Garbo ride (Garbo Laughs). Già a partire dalla celeberrima frase di lancio del film, si evince che Greta Garbo, abbandona per la prima volta i lussuosi e lussuriosi panni della femme fatale per farsi travolgere dal Lubitsch touch, ovvero quello stile inconfondibile tipico del re della commedia sofisticata. E nonostante siano passati 81 anni, continua a essere assolutamente condivisibile quello che scrisse Frank S. Nugent sul New York Time il 10 novembre del 1939: “La Ninotchka di Garbo è una delle più brillanti commedie dell’anno, un allegro, impertinente e malizioso spettacolo che non forza mai le battute (non importa quanto efficaci) e trova l’austera prima donna del dramma recitare in una commedia buffonesca con la disinvoltura di Buster Keaton... “

 

6. Maria Walewska (1937)

REGIA:  Clarence Brown

ATTORI:  Charles Boyer, Reginald Owen, Alan Marshal

L’ultima delle sette collaborazioni tra il regista Clarence Browne e la divina Greta Garbo è un sontuoso melodramma ispirato alla vera storia della contessa polacca amante di Napoleone Bonaparte, interpretato da Charles Boyer. Indimenticabile il ballo tra i due amanti che fu girato nello stesso set del film Primavera, la celebre operetta con John Barrymore

 

5.  Margherita Gauthier (1936)

REGIA:  George Cukor

ATTORI:   Lionel Barrymore, Robert Taylor, Elizabeth Allan.

Il maestro George Cukor firma la sontuosa trasposizione di La Signora delle Camelie. Sul grande schermo il romanzo di Dumas figlio si trasfigura in un melodramma romantico che esalta le qualità attoriali della divina Greta Garbo. Non a caso il film fu il maggiore incasso del 1936. La Garbo ottenne anche una meritatissima nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista, ma la statuetta fu vinta, a  sorpresa, da Luise Rainer per La buona Terra.

 

4.  Anna Karenina (1935)

REGIA:  Clarence Brown

ATTORI: Fredric March, Basil Rathbone, Freddie Bartholomew

Con ogni probabilità, la migliore versione cinematografica del capolavoro scritto da Lev Tolstoj e il film più riuscito della accoppiata Clarence Brown-Greta Garbo. La pellicola riesce a condensare in 95 minuti tutta la forza e le emozioni delle oltre mille pagine di cui è composto il romanzo.

La leggenda narra che l’attrice per proteggersi dalle avance di Fredric March, noto seduttore, mangiasse di continuo aglio durante le riprese.

 

3.  La Regina Cristina (1935)

REGIA:  Rouben Mamoulian.

ATTORI:   John Gilbert, Ian Keith, Lewis Stone

La vera storia della Regina di Svezia, bisessuale, che si convertì al cattolicesimo, abdicò e si trasferì a Roma, per vivere liberamente la propria vita diventa, grazie all’interpretazione di Greta Garbo, un film adorato dalla comunità LGBT. Memorabile il monologo pronunciato dalla protagonista: “Sono cresciuta nell'ombra di un grande uomo. Per tutta la mia vita sono stata un simbolo. Un simbolo è eterno, immobile, un'astrazione. L'essere umano è mortale e mutevole, con desideri e impulsi, speranze e dolori. Sono stanca di essere un simbolo. Voglio essere un essere umano”

 

2.  Grand Hotel (1933)

REGIA:  Edmund Goulding

ATTORI:   John Barrymore, Joan Crawford, Wallace Beery, Lionell Barrymore

Gran Hotel: gente che va, gente che viene, tutto senza scopo. Eppure questo film un fine specifico lo aveva. Ovvero quello di riunire le stelle più celebri del periodo in una sola pellicola. E l’impresa riuscì. Anzi Grand Hotel vinse l’Oscar come miglior film. Greta nei panni della danzatrice Rusinskaja, dolente, fragile e perfetta. Per evitare tensioni con Joan Crawford, le due star femminili non compaiono, mai nella stessa scena.

Profetica la famosa battuta pronunciata dalla Garbo: “Voglio restare sola... voglio soltanto restare sola.

 

1 Mata Hari (1931)

REGIA:  George Fitzmaurice

ATTORI: Ramon Novarro, Lionel Barrymore, Lewis Stone

Avvolta nei preziosi costumi creati dal genio di Adrian Adolph Greenberg, Greta Garbo è la perfetta incarnazione della spia di genere femminile più famosa al mondo. Purtroppo la sensuale Danza erotica della Garbo in onore alla statua di Shiva fu censurata  in seguito all’avvento a Hollywood del codice Hays. Un vero peccato perché come diceva la  vera Mata Hari “La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento”.