Nella Terra del Fuoco, la nuova missione di Stefano Ricci Explorer

Spettacolo

Flash ci accompagna nella Terra del Fuoco per l’ottava missione di Stefano Ricci Explorer, progetto iniziato alcuni anni fa dal brand fiorentino per raccontare i luoghi più estremi del pianeta sostenendo programmi territoriali ed alcune delle più prestigiose fondazioni, NGO e associazioni.

Fino alla fine del mondo. La nuova meta del progetto Stefano Ricci Explorer è la terra infinita a sud della Patagonia, quella natura estrema che attraverso lo stretto di Magellano diventa Terra del Fuoco. Siamo nella patria del gauchos, tra foreste incontaminate e le acque gelide del Grey Glacer. Luoghi leggendari, terre di esplorazioni epiche.

 

"Abbiamo iniziato questo percorso a Luxor, in Egitto, interrogandoci sul futuro di un turismo sostenibile in un'area archeologica delicata come la Valle dei Re e delle Regine. La seconda tappa ha interessato invece l'Islanda, dove abbiamo potuto vedere gli effetti dell'arretramento vertiginoso del più grande ghiacciaio d'Europa. Alle Galápagos siamo stati guidati nella scoperta della più grande riserva marina e del suo fragile ecosistema. Tra le missioni più emozionanti la Mongolia, dove abbiamo vissuto intere giornate con gli Eagle Hunters e abbiamo camminato nel deserto del Gobi”, ha dichiarato Filippo Ricci, Direttore Creativo della Stefano Ricci SpA

"In Cambogia abbiamo visitato i templi Khmer e una natura selvaggia. Particolarmente significativa la missione del Perù con gli Inca, dove la tutela degli antichi insediamenti è oggetto di studi costanti per evitarne la distruzione. Nel Rajasthan siamo andati alla ricerca dei rari esemplari di Tigre del Bengala per un progetto di conservazione".

 

L'ispirazione della nuova collezione

Steppe, ghiacciai, foreste, montagne, laghi, fiumi, cascate. A queste terre selvagge si ispira tutta la nuova collezione Stefano Ricci Explorer per l'Inverno/Autunno 2026-27. Una collezione tra pura eleganza e tocco sportivo nella quale alla sartorialità si unisce una ricerca continua.

Dalla natura estrema della Terra del Fuoco profondo ci si protegge con capi performanti, lane waterproof, pelli foderate di visone, parka imbottiti e giacconi realizzati in cashmere, visone e seta.

L'alta sartorialità domina ogni completo, dove l'eccellenza si esprime anche nei

tessuti 100% Alpha Yarn vigogna (filo da 13,5 micron).

Il lusso total black degli smoking da sera, con tessuti dell'Antico Setificio Fiorentino, è ispirato invece ai pinguini dell'Isla Magdalena. Portati con camicie bianche di cotone superfine o seta con la pettorina della tradizione, i bottoni in cristallo Swarovski o pietre preziose.

 

In primo piano la sostenibilità

Anche questa volta la missione Explorer va oltre la moda supportando un progetto di sostenibilità con la comunità locale.

In occasione di SR Explorer Mission Patagonia e Tierra del Fuego, è stato infatti raggiunto un accordo con la Fundación Científica Acción Fauna legato ai piani di conservazione dei puma nel loro habitat naturale nel Cile centrale.

 

''Ho potuto verificare in presenza la qualità e la serietà del progetto guidato da una donna, Kendra Ivelic, nella Patagonia cilena. Il nostro contributo consentirà di supportare il programma di studio e conservazione dei puma'', ha spiegato Niccolò Ricci, CEO della Stefano Ricci SpA

"Siamo orgogliosi di portare avanti progetti di sostenibilità al fianco delle più prestigiose organizzazioni internazionali. Con la Charles Darwin Foundation stiamo studiando le Tartarughe Giganti in un habitat sottomarino devastato dal fenomeno El Niño. Con la Kazakh Falconry Association portiamo avanti il ​​piano di reinserimento dell'Aquila Reale lungo la catena dell'Altai. Con la Wild Earth Allies abbiamo invece piantato 5000 alberi per realizzare una nuova oasi, all'interno della Foresta di Kulen (Cambogia), riservata agli elefanti che tornano in natura. In Perù abbiamo invece optato per il sostegno al Centro Textiles Tradicionales del Cusco, dove una coraggiosa, Nilda, porta avanti l'antica tradizione tessile degli Inca, insegnando questa arte alle giovani donne peruviane e contribuendo così alla loro emancipazione. In India, grazie all'impegno del Center for Wildlife Studies, stiamo contribuendo al reinserimento di esemplari di Tigre del Bengala, che nell'ultimo secolo sono praticamente scomparsi a causa dell'avanzamento dell'urbanizzazione. nel territorio”.

Il primo Stefano Ricci Explorer Symposium

La sostenibilità è anche al centro dell'Explorer Symposium organizzato dalla Fondazione Stefano Ricci in collaborazione con il comune di Firenze e dedicato agli studenti delle scuole superiori e di alta specializzazione di tutta Italia.

Nella meravigliosa cornice di Palazzo Vecchio, alcuni tra i più importanti esploratori, fotografi e reporter al mondo si sono incontrati con l'obiettivo di stimolare la riflessione su temi di grande attualità come il cambiamento climatico, la tutela ambientale e il dialogo interculturale.

Tra i protagonisti del simposio Zahi Hawass, egittologo ed ex-Ministro del Turismo e delle Antichità dell'Egitto, e Steve McCurry, già protagonista di alcuni progetti Stefano Ricci Explorer.

 

"Come fotografo, ho trascorso più di quattro decenni documentando la condizione umana e il nostro rapporto con il mondo naturale. I miei viaggi mi hanno portato dalle vette dell’Himalaya ai deserti dell’Afghanistan, dalle fitte foreste pluviali alle grandi città del mondo", ha dichiarato il celebre fotografo. "Ciò a cui ho assistito è allo stesso tempo fonte di ispirazione e motivo di sobrietà. Ovunque, le persone dipendono dai fragili ecosistemi della Terra, eppure questi stessi sistemi sono sottoposti a una crescente pressione dovuta ai cambiamenti climatici, ai conflitti e a pratiche insostenibili. Ho visto i ghiacciai ritirarsi, i fiumi prosciugarsi e comunità costrette a lasciare i luoghi che un tempo chiamavano casa. Ma ho anche visto resilienza, ingegno e lo spirito duraturo di esplorazione che ci unisce tutti. La fotografia, nel suo momento migliore, porta testimonianza. Ci ricorda non solo ciò che è in gioco, ma anche la nostra responsabilità condivisa di agire. Le scelte che facciamo oggi determineranno i paesaggi, le culture e le storie disponibili per le generazioni future.

La mia collaborazione con Stefano Ricci è stata una celebrazione di questo spirito di esplorazione e un impegno a onorare l’artigianalità, il patrimonio e il profondo legame tra le persone e gli ambienti che le plasmano.

L’esplorazione non riguarda solo la scoperta, ma anche la comprensione, l’empatia e la tutela. Se possiamo avvicinarci al mondo con curiosità e rispetto, c’è speranza che insieme si possa costruire un futuro più sostenibile."

 

 

 

 

 

 

 

 

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