Apritimoda, in viaggio con Flash nella'Italia del saper fare

Spettacolo

Alla scoperta di luoghi nascosti e solitamente inaccessibili. Sono i laboratori e gli atelier che in occasione della nuova edizione di Apritimoda aprono le proprie porte per raccontare storie, tradizioni e soprattutto creatività

La moda non è solo quella che vediamo sulle passerelle. La moda parte dai bottoni, dai preziosissimi ricami che fanno di un abito un’opera d’arte, da accessori che definiscono il look. La moda nasce infatti dietro le quinte, in quei luoghi che custodiscono l’inestimabile patrimonio del Made in Italy e che anche quest’anno, grazie all’evento ideato da Cinzia Sasso, è stato possibile conoscere.

 

ApritiModa non è solo un’occasione di visita – dichiara Cinzia Sasso - ma un’esperienza che fa scoprire e amare un patrimonio immateriale fatto di saperi, tecniche e creatività. Un viaggio nell’anima creativa del nostro Paese, un’occasione per scoprire che dietro ogni abito, ogni accessorio, ogni tessuto c’è un mondo fatto di passione, storia e visione. Un’iniziativa che unisce pubblico, imprese e istituzioni, con l’obiettivo di celebrare e promuovere nel mondo l’autenticità e la qualità del Made in Italy”.

 

Viaggio nel saper fare

Quest’anno ApritiModa ci ha accompagnato  alla scoperta di 100 realtà sparse in 15 regioni, 37 province e 63 luoghi che, dal nord al sud d’Italia, hanno aperto e proprie porte per visite guidate gratuite e incontri con stilisti, artigiani e maestranze.

Tra loro l'atelier Daniela De Souza, dove ogni abito è cucito a mano fino all'ultimo punto; Ilarisss, laboratorio delle meraviglie dove Giulia Soncini realizza cappelli per i più grandi brand ma anche per attrici e cantanti internazionali; e l'ombrellificio Francesco Maglia, un luogo che parla di storia, quella di una famiglia che da sei generazioni realizza ombrelli curati in ogni piccolo dettaglio. 

 

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