
Robert Nesta Marley avrebbe compiuto 75 anni il 6 febbraio 2020. Il cantautore giamaicano, morto nel maggio 1981, ha reso popolare all’estero un genere musicale. Con brani come “No Woman No Cry” o “Get Up Stand Up”, si è fatto portavoce di messaggi di pace e uguaglianza

Il 6 febbraio 2020 Bob Marley avrebbe compiuto 75 anni. Il re del raggae, cantautore e chitarrista giamaicano che rese il genere e la musica popolare del suo Paese famosi anche all’estero, se ne è andato a 36 anni, l’11 maggio 1981, a causa di un tumore
Bob Marley, il re del reggae: le canzoni più famose
È considerato una leggenda in Giamaica, venerato come una divinità, mentre tutto il mondo è stato influenzato dai suoi versi, dal suo ritmo e dalle sue idee sociali e politiche
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Con canzoni come “No Woman No Cry”, “One Love”, “Is this Love”, “Get Up Stand Up”, “Lively Up Yourself”, è stato portatore di messaggi di pace e uguaglianza
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Bob Marley, prima star internazionale proveniente dal Terzo Mondo, è nato il 6 febbraio 1945 a Nile Mile, in Giamaica
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Proveniente da una delle zone più povere del mondo, discriminato perché figlio di un uomo bianco e una donna nera, bullizzato a causa della sua statura sotto la media, era alto 163 cm, la musica per lui è stata un veicolo per far sentire la sua voce, raccontare la sua esperienza e invitare tutti ad agire per far valere le proprie ragioni

Ventenne, l’artista si è convertito al Rastafarianesimo, di cui il tratto distintivo sono i dreadlock che Bob porterà da quel momento fino a quasi tutta la vita

Vittima di atti di bullismo, fu costretto a imparare l’autodifesa e la sua forza fisica gli fece guadagnare il soprannome di “Tuff Gong”

Marley divenne il leader del gruppo, il cantante e chitarrista, e l'autore della maggior parte dei testi. Il primo singolo “Simmer Down” raggiunse l’apice delle classifiche e i “The Wailers” furono proposti come miglior gruppo nazionale

Nonostante la levatura artistica, di Bob Marley è importante l’aspetto politico. Con la sua musica, il musicista divenne leader politico, spirituale e religioso

Per spiegare il perché l’artista decise di cantare lo stesso quella sera, una volta Bob Marley disse: "Perché le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero... Come potrei farlo io?”

Oltre che far sentire la voce della sua terra, la Giamaica, Marley fu impegnato anche nel supportare e denunciare le sofferenze dei popoli africani. Nel 1978 gli fu conferita, a nome di 500 milioni di africani, la medaglia della pace dalle Nazioni Unite

Nel 1979 fu prodotto un album ricco di significati politici, “Survival”, contenente canzoni come “Zimbabwe”, Africa Unite” e “Wake Up and Live”. L'anno prima aveva organizzato un altro concerto politico in Giamaica, dal nome One Love Peace Concert, nel tentativo di fermare l'ostilità tra i due partiti in guerra: i due leader rivali, Michael Manley ed Edward Seaga, si strinsero la mano sul palco

All’inizio del 1980, Marley fu invitato alle celebrazioni del 17 aprile per l'indipendenza dello Zimbabwe

Il suo ultimo disco, "Uprising", esce quell’anno e segna la fine della produzione artistica di Bob Marley. L’album è carico di significati religiosi e contiene il singolo “Redemption Song”. “Emancipate voi stessi dalla schiavitù mentale, nessuno a parte noi stessi può liberare la nostra mente”, è il messaggio del cantante

Molti artisti hanno parlato di intolleranza, oppressione e diritti, ma senza viverle in prima persona. Bob Marley ha trasformato in musica la sua vita, ha fatto sentire la sua voce diventando fonte d’ispirazione per migliaia di persone ed entrando a fare parte di culture e situazioni sociali molto diverse

Ma ci sono anche alcune curiosità che pochi sanno sulla figura della star internazionale. Bob Marley ha riconosciuto 13 figli da nove donne diverse e alcuni di loro hanno continuato la carriera artistica e sociale del padre (Nella foto: Kymani, Julian, Ziggy, Damian e Stephen Marley)

Il nome Wailers viene dal quartiere di Trenchtown, costruito su una vecchia trincea drenante, dal quale provenivano Marley, Peter Tosh e Bunny. Gli abitanti dell’area erano soliti lamentarsi di ogni cosa e da qui il soprannome “Wailers”, ossia piagnoni

Nella cultura rastafariana la marijuana non è considerata illegale, ma uno strumento per accrescere spiritualità e consapevolezza. A tal proposito sia Bruce Springsteen che Eric Clapton rivelarono di aver incontrato Bob Marley prima di un concerto e di averlo trovato coperto dalla nebbia del fumo

Uno dei suoi più grandi concerti si è tenuto a Milano davanti a 100.000 persone il 27 giugno 1980 (Nella foto la stella sulla Walk of Fame a Hollywood dedicata all'artista dopo la sua morte)

Bob Marley è morto l’11 maggio 1981 a Miami, a causa di un melanoma che si era formato sotto l'unghia dell'alluce. Il 20 di quel mese la Giamaica proclamò un giorno di lutto nazionale e 12mila persone si radunano alla Kingston National Arena per vedere la salma del cantante, mentre altre 10mila aspettarono fuori. Il giorno dopo, l’Arena si riempì fino all’ultimo posto per il funerale di Stato. Più di 40mila persone sfilarono davanti alla sua bara esposta e un altro fiume di persone non riuscì a entrare