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La guerra dei mondi alla radio, ecco come 82 anni fa Orson Welles spaventò gli Usa

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©Fotogramma

Il 30 ottobre 1938 il regista, attore e drammaturgo recitava alla radio uno sceneggiato ispirato al romanzo di fantascienza di Herbert George Wells, annunciando l’arrivo degli alieni in America. Si narra che la performance, nello stile del giornale radio, sia stata talmente realistica che, nonostante gli avvisi prima e dopo il programma, molti ascoltatori non si accorsero della finzione

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“Sappiamo che nei primi anni del XX secolo questo mondo era osservato da molto vicino da intelligenze più grandi di quella dell’uomo, anche se mortali come la sua”. Sono le 20 del 30 ottobre del 1938, vigilia di Halloween, quando un annunciatore inizia, con queste parole, il programma sulla CBS “La Guerra dei mondi”, ispirato all’omonimo romanzo di fantascienza di Herbert George Wells. La performance, diretta e narrata in gran parte da un appena 23enne Orson Welles, era una finta cronaca giornalistica che annunciava un’invasione aliena in America. Lo stile fu talmente realistico che, si narra, gli ascoltatori, nonostante gli avvisi prima e dopo il programma, non si resero conto della finzione e negli Usa in molti andarono nel panico. In realtà, le cose andarono un po’ diversamente.

La storia del programma di Welles

Alla fine degli anni ’30 Welles collaborava con il radio giornale della Cbs. Per il programma “La Guerra dei mondi” imitò lo stile dei giornalisti e si avvalse dell’aiuto di alcuni rumoristi e tecnici del giornale radio per realizzare una diretta quanto più possibile realistica “sull’incredibile” sbarco degli alieni sulla Terra. Il racconto durò un’ora senza interruzioni pubblicitarie. L’annunciatore lesse le previsioni meteo, poi passò a un programma di musica fino a quando la programmazione venne interrotta da una presunta edizione straordinaria del giornale: misteriose esplosioni su Marte. Durante il notiziario intervenne un finto astronomo dell’università di Princeton, interpretato da Welles, che negò la vita sul pianeta Rosso. Poi arrivò la comunicazione di uno strano meteorite cilindrico atterrato in una cittadina del New Jersey, con un falso inviato, a cui dava la voce uno degli attori di Welles, che raccontò le reazioni della gente intorno al cratere.

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Il racconto dell’inviato

Il giornalista parlò di movimenti all’interno del cratere e di qualcosa di simile a un tentacolo, poi salì la tensione e l’inviato raccontò di un raggio di calore che inceneriva la folla (e in seguito anche lo stesso reporter). Intanto sul posto si disse che era arrivata la Guardia nazionale che stava combattendo contro i marziani, nel frattempo usciti dallo strano meteorite su veicoli a tre gambe che diffondevano un gas nero e velenoso. Altri oggetti non identificati venivano segnalati in tutti gli Usa e vari presunti inviati raccontarono, prima di perdere il collegamento perché raggiunti dal gas velenoso, del panico che cresceva tra la popolazione. Infine un ultimo finto giornalista raccontò dell’invasione di New York facendo capire che anche la Grande Mela era caduta sotto l’attacco alieno. Al termine della trasmissione venne fatto capire che il programma era ambientato nel 1939 (quindi nel futuro), il finto astronomo spiegò che dopo l’invasione di New York gli alieni erano stati sconfitti dai germi terrestri e infine Welles annunciò che il programma non era altro che uno scherzo di Halloween.

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La fake news sul panico generato dal programma

Il giorno dopo la trasmissione, varie testate giornaliche scrissero che il programma aveva generato il panico tra i cittadini americani provocando fughe sulle colline o famiglie barricate in casa. Negli articoli si lesse un resoconto gonfiato di ciò che era realmente successo durante la diretta di Welles e così iniziò a diffondersi la storia sui numerosi effetti negativi che lo “scherzo” della CBS avrebbe avuto sugli spettatori. I resoconti dei giornali raggiunsero davvero gran parte dei cittadini americani e la trasmissione ottenne una vastissima notorietà tra la popolazione. Sia l’emittente che il futuro regista decisero di utilizzare la fama che gli stava derivando dalla falsa notizia sul panico tra la popolazione Usa amplificando ancora di più i racconti sullo scompiglio causato da “La Guerra dei mondi”. Si generò in questo modo una vera e propria leggenda sullo scherzo di Halloween di Welles alla radio, ormai entrata nel folklore e conosciuta in tutto il mondo. In realtà, le analisi della vicenda negli anni successivi, hanno dimostrato che il programma è stato molto lontano dall’aver ottenuto la risonanza che gli veniva attribuita e aver provocato gli effetti sugli spettatori di cui si narra.

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Il programma ascoltato da circa 6 milioni di spettatori

Si deve tenere conto che “La guerra dei mondi” era la diciassettesima puntata della serie “The Mercury Theatre on the Air” nella quale Welles trasponeva grandi classici della letteratura in prodotti per la radio. Il 30 ottobre, lo sceneggiato andò in onda realmente come un notiziario, anche se nei palinsesti era riportato chiaramente che si trattava di un episodio della serie e a 40 minuti dall’inizio fu nuovamente ripetuto che il contenuto era una finzione. Inoltre, all’epoca, il programma della Cbs non era molto seguito e la puntata de “La Guerra dei mondi” si stima sia stata ascoltata da un pubblico di "soli" 6 milioni di spettatori, sui 130 milioni di persone che vivevano negli Usa. Da un sondaggio telefonico su 5mila abitazioni risultò che il 98% delle persone quella sera stesse ascoltando altro e non fosse sintonizzato sul programma di Welles. Infine, secondo lo storico A. Bradley Schwartz, autore di “Broadcast Hysteria: Orson Welles’s War of the Worlds and the Art of Fake News” solo nel 27% delle circa 2000 lettere inviate a Welles e alla Federal Communication Commission gli ascoltatori raccontavano di essere stati terrorizzati, o di avere assistito a scene di panico, ma in gran parte dei casi i timori non erano riferiti a un’invasione aliena ma ad attacchi da parte dei tedeschi o a disastri naturali. La reazione più comune fu comunque quella di chiedere informazioni alle autorità e solo in alcuni casi isolati si può parlare di fughe e veri attacchi di panico.

Come si è generata la leggenda?

La storia de “La Guerra dei mondi” di Orson Welles è ormai nota per essere stata la prima fake news al mondo, ma ciò che non è veritiero è il resoconto che ne venne fatto dopo la messa in onda. Alcuni ritengono che la spiegazione su ciò che accadde sia da rintracciare nel rapporto che c’era allora tra stampa cartacea e radio. La radio negli anni ’30 era il nuovo mezzo di comunicazione, rappresentava il futuro, minacciava la diffusione dei giornali cartacei ed era vista come una forma di comunicazione che avrebbe potuto soggiogare la popolazione. In questo contesto il racconto che si fece del programma “La Guerra dei mondi” sembrò confermare questa convinzione.