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Puff Daddy, quinta accusa di molestie sessuali in quattro mesi

Spettacolo
©IPA/Fotogramma

Il rapper e produttore discografico è stato denunciato dal producer Rodney 'Lil Rod' Jones. Lo avrebbe aggredito e costretto a rapporti sessuali con delle prostitute

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P. Diddy, al secolo Sean Combs, ha ricevuto un’altra accusa di molestie sessuali, la quinta in quattro mesi. A denunciare il rapper e produttore discografico statunitense, stavolta, è un uomo, Rodney ‘Lil Rod’ Jones, che lo accusa di averlo aggredito e costretto a rapporti sessuali con prostitute. Secondo il racconto del producer, Combso gli avrebbe messo le mani addosso mentre lavorava con lui per il suo ultimo album.

L'avvocato di Puff Daddy: "Tutta una fiction"

La replica di Diddy è arrivata tramite il suo avvocato:"È tutta una fiction. Abbiamo le prove che si tratta soltanto di menzogne". Jones, che chiede 30 milioni di dollari, afferma di aver abitato e viaggiato con Combs tra settembre 2022 e novembre 2023. L'uomo sostiene di essere stato drogato e "ricorda di essersi svegliato nudo in stato confusionale a letto con il musicista e due prostitute". Allegate ai documenti della denuncia ci sono delle foto di feste a casa del rapper che mostrerebbero ragazze minorenni e prostitute sotto l'effetto di stupefacenti. Anche il figlio di Combs, Justin, e la sua capo di gabinetto ed executive di Universal Music e Motown Kristina Khorram sono coinvolti nella causa. 

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L'azione legale fa seguito al patteggiamento in novembre tra Combs e la cantante R&B Cassie (vero nome Casandra Ventura), la sua ex compagna per oltre un decennio, dopo le accuse di lei di coercizione sessuale, violenze e stupro. Un risarcimento che aveva risparmiato al produttore discografico i guai legali ma non i danni a una reputazione sempre più compromessa dal riemergere di vecchie accuse di violenza, tre dei quali arrivate in tribunale.