Silvio Orlando contro i telefonini interrompe lo spettacolo a teatro a Bologna

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©IPA/Fotogramma

Il cellulare squilla in sala, l’attore ferma lo show. “Troppi messaggini, vedo pure le facce che si illuminano: è fastidioso”. Protagonista dello spettacolo Ciarlatani al teatro di Bologna l’Arena del Sole, ha deciso di sospendere temporaneamente la rappresentazione.
 È accaduto sabato sera, 30 novembre 2024, quando il momento cruciale dello spettacolo è stato interrotto dal suono di un messaggio

Durante una performance al teatro di Bologna l’Arena del Sole, l’ennesimo squillo di un cellulare ha interrotto la scena: Silvio Orlando, protagonista dello spettacolo Ciarlatani, ha deciso di sospendere temporaneamente la rappresentazione.


 

È accaduto sabato sera, 30 novembre 2024, quando il momento cruciale dello spettacolo è stato interrotto dal suono di un messaggio. L’attore, dopo aver sentito ripetutamente suonerie provenienti dal pubblico, si è fermato per qualche istante.

 

“Non è mia intenzione drammatizzare l’accaduto, sono cose che succedono, non vorrei creare un caso”, ha dichiarato Orlando. “Dico solo che ci sono momenti dello spettacolo in cui non si può sorvolare, perché richiedono una forte attenzione. È anche vero che quando in sala ci sono tantissimi spettatori la probabilità che accada è più alta. Conosciamo quali sono i vizi e le virtù dei nostri concittadini”.

 

L’attore ha proseguito sottolineando che un telefono che squilla può derivare da una semplice svista, da distrazione o perfino da un gesto maleducato. “Non saprei, spesso ci sono persone anziane che banalmente non sanno far funzionare i cellulari. Prima degli spettacoli faccio un annuncio, in questo caso non l’ho fatto perché mi sembrava di rompere l’atmosfera iniziale”, queste le parole di Orlando.

Un problema ricorrente


La questione dell’uso dei cellulari durante eventi culturali viene da tempo dibattuta. In passato, Bob Dylan fece discutere imponendo ai suoi fan di depositare i telefoni all’ingresso dei suoi concerti, per poi ritirarli alla fine dello show. Una soluzione che, secondo alcuni, potrebbe essere estesa anche al teatro.

 

Silvio Orlando ha però espresso dubbi sulla fattibilità di un sistema simile. “Non ho idea se sia fattibile. C’è una questione organizzativa molto complessa e complicata. Inoltre penso a quelle persone, tipo i medici, che devono essere sempre raggiunte. Devo anche dire che il fastidioso squillo è molto diminuito negli anni, sostituito da un altro fastidioso fenomeno, quello dei messaggi. Si vedono spesso in platea visi che si illuminano ripetutamente perché stanno messaggiando durante lo spettacolo”, ha detto l’attore ai microfoni del Corriere della Sera.

“Quando si interviene dal palco si può creare un dibattito in sala che disturba ancora di più la fruizione dello spettacolo, lo rallenta”, ha aggiunto.

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Un fenomeno diffuso


Il problema dei disturbi causati dai cellulari si registra ovunque, non solo a Bologna.

 

“Anche a Genova è accaduto. Sono contento che a Bologna vi ponete questo problema così seriamente. Una battaglia di civiltà. Alla fine si tratta di una prepotenza che subisce la stragrande maggioranza del pubblico da parte di pochi spettatori”, ha detto Orlando, secondo il quale una possibile soluzione potrebbe essere ridurre al minimo il volume delle suonerie.

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