Stanley Tucci e il tumore alla lingua: "Avevo fame, ma il sapore in bocca era orribile"

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©IPA/Fotogramma

Durante un'intervista rilasciata al quotidiano britannico The Guardian, l'attore e regista statunitense di origini italiane ha spiegato cosa ha dovuto passare a causa di un cancro localizzato in bocca. La star di film come Il diavolo veste Prada ripercorre la scoperta della malattia, raccontando le cure e anticipando il suo nuovo libro dedicato al cibo. Ha rischiato di non poter più mangiare ma adesso racconta che sta meglio e che è riuscito addirittura a girare una trasmissione sulla cucina italiana

Stanley Tucci ha raccontato molto del suo percorso relativo alla scoperta di un tumore alla lingua in una recente intervista rilasciata al quotidiano britannico The Guardian.
L’attore e regista statunitense di origini italiane, 63 anni, ha spiegato nel dettaglio cosa ha dovuto passare a causa di un cancro localizzato in bocca.

"Avevo fame, ma il sapore in bocca era orribile", spiega il divo.

La star di film come Il diavolo veste Prada e Shall we dance (e tra i protagonisti di Conclave, pellicola del 2024 diretta da Edward Berger e basato sull'omonimo romanzo di Robert Harris in cui Tucci interpreta il cardinale Bellini) ripercorre la scoperta della malattia, raccontando le cure e anticipando l'uscita del suo nuovo libro dedicato al cibo.

Spiega che ha rischiato di non poter più mangiare, mentre adesso racconta di stare meglio: è riuscito addirittura a girare una trasmissione dedicata alla cucina italiana.

 

Il suo racconto si rivela particolarmente importante perché è una testimonianza di come qualcuno ha ripreso in mano la propria vita e la propria carriera dopo la scoperta di un cancro, dunque si pone come esempio fondamentale per tutte le altre persone che si ritrovano in questa difficile situazione.


Tucci è ancora interessato dalla difficoltà a deglutire, che spiega essere un effetto collaterale delle radiazioni (che fanno parte della terapia di cura).
Racconta che buona parte di quello che gli è accaduto durante la malattia nella sua memoria risulta molto vago, composto da ricordi fumosi. Per esempio, una volta è crollato sul pavimento ma dice di non ricordarselo affatto: a raccontarglielo è stata la moglie, Felicity Blunt, sposata nel 2012 e incontrata proprio sul set del film Il diavolo veste Prada (Felicity Blunt è la sorella dell’attrice Emily Blunt, di cui Stanley Tucci è quindi cognato).
Stanley Tucci era vedovo della prima moglie, Kathryn Louise Spath, morta nel 2009 a causa di un tumore al seno.

 

“Tutto quello che ricordo è che ero così dannatamente infelice e così nauseato che non riuscivo a sollevare la testa dal cuscino”, racconta Tucci a The Guardian. “A volte pensavo di avere fame. Ma il sapore in bocca era così orribile. Ero così debole. Salire le scale era uno sforzo supremo. È stato terribile. Poi, alla fine, lentamente, lentamente, lentamente si comincia a migliorare”, ha spiegato l’attore.

L'inizio nel 2017 con un dolore alla mascella


Tutto è incominciato un giorno del 2017, quando l'attore ha sentito per la prima volta uno strano dolore alla mascella, che lui definisce con le seguenti parole: “Dolore non era la parola giusta. E poi mi è iniziato in gola”.

 

Solo dopo due anni gli è stato diagnosticato un tumore alla base della lingua. Racconta che, nonostante abbia iniziato i trattamenti, gli era stato fin da subito chiarito che c'era la possibilità che non sarebbe mai più riuscito a mangiare in vita sua. Ha spiegato che mentre veniva nutrito attraverso un sondino, guardava programmi di cucina.

 

Nonostante i trattamenti siano iniziati quasi subito, Tucci afferma che inizialmente non voleva fare la chemioterapia. “Non volevo fare il trattamento perché sapevo molto bene cosa comportava. L'avevo visto”, queste le sue parole, probabilmente riferite al percorso di cura che anni prima dovette seguire la sua prima moglie, deceduta alla fine a causa di un tumore al seno.
L'attore preferiva optare per trattamenti alternativi, ma non era dello stesso parere e della medesima volontà sua moglie. “Ma Felicity (la sua seconda moglie, ndr) era categoricamente contraria...  Alcuni trattamenti alternativi funzionano per alcune persone. Non ne sappiamo abbastanza.... Ma dobbiamo guardare davvero a cosa è veramente giusto per ogni singolo paziente. Ogni cancro è diverso, ogni persona è diversa”, racconta il divo.

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Tra poco uscirà il suo nuovo libro

L'esperienza della malattia non è stata affatto facile. “Mi ha reso stanco. Mi ha invecchiato notevolmente”, spiega Tucci nell’intervista al Guardian.

Ma adesso aggiunge che finalmente ha ritrovato la gioia di cucinare e soprattutto di assaggiare ciò che prepara. È riuscito a girare un programma sulla cucina italiana e ha appena dato alle stampe un libro, sempre dedicato al cibo e ai fornelli, che sono due delle sue più grandi passioni.

Il volume si intitola What I Ate in One Year e uscirà domani, il 15 ottobre 2024, pubblicato da Fig Tree, marchio editoriale della mitica casa editrice inglese Penguin Books. Fig Tree, inaugurato nel 2005, pubblica una gamma eclettica di narrativa e saggistica (e ha già pubblicato il precedente volume di Tucci, il bestseller Taste).

 

“I video di Stanley Tucci su Instagram, in cui preparava cocktail, sono diventati giustamente famosi durante il lockdown: qui c'era un uomo di carisma malinconico, vestito bene, che creava drink deliziosi mentre noi altri eravamo sdraiati disperati in tute macchiate. Nel 2021 ha pubblicato un memoir culinario di successo, Taste, e ha presentato un programma di viaggi gastronomici, Searching for Italy, su BBC Two. Tutto ciò lo ha reso molto più famoso di quanto non fosse in passato, tanto che questo nuovo volume può presentarsi semplicemente come un diario abbreviato di un anno nello stile di vita itinerante di una celebrità globale: Essere Stanley Tucci”, scrive Steven Poole come incipit della sua recensione (entusiastica) sul Guardian del nuovo libro di Tucci.

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Ci sono varie ricette sparse nel libro

Come anticipa Poole nella sua recensione sul Guardian, ci sono alcune ricette sparse nel libro, per esempio minestrone alla Tucci o cosce di coniglio.

 

Tra un racconto e l'altro, non manca di parlare in maniera negativa dei Catering cinematografici italiani... La star di Hollywood dice infatti quanto segue: “Ho già scritto (in Taste, ndr) dello stato pietoso del catering cinematografico italiano nel mio primo libro”, dice, mentre si lamenta del catering durante le riprese di Conclave, film in cui recita insieme a Ralph Fiennes.

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