Auguri a Riccardo Scamarcio, i suoi migliori film

Cinema
©IPA/Fotogramma

L'attore, nato a Trani il 13 novembre 1979, spegne 43 candeline sulla sua torta di compleanno, per l'occasione, ripercorriamo la sua carriera attraverso i suoi migliori film

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Riccardo Scamarcio è nato a Trani il 13 novembre del 1979. La carriera dell’attore pugliese comprende oltre 50 film, ma anche film per la televisione e videoclip musicali. Inoltre, da diversi anni è anche produttore: con la casa di produzione Buena Onda, fondata con l’ex compagna Valeria Golino e con Viola Prestieri ha già all’attivo la produzione di due cortometraggi e sei film. Dopo alcune piccole parti in miniserie televisive, Scamarcio diventa immediatamente popolare per il ruolo di Step nel film “Tre metri sopra il cielo”, tratto dall’omonimo romanzo di Federico Moccia. Dopo quell’interpretazione, che gli farà vincere il Globo d’oro come miglior rivelazione, dovrà faticare liberarsi dalla fama di sex symbol e idolo delle ragazzine.

  • La meglio gioventù
  • Romanzo criminale
  • L’uomo perfetto
  • L’uomo nero
  • Un ragazzo d’oro
  • Mine vaganti
  • Mio fratello è figlio unico
  • Nessuno si salva da solo
  • Loro
  • Euforia
  • Non sono un assassino,
  • Il ladro di giorni
  • Lo spietato
  • Tre piani
  • L'ombra del giorno

 

 

La meglio gioventù (2003)

Ne “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, Riccardo Scamarcio ha una piccola parte, ma il film ha avuto talmente tanto successo da portare fortuna a tutti gli interpreti. 40 anni di storia italiana raccontati attraverso le vicende di una famiglia. Il cast è molto nutrito: Luigi Lo Cascio, Alessio Boni, Jasmine Trinca, Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni, Maya Sansa e tanti altri. “La meglio gioventù” vinse 6 David di Donatello7 Nastri d’argento e numerosi altri riconoscimenti.

Romanzo criminale (2005)

Un altro film a cui Riccardo Scamarcio deve molto è “Romanzo criminale” di Michele Placido, pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo che ha dato vita anche a una fortunata serie televisiva. Ispirato alle vicende della banda della Magliana, ha come protagonisti Kim Rossi Stuart (Il Freddo), Claudio Santamaria (Il Dandi), Pierfrancesco Favino (Il Libanese) e Stefano Accorsi (il commissario Nicola Scialoja). Riccardo Scamarcio è Il Nero. “Romanzo criminale” si aggiudicò 8 David di Donatello e 5 Nastri d’argento. Scamarcio ottenne il Globo d’oro come miglior attore rivelazione.

L’uomo perfetto (2005)

Nel 2005, subito dopo “Tre metri sopra il cielo”, è il protagonista del secondo lungometraggio di Luca Lucini, “L’uomo perfetto”. Riccardo Scamarcio è Antonio, un attore disoccupato che viene ingaggiato da Lucia per interpretare “l’uomo perfetto” e far innamorare la futura sposa del suo amante. L’attore si aggiudica il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d’argento.

L’uomo nero (2009)

Scamarcio è anche uno dei protagonisti del decimo film da regista di Sergio Rubini, “L’uomo nero”. Grazie al ruolo di Pinuccio, giovane viveur malizioso, vince il Premio Bif&st 2010 come miglior attore protagonista. Nel cast, lo stesso Rubini, Valeria Golino e Fabrizio Gifuni. Un film con cui il regista pugliese torna a raccontare la sua terra e le tante realtà di provincia che la popolano.

Un ragazzo d’oro (2014)

Con “Un ragazzo d’oro” di Pupi Avati, Riccardo Scamarcio recita accanto a Sharon Stone al suo primo ruolo in un film italiano. L’attore è Davide, un creativo pubblicitario che vive a Milano con la fidanzata Silvia (Cristiana Capotondi) e che sogna di pubblicare il suo romanzo. Premiato come miglior sceneggiatura al Montreal World Film Festival, il film ha ottenuto 3 nomination ai Nastri d’argento e 2 ai Ciak d’oro.

