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“Gli uomini d’oro”: il trailer del film

Cinema

Nelle sale dal 7 novembre, “Gli uomini d’oro” vanta un cast d’eccezione e si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto

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Film noir diretto da Vincenzo Alfieri - attore di numerosi film e serie tv, qui al suo debutto nei lungometraggi dopo aver diretto diversi corti, la web serie “Forse sono io” poi trasmessa da MTV e il pluripremiato corto fantascientifico “Memories” -, “Gli uomini d’oro” è ispirato ad un fatto di cronaca accaduto a Torino nel 1996.

Nelle sale cinematografiche italiane dal 7 novembre, vede nei panni dei protagonisti Fabio De Luigi, Edoardo Leo e Giampaolo Morelli.

“Gli uomini d’oro”: il trailer

Per il suo “Gli uomini d’oro”, Vincenzo Alfieri si è ispirato ad un articolo del giornalista Meo Ponte, esperto di crimini. Scrivendo di un fatto di cronaca accaduto a Torino nel 1996, così Ponte concludeva: «Se facessero un film tratto da questa vicenda, comincerebbe come “I soliti ignoti” di Mario Monicelli e finirebbe come “Le iene” di Quentin Tarantino».

Il 27 giugno 1996, un gruppo di dipendenti della sede centrale delle Poste si accorse che, diversi sacchi provenienti da diverse filiali, non contenevano soldi ma pagine del giornaletto per bambini Topolino, tagliate proprio come fossero dei soldi. Per un totale di 8 miliardi di lire rubati. Fin da subito, la stampa soprannominò quella banda di malviventi “Gli uomini d’oro” (da cui il titolo del film). 

Le indagini si rivelarono più complicate del previsto, soprattutto per il contesto in cui il colpo era maturato: dilettanti allo sbaraglio che, quasi per scherzo, avevano sognato di diventare criminali. Per poi tramutarsi davvero in spietati furfanti.

“Gli uomini d’oro”: la trama

Luigi (Giampaolo Morelli) è un torinese ordinario, un impiegato delle poste che aspetta di andare in pensione per trasferirsi in Costa Rica. Appassionato di lusso e belle donne, pur di vivere da turista sarebbe disposto a tutto, fino ad avere una specie di folgorazione: guida ogni giorno il furgone portavalori, e basterebbe un piano studiato ad hoc per cambiare per sempre la sua vita.

Non potendo farcela da solo, Luigi decide di coinvolgere il suo migliore amico Luciano (Giuseppe Ragone), il collega Alvise (Fabio De Luigi), il couturier dalla doppia vita Boutique (Gian Marco Tognazzi) e l’ex pugile Il Lupo (Edoardo Leo). Ma, seppure inizialmente unito da un obiettivo comune, il gruppo - a cui si aggiungono anche Bruna (moglie di Alvise) e Gina (compagna de Il Lupo) -, si troverà ben presto a fare i conti con una cifra davvero consistente, che ciascuno vorrebbe tenersi per sé.

Così, da un’idea bizzarra e strampalata nasce una specie di gioco. E, dal gioco, un colpo vero e proprio che farà per giorni parlare la stampa e scervellare gli inquirenti. Fino a quando, due settimane dopo, un inaspettato colpo di scena porrà fine alla vicenda.

Del fatto di cronaca, il film non è stato il primo adattamento. Nel 2018 uscì infatti il libro "Il colpo degli uomini d'oro. Il furto del secolo alle Poste di Torino" di Bruno Gambarotta, in cui vengono evidenziati il ruolo delle donne utilizzate come alibi e la trasformazione di uomini ordinari in strampalati criminali.