Barbra Streisand, un'autobiografia tra musica, film, amori e discriminazioni

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La leggendaria cantante e attrice rivela gli aspetti più intimi e nascosti della sua vita e carriera nel suo primo romanzo autobiografico dal titolo "My Name is Barbra". "Voglio che si sappia la verità e questo libro è la mia eredità" ha detto l'artista in un’intervista alla vigilia della pubblicazione di questo libro per terminare il quale ci sono voluti ben 25 anni

1000 pagine per un' autobiografia unica

È stata una lunga attesa ma alla fine l'uscita dell'autobiografia intitolata "My Name Is Barbra" della leggendaria cantante e attrice Barbra Streisand non ha deluso le aspettative dei suoi ancora tanti fan sparsi in tutto il mondo, regalando loro un racconto ricco di dettagli, memorie, pensieri e sentimenti anche intimi e per certi versi inattesi. Come ha racconta la stessa attrice e cantante ci sono voluti quasi 25 anni di lavoro per realizzare queste sue memorie, avendo iniziato a prendere appunti a matita nel 1999. Il risultato sono quasi mille pagine di sorprendente onestà e autoriflessione, divagazioni ironiche, ricordi enciclopedici degli abiti di scena, analisi rigorose dei suoi film, molti dei quali rivisti per la prima volta dopo decenni, ma anche deliziosi dettagli di discussioni nel backstage, gustose ricette e corteggiatori sconcertati.

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"La mia eredità" tra ricordi e insulti

Il libro, come detto da lei stessa, è il suo tentativo di correggere la storia, "l'unico modo per avere un certo controllo sulla mia vita". Le sue memorie Streisand, 81 anni, classe 1942, nata a Brooklyn - le presenta come "la mia eredità. Ho scritto la mia storia. Non dovrò più fare altre interviste dopo questa". Gli insulti che l'hanno ferita nel profondo sono quelli che riguardano essenzialmente il suo aspetto fisico, una lezione che ha imparato presto, sulla propria pelle, dopo il suo arrivo nel Regno Unito nel 1966, quando Newsweek scrisse che "il suo naso è troppo lungo, il suo seno troppo piccolo, i suoi fianchi troppo larghi", salvo poi riconoscere che "quando si mette davanti a un microfono trascende generazioni e culture". Veniva anche chiamata "formichiere amabile" con un "naso incredibile" che somigliava a "una gazzella miope".

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Discriminata come tutte le donne a Hollywood

“My Name is Barbra”, pubblicato dalla casa editrice Viking, offre al lettore una visione a tutto tondo su 60 anni di vita e di carriera dell'attrice, cantante e regista di Brooklyn capace di vendere 250 milioni di dischi, vincere 10 Grammy, cinque Emmy un Tony e due Oscar. "Voglio che si sappia la verità e questo libro è la mia legacy", ha detto Barbra alla Cbs in un'intervista alla vigilia della pubblicazione. Tra i motivi conduttori, le discriminazioni contro le donne a Hollywood: "Un uomo è forte, una donna è arrivista. Lui mostra leadership, lei spadroneggia. Se lui recita, produce e dirige è definito un talento dalle molte facce, lei è semplicemente vanitosa ed egoista", scrive la diva di Yentl e Come Eravamo.  

Rivalità e grandi storie d'amore

I rapporti con gli uomini sono un altro motivo centrale: Barbra avrebbe preferito lasciarli fuori ma l'editore non ne ha voluto sapere. Ed ecco quindi la storia di quelli che si sentivano minacciati come la costar Sydney Chaplin (il figlio del grande Charlie) che tutte le sere minacciava di sabotare la sua performance in Funny Girl. O il regista Frank Pierson che attaccò la sua performance sul set di È Nata una Stella come di una mai soddisfatta delle inquadrature. Chi non si sentiva minacciato, restava sedotto: Omar Sharif le scriveva lunghe lettere d'amore e perfino il futuro Re Carlo, che da studente a Cambridge aveva un poster di Barbra nella stanza del dormitorio, ne lodò una volta "il grande sex appeal". Dopo il matrimonio con Elliott Gould da cui nacque il figlio Jason, la Streisand ebbe love story con il premier canadese Pierre Trudeau, gli attori Don Johnson e Ryan O'Neal e la star del tennis Andre Agassi, di 28 anni più giovane. Con l'attuale marito James Brolin, 25 anni fa, il primo appuntamento rischiò di fallire per il sarcasmo di lei, ma James restò folgorato.

La sua carriera

Orfana del padre a 15 mesi e con una madre fredda e poco comunicativa, Barbra fu salvata dal suo talento: "A cinque anni sapevo già di avere una voce". Cantando a 19 anni al Bon Soir, un locale del Village, la Streisand fu scoperta dal manager Marty Ehrlichman che le offrì un contratto con Columbia Record. Il resto è storia: negli anni 60 e 70 Barbra fu inarrestabile: oltre ai film musicali, interpretò ruoli dell'eroina svitata in Ma papà ti manda sola e Il Gufo e la Gattina, poi fece piangere nel dramma romantico Come Eravamo con Robert Redford diventando al tempo stesso una delle cantanti bestseller di tutti i tempi. Nel 1983 con Yentl il debutto alla regia: fu il primo film di Hollywood con una donna sceneggiatrice, producer, regista e interprete. Il resto è storia di una leggenda, però!

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