Mine vaganti (2010)

Nel 2010, Scamarcio è nel cast corale di “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek, ambientato in Puglia. Qui interpreta Tommaso, omosessuale di origine salentina che vive a Roma e che decide di tornare in Puglia per confessare alla famiglia il proprio orientamento sessuale. 13 candidature ai David di Donatello (le uniche due statuette sono andate a Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini come migliori attori non protagonisti), 5 nomination ai Nastri d’argento (tra cui quella a Riccardo Scamarcio come miglior attore protagonista). Scamarcio ottiene anche il Ciak d’oro come miglior attore protagonista.

Mio fratello è figlio unico (2007)

Ispirato al libro di Antonio Pennacchi “Il fasciocomunista”, il film di Daniele Luchetti è la storia di due fratelli, Accio (Elio Germano) e Manrico Benassi (Riccardo Scamarcio), uno ribelle e fascista e l’altro amato da tutti e marxista-comunista. I due ragazzi si troveranno a contendersi la stessa donna e scopriranno di non essere poi tanto diversi. Scamarcio buca lo schermo con il suo sguardo magnetico e ottiene la nomination ai David di Donatello.

Nessuno si salva da solo (2015)

In “Nessuno si salva da solo” di Sergio Castellitto, ispirato all’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, Riccardo Scamarcio è Gaetano, un uomo che si trova al ristorante con la sua ex moglie Delia (Jasmine Trinca), per discutere delle vacanze estive dei loro figli. Durante la serata, l’ex coppia ripercorrerà tutti i momenti della loro storia, tra cadute e fallimenti. Ancora una nomination ai David di Donatello e una ai Nastri d’argento per Scamarcio.

Loro (2018)

Completamente diverso è il ruolo interpretato dall’attore in “Loro” di Paolo Sorrentino. Nel film, che narra le vicende legate alla vita professionale e privata di Silvio Berlusconi, Riccardo Scamarcio è Sergio Morra, giovane imprenditore tarantino che offre escort ai politici per corromperli e ottenere appalti in maniera disonesta. Insieme alla compagna Tamara, si trasferisce a Roma per arrivare a Silvio Berlusconi, interpretato da Toni Servillo. Scamarcio vince il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista.

Euforia (2018)

La collaborazione professionale tra Riccardo Scamarcio e Valeria Golino prosegue anche in seguito alla separazione della coppia. L’attore è il protagonista dell’ultimo film diretto dalla regista e attrice, “Euforia”. Scamarcio è Matteo, imprenditore omosessuale che, in seguito alla malattia del fratello Ettore (Valerio Mastandrea), scopre di non averlo mai conosciuto veramente. 8 candidature ai David di Donatello, tra cui quella a Riccardo Scamarcio come miglior attore protagonista.

NON SONO UN ASSASSINO (2019)

Il vice questore Francesco Prencipe (Riccardo Scamarcio) esce di casa per raggiungere il suo migliore amico, il giudice Giovanni Mastropaolo (Alessio Boni), che non vede da quasi due anni. Due ore di macchina per un colloquio di poche parole. Una domanda. Una risposta. Quella stessa mattina il giudice viene trovato morto, freddato da un colpo di pistola alla testa. Francesco è l’ultimo ad averlo visto. Solo sue le impronte nella casa. Solo suo il tempo per uccidere. A interrogarlo e accusarlo una PM (Claudia Gerini) che conosce il suo passato, a difenderlo l’avvocato amico di una vita (Edoardo Pesce). Nell’attesa che lo separa dal processo, le immagini del passato di Francesco si accavallano incoerenti nel disperato tentativo di arrivare al vero assassino. E alla verità di una vita intera. . Diretto da Andrea Zaccariello, il film èispirato al romanzo omonimo scritto da Francesco Caringella

IL LADRO DI GIORNI (2019)

Salvo, undici anni, vive con gli zii in Trentino. Il giorno della sua Prima Comunione, mentre gioca a pallone con gli amici, compare inaspettatamente a bordo campo un uomo, è suo padre Vincenzo.  Salvo a stento lo riconosce, non lo vede, infatti, da sette anni, da quando due carabinieri lo avevano portato via dalla loro casa in Puglia. Ora Vincenzo (RIccardo Scamarcio) è uscito di prigione, dice di voler passare qualche giorno con il figlio e parte con lui verso il sud. Durante questo viaggio lungo l’Italia, scandito da molti incontri e ricordi, Salvo imparerà a conoscere suo padre ma dovrà fare i conti anche con i suoi segreti e il suo passato.

