
Farrah Leni Fawcett (alla nascita scritto Ferrah) nacque 75 anni fa, il 2 febbraio 1947, in Texas. È morta il 25 giugno 2009. Nella sua carriera è diventata celebre per il suo ruolo di Jill Monroe nella serie tv Charlie’s Angels. Per le sue interpretazioni televisive ha ottenuto diverse nomination ai Golden Globe e agli Emmy

Farrah Fawcett è stata una delle icone nell’immaginario degli anni Settanta. Nata il 2 febbraio 1947 in Texas, è morta il 25 giugno 2009 a Santa Monica. Tanti i suoi ruoli, soprattutto televisivi, che le hanno dato fama planetaria, a partire da quello di Jill Monroe nella serie Charlie’s Angels
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Nata a Corpus Christi nel 1947, a 19 anni ha iniziato a frequentare un corso d'arte alla University of Texas di Austin. Venne notata da un pubblicista di Hollywood e si trasferì a Los Angeles per tentare la carriera da modella e attrice
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Fawcett ha debuttato nel telefilm Strega per amore, poi apparve in alcuni episodi di Harry O. Nel 1970 ebbe un ruolo importante nel film Il caso Myra Breckinridge (in foto con Raquel Welch) che si rivelò un flop. La sua carriera ne risentì e per alcuni anni girò solo degli spot televisivi
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Nel 1973, anche grazie all’intercessione del marito Lee Majors, ottenne prima una parte nella serie L’uomo da sei milioni di dollari (in foto) e venne quindi contattata dalla produzione della serie Charlie’s Angels

Il primo episodio della serie andò in onda il 22 settembre 1976. Fawcett interpreta Jill Munroe, una detective reclutata dal proprietario di un'agenzia investigativa per fare una squadra insieme ad altre due colleghe (che avevano il volto di Kate Jackson e Jaclyn Smith)

Il celebre taglio di capelli di Fawcett diventò subito un cult imitato in tutto il mondo. Venne anche nominata ai Golden Globe del 1977. Il marito però la convinse ad abbandonare la serie dopo solo una stagione. Il produttore Aaron Spelling intentò una causa milionaria che si risolse con un accordo: Fawcett pagò una penale e dovette partecipare come guest star ad alcuni episodi della terza e della quarta serie

Ma dopo questa vicenda Fawcett fu ostracizzata da molti produttori: per un periodo girò solo alcuni film di poco successo. Il riscatto arrivò dal teatro: con il suo ruolo da protagonista a Broadway in Oltre ogni limite tornò alla ribalta grazie all’acclamazione di critica e pubblico

Nel 1985 ottenne una candidatura sia agli Emmy che ai Golden Globe per il film televisivo in Quando una donna (conosciuto anche con il titolo Autopsia di un delitto)

Nel 1986 fu ancora candidata ai Globe per il film Oltre ogni limite, in cui interpreta lo stesso ruolo già ricoperto a teatro, quello di una donna che sequestra e tortura il suo stupratore

Nel 1986 interpretò Beate Klarsfeld nel film per la tv Il coraggio di non dimenticare, ruolo che le valse un’altra nomination ai Golden Globe. L’anno dopo un altro successo fu nella miniserie Una povera ragazza ricca - La storia di Barbara Hutton (in foto), con annessa altra candidatura ai Globe

Dopo il divorzio con Lee Majors nel 1982, Fawcett conobbe Ryan O’Neal che diventò il suo compagno per il resto della vita (ebbero anche un figlio nel 1985). Nel 1989 accanto a lui girò la miniserie tv Sacrificio d’amore. Con questo ruolo, nel 1990, l’attrice ottenne la doppia nomination agli Emmy e ai Golden Globe

Nel 1995 le venne conferita una stella con il suo nome sulla Hollywood Walk of Fame. Due anni dopo fu scelta da Robert Duvall per interpretare il ruolo di sua moglie nel film L’apostolo, da lui diretto e interpretato. Nel 2000 recitò per Robert Altman in Il dottor T e le donne (in foto) dove interpreta la moglie di Richard Gere

In tv fece apparizioni in Ally McBeal, Spin City e in The Guardian (in foto), per cui ottenne la sua terza candidatura agli Emmy. Il suo ultimo ruolo risale al 2004, nel film The Cookout

Nel 2006 le fu diagnosticato un cancro al colon. Nei suoi ultimi mesi di vita, partecipò a un documentario sulla sua battaglia contro la malattia, filmato dalla stessa Fawcett e dall'amica Alana Stewart. La storia di Farrah Fawcett andò in onda 40 giorni prima della morte dell’attrice, avvenuta il 25 giugno 2009. L’anno dopo il film ricevette una nomination agli Emmy tra i migliori programmi dell’anno