Torna Sylvester Stallone nei panni di Rambo, al quinto capitolo della fortunata saga
Nelle sale italiane da giovedì 26 settembre, “Rambo: Last Blood” è il quinto capitolo della saga cinematografica su John Rambo, cominciata nel 1982 e incassatrice di grandi successi ad ogni uscita al cinema.
Con Sylvester Stallone ancora una volta nei panni del protagonista, non ha ottenuto recensioni totalmente positive. Ma poco importa: i fan di Rambo sono già elettrizzati.
“Rambo: Last Blood”: la trama
È una saga leggendaria, quella di John Rambo. Una saga amata in tutto il mondo, che promette spettacolo in ogni suo capitolo. E questo, il cui titolo rimanda al romanzo “Primo sangue”, non fa eccezione.
Undici anni dopo i fatti accaduti in Birmania, John Rambo (veterano della Guerra del Vietnam) si trasferisce in Arizona, dove eredita l’allevamento di cavalli del padre scomparso. Insieme a lui, a gestirlo ci sono la vecchia amica Maria Beltran e la nipote di lei Gabriela. Tutto cambia quando quest’ultima rivela che l’amica Gizelle ha trovato il suo padre biologico e lei decide di raggiungerlo in Messico. La ragazza viene però drogata e rapita da un cartello messicano, e Rambo è costretto a tornare in azione per salvarla.
Sconfitto dal cartello guidato da Hugo e Victor Martinez, Rambo viene salvato da Carmen (Paz Vega), giornalista indipendente che da tempo indaga sui fratelli Martinez, colpevoli di aver rapito e ucciso sua sorella. Rimessosi in forze, Rambo si attrezza per lo scontro finale: anticipando le mosse dei Martinez, equipaggia il suo ranch con terribili trappole. E si prepara a combattere una battaglia all’ultimo sangue, tra il Messico e l’Arizona.
“Rambo: Last Blood”: le parole di Sylvester Stallone
La prima volta in cui Sylvester Stallone ha indossato i panni di Rambo era il 1982. Oggi, a 73 anni compiuti, l’attore (sempre amatissimo e sempre in ottima forma) si cala nelle vesti del veterano della Guerra del Vietnam per la quinta volta.
«Chi ha seguito le vicende di John Rambo fin dall'inizio sa che per via dei suoi demoni interiori la pace in terra è per lui impossibile da ottenere: mi auguro che la conclusione del suo tragitto possa soddisfare tutti», ha dichiarato l’attore nel corso di un’intervista rilasciata a Los Angeles.
«Non mi considero diverso dalle altre persone: il segreto è sconfiggere la paura. Tutti abbiamo problemi, ma se tieni duro può arrivare improvvisamente la telefonata che ti cambia la vita. Bisogna essere ottimisti. Rocky e Rambo sono così», ha concluso.
E pensare che, prima di diventare una star, quella di Sylvester Stallone non è stata una vita semplicissima. Un incidente avvenuto quando era piccolo gli ha lasciato parte della bocca paralizzata, e da sempre ha difficoltà nel pronunciare bene le parole. Ai primi provini non veniva capito, e lui pensava che mai ce l’avrebbe fatta a diventare attore. Poi sono arrivati Rocky e Rambo, ed è arrivata la fama mondiale. Quella stessa fama che mai lo ha abbandonato, e che spinge generazioni lontanissime ad affollare le sale cinematografiche ogni volta che, sul grande schermo, rivive il mito di Sly.