Da Disney a Lionsgate, le big sospendono gli spot su X dopo il commento antisemita di Musk
Spettacolo"È la vera verità”, ha scritto qualche giorno fa il proprietario della piattaforma, in risposta a un utente che accusava le comunità ebraiche di cavalcare "lo stesso tipo di dialettica dell'odio contro i bianchi che vogliono non sia usata contro di loro". E i più grandi inserzionisti iniziano a bloccare gli spot sul social: oltre ad Apple, i media americani parlano anche di Paramount, ComCast NBCUniversal, Warner Bros. Discovery e Sony Pictures
Anche Disney e Lionsgate hanno deciso di sospendere le loro pubblicità su X, sulla scia delle polemiche scoppiate per un commento di Elon Musk in cui si diceva d’accordo con un post antisemita. “È la vera verità”, ha scritto qualche giorno fa il proprietario della piattaforma, in risposta a un utente che accusava le comunità ebraiche di cavalcare "lo stesso tipo di dialettica dell'odio contro i bianchi che vogliono non sia usata contro di loro". Musk aveva poi provato a calmare le acque: il principio, ha detto, "non si estende a tutte le comunità ebraiche ma, a rischio di essere ripetitivo, sono profondamente offeso dai messaggi dell'Anti Defamation League (organizzazione non governativa internazionale ebraica con sede negli Usa, ndr) e di altri gruppi che spingono de facto razzismo anti-bianchi o anti-asiatici, o razzismo di ogni forma". Troppo tardi per gli inserzionisti, che prendono così le distanze da X in un momento in cui in tutto il mondo, dopo lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, si è riaccesa la preoccupazione per l’antisemitismo. Anche Apple e Ibm hanno sospeso le pubblicità sul social media. Alla lista, scrivono i media americani, si aggiungono Paramount, ComCast NBCUniversal, Warner Bros. Discovery e Sony Pictures.
Disney e Lionsgate via da X nel mezzo delle campagne pubblicitarie per i nuovi film
Un portavoce di Lionsgate ha confermato la volontà di bloccare le inserzioni pubblicitarie proprio mentre l’azienda si trova nel mezzo della campagna promozionale per The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes. Lo stesso ha deciso di fare anche Walt Disney, come scritto dal New York Times, impegnata a lanciare il nuovo film Wish, in uscita nelle sale Usa il prossimo 22 novembre (in Italia arriverà il 21 dicembre). Come ricorda The Hollywood Reporter, è soprattutto la mossa di Disney e di Apple che potrebbe causare problemi alla piattaforma, già con i conti in perdita rispetto al passato: lo stesso Musk le aveva menzionate come alcuni tra i più grandi inserzionisti di X.
Musk: "I grandi inserzionisti sono i più grandi oppressori della tua libertà di espressione"
In mezzo al fuggi fuggi generale dei colossi dell'intrattenimento dalla sua piattaforma, Musk ha pubblicato un post in cui - sponsorizzando la nuova formula di abbonamento Premium+ - ha scritto: "Molti dei più grandi inserzionisti sono i più grandi oppressori della tua libertà di espressione". C'è chi ci ha letto una risposta ai big che hanno lasciato, anche se temporaneamente, X.