Luca Carboni: “Due anni fa la diagnosi di tumore, era grande e difficile da operare”

Spettacolo
©Ansa

Il cantautore, in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’, racconta che per affrontare la malattia “ho seguito il mio istinto, il mio carattere. Mi sono messo da parte, ho staccato ogni contatto con i social, mi sono concentrato su quello che mi stava succedendo”. “Dopo due anni posso dire di essere tecnicamente guarito anche se - spiega - questa parola ha un significato fragile”. E annuncia: “Mi ha aiutato la pittura, il mio rientro nel mondo avverrà a novembre nella mia Bologna con una mostra”

“A marzo del 2022 mi è stato diagnosticato un tumore al polmone. Viviamo in un mondo in cui tutto è comunicato, sempre. Io invece ho seguito il mio istinto, il mio carattere. Mi sono messo da parte, ho staccato ogni contatto con i social, mi sono concentrato su quello che mi stava succedendo”. Così il cantautore Luca Carboni, in una lunga intervista a Walter Veltroni su Il Corriere della Sera, racconta della malattia contro la quale ha combattuto negli ultimi due anni: “Sono rimasto senza parole, quella malattia sta nella nostra vita, ma pensi che a te non toccherà mai. Improvvisamente tutto è cambiato”.

“Posso dire di essere tecnicamente guarito”

“Il tumore era grande, difficile da operare”, racconta Carboni. “Lo staff di oncologia del Sant’ Orsola - guidato dal Primario Prof. Andrea Ardizzoni, con la collaborazione dello pneumologo Piero Candoli e del chirurgo Piergiorgio Solli - ha avviato subito una massiccia cura di chemioterapia. Il tumore si è ridotto molto e ad agosto ha consentito l’operazione per asportarlo. Per fortuna non c’erano metastasi e dopo l’intervento abbiamo continuato con l’immunoterapia. Dopo due anni posso dire di essere tecnicamente guarito anche se, con questo tipo di malattia, questa parola ha un significato fragile”.

“Mi è dispiaciuto non spiegare la ragione del mio sparire”

“Ho visto tante vite spezzate troppo presto e in questi anni ho pensato che non avevo ragioni per non sentirmi in credito con la vita - dice il cantautore - Mi è dispiaciuto non spiegare la ragione del mio sparire, del mio recidere ogni rapporto con l’esterno. Sono stato due anni a combattere con questo ospite inatteso e pericoloso. Ogni giorno volevo fare un passo avanti. Il destino non è solo fato, ma il prodotto, anche, della nostra volontà, della nostra energia. Io volevo vivere e volevo sentirmi, un giorno, ‘guarito’”.

leggi anche

Elle Macpherson rivela: "Sette anni fa la diagnosi di cancro al seno"

“Tornerò nel mondo con una mostra”

In questi due anni, dice Carboni “mi ha aiutato molto la pittura, che è sempre stata la mia altra passione. Il mio rientro nel mondo avverrà a novembre nella mia Bologna con una mostra, curata da Luca Beatrice e prodotta da Elastica, con i quadri, i disegni, lo story board del primo video che ho fatto e i block notes sui quali ho gli appunti di ogni mio album. Coinciderà con i quarant’anni, mamma mia, dal mio primo disco”. “Non ti sembri paradossale, ma la malattia, sovrastando ogni impegno, mi ha dato una sensazione di libertà - spiega l’artista - Anche creativa. Non avevo scadenze, vincoli. Non dovevo rendere conto di lentezze e ritardi a nessuno. Ora ho voglia di riaprire la porta della mia vita, di ritrovare le persone. Dopo la mostra rimetterò mano alle canzoni che stavo registrando quando mi hanno scoperto il tumore, ne aggiungerò altre e poi forse farò un tour”.

leggi anche

The Cure, il tastierista Roger O'Donnell ha una forma rara di linfoma

Spettacolo: Per te