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La paranza dei bambini, Canova incontra Saviano e Giovannesi

Cinema
La paranza dei bambini

Il Cinemaniaco ha ospitato alla IULM di Milano l’autore del libro da cui è tratto il film e il regista de La paranza dei bambini, in competizione a Berlino e nelle sale da mercoledì 13 febbraio. L'incontro con Roberto Saviano e Claudio Giovannesi va in onda sempre il 13 alle 20.30 su Sky Cinema Uno.

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di Marco Agustoni

La paranza dei bambini è un film destinato a fare rumore. Non solo perché dietro c’è un personaggio seguitissimo come Roberto Saviano, ma anche per via del tema che tratta. Tema peraltro sbandierato a partire dal titolo stesso.

Il riferimento è alle imbarcazioni che vanno a pesca con le luci per attirare i pesci piccoli, ma anche alle paranze intese come i gruppi di fuoco di ragazzini al soldo della camorra, fenomeno da qualche anno in preoccupante crescita. Come del resto racconta lo stesso Saviano nel romanzo da cui è tratto il film, incentrato su un gruppo di giovani amici che, con spensieratezza e ferocia, si afferma nel mondo della criminalità organizzata.

La paranza dei bambini, prodotto da Vision Distribution in collaborazione con Palomar, è in concorso al Festival di Berlino, oltre che nelle sale italiane da mercoledì 13 febbraio. Il soggetto, come detto, è di Saviano, mentre il regista è Claudio Giovannesi, che già si era fatto notare con film come Alì ha gli occhi azzurri e Fiore, oltre che per aver diretto due episodi della seconda stagione di Gomorra.

A parlare con Saviano e Giovannesi presso l’auditorioum della IULM di Milano durante un incontro che andrà in onda mercoledì 13 febbraio alle 20.30 su Sky Cinema Uno, è stato il “Cinemaniaco” Gianni Canova, che ha discusso del film e delle spinose tematiche che questo affronta. A partire dalla criminalità giovanile. Perché, come notano in maniera amara Canova e Saviano, ormai “l’unica struttura che in Italia ancora crede nei giovani è la criminalità organizzata”. In certi contesti, se si vuole “crescere” e fare carriera, nessuno ti offre delle alternative adeguate.

Per incarnare i giovani raccontati da Saviano nel romanzo, Giovannesi si è servito di attori non professionisti, “reclutati” sul territorio napoletano durante una lunga fase più che di casting, di un vero e proprio censimento durante il quale sono stati presi in considerazione ben 4000 ragazzi. “Perché non erano tanto loro a presentarsi da noi, quanto noi a cercare i volti giusti in giro per i quartieri”.

Inserirsi nel territorio senza risultare invisi ha richiesto una certa strategia. “Io sono romano, capire questo mondo è stato un percorso lungo e interessante", ha spiegato Giovannesi, "ma con la produzione ci siamo presentati subito come degli ospiti, non come degli invasori”. E a forza di conoscerlo, questo territorio, i volti dei protagonisti si sono andati delineando da sé, cambiando anche l’idea iniziale che regista e scrittore avevano in proposito.

Roberto Saviano ha raccontato di non avere mai temuto che l’adattamento su grande schermo stravolgesse il suo romanzo, “perché per fare un film devi per forza tradire la fonte di partenza. La vedo più come una nuova gemmazione”. E sulla scelta del regista ha detto: “Avevo la necessità del suo sguardo, perché [Claudio] è in grado di toccare questi mondi con grazia, riesce a tracciare la luce in questa oscurità”.

Giovannesi ha inoltre raccontato a Canova come ha lavorato durante le riprese, avvenute in sequenza seguendo la sceneggiatura: “I ragazzi scoprivano il copione giorno dopo giorno, perché volevo che seguissero lo sviluppo emotivo dei personaggi”.

L’incontro con il Cinemaniaco ha inoltre dato ai due la possibilità di rispondere in anticipo alle polemiche di chi sosterrà che certe cose è meglio non raccontarle, perché poi i ragazzi ci si ispirano nella realtà. “È La paranza dei bambini che si ispira alla realtà, e non viceversa”, chiarisce Saviano, per poi aggiungere: “Far conoscere una cosa è il primo passo per cambiarla".

Questi e molti altri aneddoti sul film e la sua lavorazione sono emersi nel corso della chiacchierata fra Gianni Canova, Roberto Saviano e Claudio Giovannesi. Se vuoi scoprire di più su uno dei film più attesi della stagione cinematografica, non perderti l’appuntamento su Sky Cinema Uno!