Stories, "Pilar Fogliati - Che la risata sia con te". VIDEO

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Al cinema con Romeo è Giulietta, l'attrice si racconta al vicedirettore di Sky TG24 Omar Schillaci: "All'Accademia erano tutti più colti di me e citavano un sacco di testi, allora li ho comprati tutti e li ho letti". Martedì 13 febbraio alle 21. Sabato 17 febbraio alle 12 su Sky Arte e sempre disponibile on demand. Tutte le interviste del ciclo Stories sono anche tra i podcast di Sky TG24, sul sito Spettacolo di Skytg24.it e le principali piattaforme di podcasting

 

È Pilar Fogliati la protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, l’attrice e regista si racconta in “Pilar Fogliati - Che la risata sia con te”, in onda martedì 13 febbraio alle 21.00 su Sky TG24, sabato 17 febbraio alle ore 12.00 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand.

 

Al cinema con Romeo è Giulietta, la famiglia numerosa e felice, le fughe da adolescente per amore, la scoperta del teatro, l’incontro con Veronesi, la passione per la scrittura e una filosofia di vita: ridere e far ridere.

Una lunga chiacchierata per ripercorrere le tappe della sua brillante carriera, a partire dall’inizio, a casa Fogliati. “Era colorata, contaminata, affollata perché eravamo sei in casa. Io sono nata in Piemonte, ho la nonna toscana, mamma nata a Genova, mio padre nato a Londra… infatti ho il passaporto inglese che non mi è servito mai a nulla però posso dire di essere italoinglese”, scherza. Il suo rapporto con la scuola in cui “no, non ero bravissima. Facevo un po’ rosicare perché magari in pagella avevo qualche bel voto e poi tutti 3,4 e 5”, e poi con la scuola d’arte drammatica dove invece lottando riuscì a far sbocciare il suo talento, “sono entrata a 18 anni ed ero ancora troppo acerba, ma avevo già capito sarebbe stata la cosa più bella della mia vita. Lì mi sentivo veramente inferiore a tutti perché erano tutti molto colti, sentivo citare un sacco di libri, di testi. Allora me li sono comprati e me li sono letti”. Forza e determinazione che le hanno spalancato le porte del successo, quando Giovanni Veronesi la notò in radio e la aiutò a sviluppare i suoi personaggi. “È un maestro, amico, mi piace sia idealizzarlo che sentirlo vicino. Mi ha dedicato tanto tempo, è stata una persona artisticamente molto generosa”. Una carriera ancora breve, ma già segnata da importanti collaborazioni come con “Forever Young”, il suo debutto sul grande schermo accanto a Fabrizio Bentivoglio con la regia di Fausto Brizzi o ancora “Corro da te” diretto da Riccardo Milani, dove ha avuto modo di recitare con Pierfrancesco Favino, “è stato bello avere intorno a me persone molto, molto brave, migliori di te che ti aiutano a darti begli esempi”. Ruoli da primo piano nel panorama cinematografico italiano, sempre caratterizzati dalla sua tagliente ironia, “far ridere è troppo importante per me, l’ironia è alla base di tutto. Mi sembra anche di farlo un po’ nella vita per scappare da momenti in cui non ci sarebbe proprio da ridere. È una cosa che mi viene naturale, anche nell’approccio a una storia o un personaggio”. Una lunga conversazione per conoscere non solo l’artista ma anche semplicemente Pilar, con punti di forza e debolezze, “Cosa mi fa paura? I cambiamenti, l’errore e pensare che uno sbaglio che hai fatto sia irreparabile”. Una sensibilità artistica che l’ha portata anche alla regia con “Romantiche” un film in cui interpreta quattro dei suoi inconfondibili caratteri, “è stata come incontinenza creativa. Era il mio mondo, i miei personaggi, avevo tutto, tavolozza, colore e suono”, la storia di quattro ragazze libere di autodeterminarsi, inseguendo la loro libertà. “Nei personaggi posso mettere atteggiamenti che a me concedo un po’ meno, maleducazione, sfacciataggine o coraggio. Io mi sento libera ma non ho la sfrontataggine che mi piacerebbe avere. Sotto questo punto di vista fare l’attrice è proprio il lavoro perfetto”, in un momento particolarmente propizio, tra l’altro, per le donne del cinema italiano, “vengo da una generazione che ha già trovato del terreno più fertile. È bello che una ragazza oggi possa sognare di diventare regista o sceneggiatrice anche grazie a grandi esempi come la Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti o Margherita Buy, ma sarà ancora più bello quando non ci sarà più bisogno di sottolineare questo dato”.

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Durante la messa in onda dell’intervista comparirà un QR Code che permetterà, inquadrandolo con la telecamera del proprio smartphone, di accedere a una serie di contenuti speciali dedicati all'artista, disponibili sul sito skytg24.it. Tutte le interviste di “Stories” sono anche proposte tra i podcast di Sky TG24, sul sito skytg24.it e sulle principali piattaforme di podcasting.

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