La nota webzine mette in fila le migliori interpretazioni sul grande schermo ad opera star della musica internazionale. L’ultima ad avere abbandonato, almeno momentaneamente, il microfono per la macchina da presa? Lady Gaga con il film diretto da un esordiente Bradley Cooper, A Star is Born
Mentre Lady Gaga, protagonista del film A Star is Born diretto da Bradley Cooper, potrebbe ottenere una nomination ai prossimi Oscar secondo i bookmaker del settore, la rivista Billboard mette in fila le migliori interpretazioni davanti alla macchina da prese delle star della musica internazionale. E Lady Germanotta si difende bene.
Ricordiamo le migliori performance.
RISPONDI AL SONDAGGIO
Cher sul podio di Billboard
È Cher a guadagnare lo scalino più alto del podio, per la sua interpretazione nella pellicola Stregata dalla luna del 1987. Nel celebre successo diretto da Norman Jewison, la star veste i panni di Loretta Castorini, una giovane vedova italo-americana, promessa sposa, che si lascia travolgere dalla passione per il fratello del suo futuro sposo. II senso di esasperazione opprimente che riesce a rendere in scena, le vale il primo posto nella top 100 di Billboard e l’Oscar come Miglior attrice protagonista. Segue a ruota Barbra Streisand con un successo degli anni Settanta: in Come eravamo del 1973, che narra la travagliata storia d’amore fra Kate e Hubbel, la Streisand recita al fianco di Robert Redford, ottenendo la nomination all’Oscar come Miglior attrice protagonista. Il film ha vinto due Oscar, a fronte di sei candidature totali. In terza posizione troviamo il rapper Ice Cube: ricordate il Darin 'Doughboy' Baker di Boyz n the Hood - Strade violente, film del 1991 diretto da John Singleton? Singleton ha pensato il personaggio appositamente per la star, adattandolo perfettamente alla sua personalità: carismatico, vagamente minaccioso e pieno di domande sul senso della vita.
A Star is Born: La recensione del film con Lady Gaga e Bradley Cooper
Lady Gaga verso l’Oscar?
Presentato alla scorsa edizione del Festival di Venezia, A Star is Born ha ottenuto ben otto minuti di standing ovation: Bradley Cooper, al suo esordio come regista, ha convinto. E anche Lady Gaga, già vista sul piccolo schermo sul set della serie tv American Horror Story, pare aver dimostrato di saperci fare anche davanti alla macchina da presa, oltre che con il microfono in mano. I bookmaker sono pronti a scommettere: il film sarà fra i candidati alla prossima edizione degli Academy Awards, intanto Billboard piazza la performance della pop star al quarto posto della top 100. Certo, fra la diva di Poker Face e la squattrinata Ally, protagonista della pellicola, ci sono delle analogie, ma Lady Gaga non si limita a proporre un alter ego di se stessa sul set, e con la sua performance si rivela come uno degli elementi che funzionano meglio in A Star is Born. Insieme, Cooper e Gaga danno vita ad una storia d'amore bellissima, esilarante e straziante.
A Star is Born, una super colonna sonora e il duetto Lady Gaga-Bradley Cooper
Prince, Eminem e gli altri
Fra le altre performance che Billboard ricorda con maggiore entusiasmo c’è quella di Madonna (6), che in Ragazze vincenti del 1992 presta il volto alla giovane Mae, recitando insieme a Geene Davis e Tom Hanks, portando in scena una giovane dura, professionista del flirt. Si difende bene anche Jennifer Hudson(8), che nel 2006 prende parte al cast di Dreamgirls nel ruolo di Effie White, nell'adattamento cinematografico del musical del 1981. E ancora, l’Eminem (16) di 8 Mile, dove il rapper Marshall Mathers – ribattezzato qui con il nome di B-Rabbit – racconta la sua storia, e il Prince (7) di Purple Rain del 1984, dove la star, al suo quinto album, interpreta un cantante tormentato che cerca di destreggiarsi tra le relazioni familiari tese e una carriera in erba. Non è da meno Justin Timberlake (10) con la sua versione di Mark Zuckerberg in The Social Network (2010), mentre la Björk (14) diretta nel 2000 da Lars Von Trier in Dancer in the Dark segna l’ascesa della star anche nel campo cinematografico. La sua affascinante interpretazione di un’ingenua operaia affetta da una malattia che la sta rendendo cieca, che sogna i musical hollywoodiani, le è valsa la Palma d'oro alla 53esima edizione del Festival di Cannes.