Dal kolossal “Cyrano de Bergerac” in poi, Ludivine Sagnier ha preso parte a moltissimi film. Sebbene sia conosciuta soprattutto per i suoi ruoli in tv
Attrice francese classe 1979, Ludivine Sagnier inizia a sfilare a nove anni e debutta sul grande schermo nel 1989, in “Voglio tornare a casa!” di Alain Resnais.
Celebre volto del piccolo schermo, è la Esther Aubry di “The Young Pope” e di “The New Pope”. Ma diversi sono anche i film per il cinema a cui ha preso parte (fino a “Le verità” di Hirokazu Kore'eda, uscito nel 2019). Ecco i cinque migliori.
“Peter Pan”
Nel 2003 P. J. Hogan dirige la trasposizione cinematografica dell'omonima opera di James Matthew Barrie, “Peter Pan”. Ricco di effetti speciali e pensato come la classica commedia natalizia per famiglie (negli Stati Uniti uscì proprio il giorno di Natale), il film approfondisce il legame tra Peter Pan e Wendy. Ed è un viaggio nell’adolescenza, quel periodo della vita in cui si comincia a scoprire se stessi e a fare i conti coi propri sentimenti, amore compreso.
Nel film, Ludivine Sagnier è Campanellino.
“La petite Lili”
Ispirato a “Il gabbiano” di Anton Čechov, “La petite Lili” è un film del 2003 diretto da Claude Miller.
Un gruppo di cineasti trascorre l’estate in Bretagna, sull’isola di Île-aux-Moines. Qui Julien, figlio della famosa attrice francese Mado Marceaux e aspirante regista, si innamora di Lili, una giovane del posto che aspira ad entrare nel mondo del cinema e che - per questo - si avvicina a Brice, compagno di Mado e regista di successo, che la invita a seguirlo a Parigi. Cinque anni più tardi, tutto sarà però diverso.
“Gocce d’acqua su pietre roventi”
Presentato in concorso al Festival internazionale del cinema di Berlino, ha vinto il Teddy Award al miglior lungometraggio con tematiche LGBT: è “Gocce d’acqua su pietre roventi” di François Ozon (2000).
Il film racconta la storia del cinquantenne Leopold, che invita a casa sua il giovane Franz. Il loro rapporto entra sempre più in confidenza, tanto che Franz confessa all’amico di non essere più certo d’amare Anna (Ludivine Sagnier). E, in un crescendo d’amicizia e sentimenti, i due uomini cominciano una relazione amorosa. Una relazione che li porterà laddove mai avrebbero creduto, verso un epilogo inaspettato che spiazza il telespettatore.
“Swimming Pool”
In “Swimming Pool”, anch’esso di François Ozon, si racconta la storia di Sarah Morton (Charlotte Rampling), scrittrice di gialli che accetta di soggiornare per un po’ nella casa in Provenza del suo editore, per trovare nuova ispirazione.
Qui, la sua vita viene sconvolta dalla belle Julie (Ludivine Sagnier), figlia dell’editore bellissima e disinvolta. La convivenza tra le due si fa difficile, per via delle tante avventure sentimentali della ragazza. Ma saranno proprio quelle storie a fornire a Sarah nuovi spunti.
“Cyrano de Bergerac”
Tra i primi film di Ludivine Sagnier vi è il kolossal “Cyrano de Bergerac” di Jean-Paul Rappeneau (1990).
Spadaccino scontroso, deriso per il suo enorme naso, il cavalier Cyrano è deciso a conquistare la bella Roxane. Che, però, è innamorata del più avvenente Cristiano. Solo quando quest’ultimo morirà e Cyrano rimarrà gravemente ferito, la ragazza s’accorgerà di aver sempre amato il suo spasimante.