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Luis Sepúlveda, le frasi da non dimenticare

Spettacolo

Il celebre scrittore cileno è scomparso a 70 anni a causa del Coronavirus. Con romanzi come “Il mondo alla fine del mondo” e favole come “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” ha fatto sognare i lettori: “Vola solo chi osa farlo”

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Luis Sepúlveda, il combattente che amava la poesia, è morto a 70 anni il 16 aprile 2020, dopo essersi ammalato di Coronavirus (CHI ERA - FOTOSTORYI LIBRI PIÙ FAMOSI - LO SPECIALE DI SKY TG24 SUI LIBRI). Autore di best seller come “Patagonia Express” e “Il mondo alla fine del mondo”, e celebre per le sue favole come “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, con le sue frasi ha fatto sognare i lettori. La letteratura, per lo scrittore cileno, era necessaria per “dar voce a chi non ha voce”. Dall'amore alla libertà, ecco alcune delle sue frasi più famose.

“Vola solo chi osa farlo”

Un inno a sconfiggere le proprie paure è contenuto nella favola forse più famosa di Luis Sepulveda, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. “Vola solo chi osa farlo” è la risposta del gatto Zorba dopo che la gabbianella, per la prima volta, è riuscita a volare. Ma nel libro è contenuta anche una riflessione sulla diversità: “È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile”.

“Solo sognando riusciremo a essere migliori”

In “Il potere dei sogni” lo scrittore cileno pone attenzione alla politica internazionale e dà prova del suo impegno sociale. Sepulveda si considerava “cittadino prima che scrittore” e nel romanzo, la necessità di raccontare sembra trovare ragione nella capacità di sognare. “Solo sognando e restando fedeli ai nostri sogni - scrive - riusciremo a essere migliori e, se noi saremo migliori, sarà migliore il mondo”.

“Il volto umano non mente mai”

Un’indagine sulle capacità della mente e sull’uomo sembra uscire fuori da “Diario di un killer sentimentale”.  Il romanzo breve è scritto con uno stile rapido ed essenziale, ma ricco di frasi delicate dal contenuto intenso. “Quegli occhi verdi nascondevano il balsamo per eludere i sogni” è tra le citazioni più riutilizzate dell’autore che ritiene anche che “il volto umano non mente mai: è l’unica cartina che segna tutti i territori in cui abbiamo vissuto”.

“La libertà è un stato di grazia”

Combattente, arrestato due volte, Sepulveda conosce e difende il valore della libertà, diritto che compare in molti suoi testi. “La libertà è uno stato di grazia - è la definizione dell’autore contenuta in “L’ombra di quel che eravamo” - e si è liberi solo mentre si lotta per conquistarla”.

"Non esistono i coraggiosi"

Sempre in "L'ombra di quel che eravamo" l'autore si interroga su cosa voglia dire coraggio arrivando alla conclusione che "Non esistono i coraggiosi. Solo persone che vanno a braccetto con la paura". Ma chi sono invece i ribelli? La risposta si trova in "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza: "Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla". 

Viaggiare è un modo di vivere con intensità"

Un uomo che nel corso della vita si è spostato in continuazione, anche a causa dell'esilio a cui venne condannato negli anni Settanta, non poteva non dedicare parte della sua letteratura al tema del viaggio e al concetto di nostalgia. "Viaggiare è un modo di vivere con intensità, una medicina per lo spirito, una ricerca di comprensione e complicità" è l'idea di Sepulveda alla quale si affianca la mancanza dei territori cari. Da qui la riflessione in un'intervista sul non sapere cosa sia la nostalgia "però a volte la sento, e mi piace provarla, per ciò che è stato e per i propositi che hanno avuto la possibilità di diventare realtà".

"La felicità è un diritto umano"

Insieme alla libertà, tra i diritti degli uomini c'è la necessità di essere felici. "La felicità è un diritto umano - spiega sempre in un'intervista lo scrittore -. Allo stesso modo in cui ho combattuto, più che per l'idea di libertà, per non dimenticare che sono un uomo libero: quando difendo il diritto alla felicità, lo faccio per non dimenticare che io sono stato e sono immensamente felice".

L'amore ai tempi della guerra

Una delle frasi più delicate e poetiche di Sepúlveda è poi contenuta in "Incontro d'amore in un paese in guerra". Il testo è una raccolta di 24 racconti il cui comune denominatore è l'amore. "Lei è sotto la doccia - si legge - L'acqua le cade sul corpo e vi indugia formando repentine stalattiti nell'abisso di quei seni che hai baciato per ore e ore".

“Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto alla vecchiaia”

In “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” si racconta la storia di un anziano che vive ai margini di una foresta e porta con sé i ricordi della sua vita e della sapienza acquisita. Nel romanzo c’è una dedica all’importanza della lettura che potrebbe riassumere quanto la letteratura sia ritenuta fondamentale per la vita e la carriera dello scrittore cileno e per gli uomini in generale. “Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l'antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia. Sapeva leggere. Ma non aveva niente da leggere”.