Ferzan Özpetek, i migliori 5 film da vedere

Cinema

La sua ultima opera è “La Dea Fortuna”, ma tanti sono i successi che Ferzan Özpetek ha firmato negli anni. A partire dalla sua opera prima

Regista turco ma naturalizzato italiano, Ferzan Özpetek ci ha consegnato incredibili successi.

Il 19 dicembre arriva al cinema la sua ultima pellicola, “La Dea Fortuna”, con Edoardo Leo e Stefano Accorsi. Colonna sonora firmata da Mina e Ivano Fossati, e cast d’eccezione, il film racconta l’amore tra uno scrittore insoddisfatto e un idraulico. Ma ecco tutti i film più celebri del regista.

“Il bagno turco”

Opera prima di Ferzan Özpetek, uscita nel 1996, “Il bagno turco” vede Alessandro Gassman nei panni di un architetto che - alla morte di una vecchia zia - eredita un bagno turco a Istanbul.

Qui, meravigliosamente accolto da una parte di famiglia che non sapeva d’avere, si innamora della città e del giovane Mehmet. Così, anziché vendere l’immobile, decide di cambiare vita e di ristrutturarlo. L’arrivo della sua ex moglie scombinerà i suoi piani, ma a cambiare tutto per davvero saranno dei sicari.

Il film vince il Globo d’oro come opera prima.

“Le fate ignoranti” 

Film del 2001 con Margherita Buy e Stefano Accorsi, “Le fate ignoranti” è valso a Ferzan Özpetek il Globo d’oro come Miglior regista.

Quando Massimo muore all’improvviso, Antonia trova tra gli oggetti personali del marito un quadro intitolato “Le fate ignoranti”: la dedica la mette sulle tracce di quella che crede essere un’amante misteriosa, ma che è in realtà un giovane fruttivendolo. Così, la donna si trova immersa in un mondo a lei del tutto nuovo, tra omosessuali e transessuali, profughi e donne in fuga. Una sorta di famiglia allargata, che la cambierà profondamente.

“Saturno Contro”

Dedicato a Hrant Dink, scrittore turco di origini armene impegnato nella lotta per i diritti civili ucciso ad Istanbul, “Saturno Contro” vede al centro della storia Davide (Pierfrancesco Favino), uno scrittore gay di favole che - nella sua casa - ospita un variegato gruppo di amici.

Durante una cena, uno di loro ha un malore che lo porterà alla morte. Gli amici si ritroveranno così fuori dalla sua stanza d’ospedale, come una vera famiglia allargata in cui è necessario smettere di nascondere paure e debolezze.

“Mine vaganti”

Cast corale per “Mine vaganti”, film del 2010 che affronta il tema della famiglia. Una famiglia pugliese contemporanea, considerata un insieme di mine vaganti e chiamata a distruggere luoghi comuni ancora troppo radicati in Italia.

Tommaso (Riccardo Scamarcio), che ha lasciato la Puglia per via della sua aria un po’ bigotta, si allontana momentaneamente da Roma - dove vive la sua storia omosessuale con Marco - per tornare dalla famiglia e fare finalmente coming out. Così, si trova a dover fronteggiare una madre soffocante, un padre duro e severo, il fratello e la sorella “prigionieri” di genitori tanto ingombranti, l’eccentrica zia e la saggia nonna. Ma un’altra rivelazione lo costringerà a restare in patria più del previsto.

“La finestra di fronte” 

David di Donatello come miglior film, “La finestra di fronte” è un film del 2003 con Giovanna Mezzogiorno, qui nei panni di una moglie e di una madre insoddisfatta della sua vita, con l’abitudine di spiare l’inquilino della casa di fronte.

Tutto cambia quando il marito sceglie di ospitare in casa un anziano che dice di aver perso la memoria, ma che è invece un ebreo omosessuale scampato al rastrellamento. Sarà proprio lui, a convincerla a riprendere in mano la sua vita, ad abbandonare le paure e a inseguire i suoi sogni. Compreso quello di conoscere il ragazzo della casa di fronte, a rischio di restarne delusa.

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