LO SPIETATO (2019)

Santo Russo, calabrese cresciuto nell'hinterland, dopo i primi furti in provincia e il carcere giovanile decide di seguire le sue aspirazioni e intraprendere la carriera di criminale a tutti gli effetti. In pochi anni diventa la mente e il braccio armato di una gang potente e temuta, lanciandosi in attività sempre più sporche e redditizie: rapine, rapimenti, traffico di stupefacenti, riciclaggio di denaro e non ultimi i “miracoli”: sanguinose esecuzioni. Nella sua corsa forsennata verso la ricchezza e l'emancipazione sociale, Santo Russo è diviso tra due donne: la moglie, sottomessa e devota, e la bellissima amante, elegante e irraggiungibile. Due scelte di vita antitetiche e due facce opposte di se stesso. Il percorso criminale di Santo è fatto di scelte estreme e traiettorie dolorose: chi vive o chi muore, l'amore passionale o la famiglia, il sogno borghese o una vita spietata. Lo Spietato è un viaggio lungo un quarto di secolo nell'universo della mala raccontato attraverso la storia di Santo Russo, un gangster yuppie che si muove nella realtà caleidoscopica e vertiginosa della Milano degli anni d'oro della moda, dei soldi facili, dell'arte d'avanguardia e della disco music. Con la regia di Renato De Maria e la sceneggiatura dello stesso De Maria insieme a Valentina Strada e Federico Gnesini, il film è liberamente ispirato a “Manager Calibro 9” di Pietro Colaprico e Luca Fazzo. Riccardo Scamarcio è Santo Russo. Lo affiancano Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Alessandro Tedeschi e Marie-Ange Cast

TRE PIANI (2021)

Diretto da Nanni Moretti, il  film è adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 2017 scritto da Eshkol Nevo. Al primo piano di una palazzina vivono Lucio (Riccardo Scamarcio), Sara e la loro bambina di sette anni, Francesca. Nell’appartamento accanto ci sono Giovanna e Renato, che spesso fanno da babysitter alla bambina. Una sera, Renato, a cui è stata affidata Francesca, scompare con la bambina per molte ore. Quando finalmente i due vengono ritrovati, Lucio teme che a sua figlia sia accaduto qualcosa di terribile. La sua paura si trasforma in una vera e propria ossessione. Al secondo piano vive Monica, alle prese con la prima esperienza di maternità. Suo marito Giorgio è un ingegnere e trascorre lunghi periodi all’estero per lavoro. Monica combatte una silenziosa battaglia contro la solitudine e la paura di diventare un giorno come sua madre, ricoverata in clinica per disturbi mentali. Giorgio capisce che non potrà più allontanarsi da sua moglie e sua figlia. Forse però è troppo tardi. Dora è una giudice, come suo marito Vittorio. Abitano all’ultimo piano insieme al figlio di vent’anni, Andrea. Una notte il ragazzo, ubriaco, investe e uccide una donna. Sconvolto, chiede ai genitori di fargli evitare il carcere. Vittorio pensa che suo figlio debba essere giudicato e condannato per quello che ha fatto. La tensione tra padre e figlio esplode, fino a creare una frattura definitiva tra i due. Vittorio costringe Dora a una scelta dolorosa: o lui o il figlio.

L'OMBRA DEL GIORNO (2022)

L’ombra del giorno è un film ambientato in una città di provincia (Ascoli Piceno) sul finire degli anni Trenta. Luciano, simpatizzante del fascismo come la stragrande maggioranza degli italiani, è il proprietario di un ristorante, che crede tuttavia di poter vivere secondo le regole che si è dato, in una sorta di isolamento dal mondo esterno. Ma sulla vetrina che dà sull’antica piazza, insieme ai segnali preoccupanti di qualcosa che sta per accadere nel mondo, compare una ragazza che porta con sé un segreto. Si chiama Anna e riesce a farsi assumere nel ristorante. Da allora per Luciano la vita non sarà più la stessa e insieme ai pericoli che si trova a fronteggiare, c’è quello più grande di tutti: l’amore. L’ombra del giorno è una storia d’amore, in quei difficili anni. Insieme a Riccardo Scamarcio recita Benedetta Porcaroli. La regia è d Giuseppe Piccioni

 

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