Una rappresentante dell'attrice ha confermato all’edizione statunitense di Vogue che la star di Hollywood è alla sua seconda gravidanza. Nelle scorse ore, l'attrice è stata vista a cena a Los Angeles mentre indossava una t-shirt e un maglione del brand La Ligne, con il pancione da gravidanza già abbastanza visibile
Jennifer Lawrence diventerà mamma per la seconda volta: l'attrice è incinta del suo secondo figlio.
Una rappresentante della diva statunitense ha confermato all’edizione statunitense di Vogue che la star di Hollywood è alla sua seconda gravidanza.
Nelle scorse ore, l'attrice è stata vista a cena a Los Angeles mentre indossava una t-shirt e un maglione del brand La Ligne, con il pancione da gravidanza già alquanto visibile.
Lawrence ha già un figlio di due anni, che ha chiamayo Cy. L'ha avuto con il marito Cooke Maroney, professione gallerista d'arte. La coppia si è sposata nell'ottobre 2019 presso la Belcourt Mansion a Newport, città balneare degli Stati Uniti d'America situata nell’omonima contea che sorge nello Stato del Rhode Island, negli Stati Uniti.
Il suo docu su effetti delle leggi anti-aborto in Texas
La vita di questa diva è molto intensa, dato che tra pochi giorni, il 25 ottobre 2024, uscirà Zurawski v Texas, un documentario che Jennifer Lawrence ha prodotto esecutivamente insieme a Hillary Clinton che tratta gli effetti delle rigide leggi anti-aborto in Texas.
Il film sarà presentato in anteprima a New York, Los Angeles, Austin e San Antonio. “Abbiamo ritenuto essenziale non solo distribuire il film nei mercati tradizionali come New York e Los Angeles ma renderlo disponibile in tutto il Texas per far comprendere agli abitanti cosa significano davvero queste leggi contro l’aborto nella pratica”, ha dichiarato la regista Maisie Crow in un’intervista rilasciata al magazine americano Deadline.
Proiezioni gratuite verranno inoltre aggiunte in città con misure sull'aborto in votazione (come Charlotte e Phoenix) nelle prossime settimane, si legge nell’articolo di Elise Taylor su Vogue.
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Docu sulle donne afghane sotto il regime talebano a Kabul
A fine novembre, sarà la volta di Bread & Rose, il documentario sulle donne afghane che vivono sotto il regime talebano a Kabul, co-prodotto da Jennifer Lawrence insieme a Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace (è stata insignita del premio dieci anni fa, nel 2014).
A fine novembre il documentario sarà disponibile in streaming su Apple TV+ (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).
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Un cambiamento di prospettiva nella carriera
Jennifer Lawrence fino a poco fa è stata conosciuta principalmente per i suoi ruoli da attrice in film acclamati sia dalla critica che dal pubblico come Il lato positivo (che le è valso un Oscar).
Ricordiamo che la diva ha recitato anche in successo al botteghino del calibro di Hunger Games. Di recente, invece, ha concluso i ciak di Die, My Love di Lynne Ramsay, film in cui recita al fianco di Robert Pattinson.
“Ora, Lawrence sta esplorando una carriera sia davanti che dietro la macchina da presa, con un focus particolare su documentari che affrontano temi sociali e questioni legate alle donne, prodotti dalla sua compagnia Excellent Cadaver”, scrive Elise Taylor su Vogue.
Questo tipo di cambiamento di carriera era stato già preannunciato tempo fa, quando Jennifer Lawrence è stata intervistata da Abby Aguirre per il numero di Vogue uscito nell'ottobre 2022. Aguirre l'aveva intervistata subito dopo la revoca della sentenza Roe v. Wade. “Ho cercato di superare la cosa, ma non ci riesco davvero”, aveva detto Lawrence ai microfoni di Vogue. “Non ce la faccio. Mi dispiace, sto sfogando tutto, ma non posso più avere a che fare con persone che non sono politiche. Vivi negli Stati Uniti d’America. Devi essere politico. La situazione è troppo grave. La politica sta uccidendo le persone”.
Parlando del suo percorso di maternità, per quanto concerne la sua prima gravidanza, aveva ammesso di essere stata molto fortunata: “Ho avuto una gravidanza fantastica. Sono stata molto fortunata. Ma ogni singolo secondo della mia vita era diverso. E a volte mi chiedevo: E se fossi stata costretta a farlo?”.