“Serenity - L'isola dell'inganno”: la trama del film

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Con Matthew McConaughey e Anne Hathaway, “Serenity - L’isola dell’inganno” è un noir d’ispirazione classica che spazia nel mondo dei videogame

Film del 2019, scritto e diretto da Steven Knight (già regista di “Redemption - Identità nascoste”, “Il sapore del successo” e “Allied - Un’ombra nascosta”), “Serenity - L’isola dell’inganno” è un thriller drammatico con Matthew McConaughey, Anne Hathaway e Diane Lane. 

“Serenity - L'isola dell'inganno”: la trama

“Serenity - L’isola dell’inganno” racconta la storia di Baker Dill (Matthew McConaughey), ex soldato con gravi problemi di moralità. In fuga da un passato traumatico, Baker decide di ritirarsi su di un’isola tropicale al largo della Florida, dove vivono una manciata di persone e un poliziotto. Qui, burbero e solitario, si dedica prevalentemente alla pesca sviluppando un’ossessione: quella per un tonno gigante, che soprannomina “Justice” (“Giustizia”) e che tenta invano di catturare. Tanto che, molti dei dialoghi, sono proprio tra il protagonista e il pesce. 

Impegnato in una relazione con Constance (Diane Lane), più grande di lui, la sua quasi solitaria routine subisce una brusca rottura quando sull’isola si presenta Karen (Anne Hathaway), la sua ex moglie. La donna, disperata e spaventata per le continue violenze del nuovo marito, Frank Zariakas, chiede a Baker di aiutarla a scappare e di salvare lei e il loro figlio. Il piano della donna è diabolico: l’ex marito deve invitare Frank ad una gita in barca, per poi gettarlo in mare uccidendolo. In cambio, gli promette una lauta ricompensa: 10 milioni di dollari. La proposta manda il protagonista in completa confusione, tentato di accettare quell’enorme somma di denaro ma devastato dai dubbi. Fino a ritrovarsi pupazzo nelle mani d’un burattinaio misterioso. 

“Serenity - L’isola dell’inganno” è un film noir, ma non di quelli convenzionali. Lo spettatore arriva a chiedersi se l’isola su cui Baker vive non sia in realtà una raffigurazione del purgatorio, un sogno, una dimensione parallela. O magari un videogame, codificato dal figlio - un brillante giocatore - per scappare virtualmente dalla violenza della sua vita familiare.

L’uscita nelle sale dopo le polemiche

Film noir che ricorda le sceneggiature degli anni Quaranta e Cinquanta, “Serenity - L'isola dell'inganno” sembra avere una trama classica (il solitario la cui vita viene rimessa in discussione dal ritorno di una sensuale ex, bisognosa di protezione) sino a quando - nel momento in cui tutto pare prevedibile - la narrazione cambia completamente. 

Nelle sale italiane da giovedì 18 luglio, il film arriva nel nostro Paese dopo le polemiche tra gli autori e gli attori e la casa di produzione in merito ad una non adeguata promozione, seguita alle non fortunate anteprime dello scorso gennaio. Definito dalla stampa americana con epiteti non certo generosi, come ha spiegato Steven Knight “Serenity - L'isola dell'inganno” si ispira ad un filone classico del cinema noir ma, la sua sceneggiatura, mira a depistare le aspettative di chi siede dinanzi lo schermo, sino a guidare lo spettatore lungo inattesi e sorprendenti territori narrativi.

Un po’ “Twilight” e un po’ “The Truman Show”, con affondi nella letteratura (vedi alla voce Hemingway) e nel mondo dei videogame, il film è per la verità scandito dalle ottime interpretazioni degli attori. E il finale promette di riservare (incredibili) sorprese.

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