Bangla, la trama del film del giovane Phaim Bhuiyan candidato ai David di Donatello 2020

Cinema

Matteo Rossini

Bangla” di Phaim Bhuiyan è tra i grandi protagonisti dei David di Donatello 2020. La pellicola è stata nominata nelle categorie “Miglior sceneggiatura originale”, “Miglior produttore” e “Miglior regista esordiente”. Scopriamo la trama del film.

Pochi minuti fa l’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello ha annunciato i nomi dei film e degli artisti nominati all’edizione 2020, tra i grandi protagonisti “Bangla” di Phaim Bhuiyan. Vediamo insieme la trama della pellicola.

David di Donatello 2020: “Bangla” conquista tre nomination

I David di Donatello sono una delle cerimonia di premiazione più importanti e note del Bel paese. Nel corso degli anni alcuni dei nomi più altisonanti della settima arte hanno conquistato i prestigiosi riconoscimenti grazie a film che hanno fatto la storia del cinema.

Il giovanissimo Phaim Bhuiyan, nato il 31 ottobre 1995 a Roma, ha ottenuto l’attenzione del pubblico e della critica con lo straordinario “Bangla”, trionfatore ai Nastri d’argento 2019 nella categoria “Miglior commedia” che negli anni precedenti ha visto la vittoria di capolavori come “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, “Mine vaganti” di Ferzan Özpetek e “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno.

Il film si prepara ora a sbancare gli imminenti David di Donatello grazie alla tre candidature appena ricevute nelle categorie “Miglior produttore”, “Miglior regista esordiente” e “Miglior sceneggiatura originale”.

“Bangla”: la trama del film

“Bangla” di Phaim Bhuiyan è un affascinante racconto dell’incontro di due culture. Il protagonista del film è il ventiduenne Phaim, interpretato dallo stesso regista, ovvero un ragazzo con origini bengalesi che vive nel quartiere di Torpignattara con la sua famiglia: il padre lavora come ambulante, la madre sogna di potersi trasferire nella capitale inglese e la sorella con cui ha un rapporto conflittuale.

L’incontro con Asia cambierà la vita del protagonista perché se da un lato l’amore sembra poter superare qualunque barriera, dall’altro la religione impone regole ferree da seguire; non resterà quindi che seguire il destino.

Nel cast del film troviamo Carlotta Antonelli, Simone Liberati e Pietro Sermonti.
 

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