"Non sono un assassino" è il nuovo film di Andrea Zaccariello, tratto dall'omonimo best seller di Francesco Caringella. Tra gli interpreti Riccardo Scamarcio e Alessio Boni
Tratto dall’omonimo best-seller di Francesco Caringella, “Non sono un assassino” esce nelle sale italiane il 30 aprile per la regia di Andrea Zaccariello. Si tratta di un thriller drammatico che vede tra i protagonisti Riccardo Scamarcio nei panni del vice-questore Francesco Prencipe. Nel cast anche Alessio Boni, Edoardo Pesce, Claudia Gerini, Sarah Felberbaum, Barbara Ronchi, Caterina Shulha, Vincenzo De Michele, Elisa Visari, Flavia Gatti, Pasqualina Sanna e Silvia D'amico. È il primo lungometraggio di genere thriller da parte del regista che finora aveva diretto il film a episodi “Boom” e “Ci vediamo domani” con protagonista Enrico Brignano. Dalla commedia al thriller per tornare ad una passione mai sopita, come dimostrano i cortometraggi girati in passato e il segmento “Una specie di appuntamento” del film “Sei come sei”. Queste le parole del regista: «Molti film hanno trattato l'argomento processuale, moltissimi il tema della giustizia. Vorremmo cercare di raccontare come la chiave di ogni giustizia risieda, non nella legge, ma nello spirito più intimo dell'uomo. La vicenda diventa quindi un'investigazione che va al di là del thriller, esplorando il modo in cui l'animo umano è stato irrimediabilmente modificato, oggi come mai prima. Ed evidenziando come coscienza e volontà siano state stravolte dalle invisibili pulsioni dell'ego».
La trama di "Non sono un assassino"
Il film narra le vicende di Francesco Prencipe (interpretato da Riccardo Scamarcio) che va a trovare l’amico e giudice Giovanni Mastropaolo (Alessio Boni). I due non si vedono da due anni, ma il colloquio sarà brevissimo, composto da una domanda e una risposta. Poche ore dopo però viene trovato il cadavere del giudice, freddato da un colpo di pistola alla testa. Tutti i sospetti cadono sul vice questore, l’ultima persona ad aver visto in vita l'uomo. Le sue impronte sono nella casa dell’amico e tutto lascia pensare che abbia avuto il tempo di poterlo uccidere. Ad accusare il vice questore è la PM Paola Maralfa (Claudia Gerini) che conosce il suo passato, a difenderlo l’avvocato amico di una vita Giorgio Annichiarico, interpretato da Edoardo Pesce. Nell’attesa che lo separa dal processo, le immagini del passato di Francesco si accavallano incoerenti nel disperato tentativo di arrivare al vero assassino. E alla verità di una vita intera.
Le parole dei protagonisti
Il film gioca molto sui piani temporali e su numerosi flashback. I tre protagonisti infatti vengono mostrati da bambini, da giovani uomini e più maturi. Sono inoltre legati da un misterioso patto che tormenta il loro passato. Nessuno poteva aprire il cassetto segreto della scrivania del giudice Giovanni Mastropaolo, dove è stato nascosto qualcosa. Per Riccardo Scamarcio si tratta dell’ennesimo ruolo dove gioca con l’ambiguità del suo personaggio in un film che usa l'indagine per entrare nella mente dei suoi personaggi e scavare nei lati più oscuri dell'animo umano. A rappresentare il male c’è uno scarafaggio che appare spesso nella pellicola e che si contrappone alle poesie di Giorgio, eterno respinto da una donna che non lo ama, ma del cui pensiero non riesce a liberarsi. Per il suo interprete si tratta di un personaggio che subisce ciò che lo circonda: lui simboleggia la parte fragile e pura del film. È lui la vittima: gli altri due sono maschi alfa, mentre lui è beta.