Roberto Bolle fa 50, dai primi passi all’essere un simbolo della danza nel mondo. VIDEO
Spettacolo Foto: Luciano Romano
Il grande danzatore festeggia i 50 anni nel pieno della sua attività tra spettacoli e nuovi progetti. Un talento, una carriera e un successo straordinari. Unico danzatore nella storia ad esser stato contemporaneamente Principal Dancer dell’American Ballet ed étoile del Teatro alla Scala, è riuscito a portare la danza a tutti. Il direttore del Corpo di Ballo della Scala Frédéric Olivieri a Sky Tg24 ricorda: “Lo nominai nel 2003 alla fine di una lezione. È un grande esempio di onestà e serietà, un modello per tutti”
“50 anni è un momento importante e sono felice di arrivarci ballando, stando in scena e nella maniera che più mi dà soddisfazione e mi fa sentire bene. È il frutto di tutto quello che ho fatto in tutta la mia vita”. Una vita, quella di Roberto Bolle, fatta di lezioni alla sbarra alla ricerca della perfezione, di ruoli da scoprire e interpretare. Una vita per la danza, quell’arte di cui è diventato un simbolo in Italia e nel mondo.
Roberto Bolle festeggia questo compleanno a cifra tonda in piena attività, tra una nuova Carmen firmata da Patrick De Bana appena andata in scena al Teatro alla Scala di Milano, le prove per Caravaggio, la coreografia di Mauro Bigonzetti che per la prima volta porterà in Italia nella sua versione integrale a maggio (al Teatro del Maggio Fiorentino dal 9 maggio e poi agli Arcimboldi di Milano dal 15 maggio), il tour con i suoi friends e lo spettacolo in tv Viva la danza, in onda il 29 aprile su Rai Uno.
Dai primi passi a Vercelli al successo internazionale
Nelle immagini del video qui sotto, ancora bambino, danzava in un saggio della scuola di Vercelli il Lago dei Cigni, quel titolo che qualche anno dopo avrebbe interpretato davanti alla Principessa Margaret e a Lady D.
Una carriera straordinaria quella dell’étoile dei Due Mondi, come è stato definito per aver ricoperto, unico danzatore nella storia, il ruolo più alto sia alla Scala che all’American Ballet. Tanti i traguardi e gli anniversari: 30 anni nella compagnia della Scala, i 25 anni festeggiati lo scorso anno come artista ospite del Royal Ballet di Londra, i 25 anni di Bolle and Friends. E poi i successi in tutto il mondo dentro ma anche fuori dai teatri con Ondance, la Festa della Danza da lui stesso ideata nel 2018 e il Ballo in Bianco in Piazza Duomo a Milano che ogni anno raccoglie migliaia di allievi delle scuole di danza di tutta Italia. Tutti alla sbarra davanti al Maestro Bolle.

Olivieri: "Un esempio di onestà e serietà per tutti"
Un esempio per tutti, per l’onestà e la serietà con cui ha costruito la sua incredibile carriera, come ha voluto ricordare a Sky Tg24 anche il direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala Frédéric Olivieri. Fu proprio lui a nominarlo étoile nel 2003. “Mi presentai alla fine di una lezione con la lettera in mano e lo nominai. Era molto emozionato. Scattò subito l’applauso di tutti i suoi compagni. Era solo un altro tassello della sua ascesa costruita passo dopo passo, con tanto studio, sempre alla ricerca della perfezione. Ancora oggi, anche quando la sera finisce tardi per uno spettacolo, al mattino è sempre puntuale pronto per la lezione. E la porta avanti sempre tutta, fino in fondo. È molto raro vedere artisti con tanta dedizione, era così anche Rudolf Nureyev” sottolinea citando il leggendario danzatore che fu tra i primi a notare il talento di Roberto Bolle.
