Annalisa Minetti: "La mia malattia ha concluso il viaggio, non vedrò i miei figli"
SpettacoloPer la cantante, presentatrice e atleta paralimpica, che ha perso completamente la vista a causa della retinite pigmentosa e della degenerazione maculare, non poter nemmeno immaginare il volto dei bambini è il dolore più grande
“Ora non vedo più nulla”. In un’intervista rilasciata a Verissimo, Annalisa Minetti ha rivelato di aver perso completamente la vista a causa della retinite pigmentosa e della degenerazione maculare, le patologie di cui soffre dall’età di diciotto anni. “Prima avevo la percezione della luce, ma ora ho perso anche quella. La malattia ha concluso il suo viaggio”. La cantante, presentatrice e atleta paralimpica ha accolto la notizia tra silenzi e lacrime. “Non pensavo fosse così doloroso, ma quando il dottore l’altro giorno mi ha detto che non c’era più niente...mi ha fatto male. Sono tornata a casa, non ho detto niente, ma poi mi sono chiusa nel bagno e ho pianto”. La prima confidente è stata la sorella Francesca, affetta dalla stessa condizione: “Sa che un giorno dovrà affrontare il mio stesso dolore, io le starò vicina e la sosterrò”. Minetti, madre di Fabio, 15 anni, e di Elena, 5 anni, ha raccontato commossa la sofferenza più grande: “Prima riuscivo a vedere nei sogni le cose che avevo visto prima che la vista peggiorasse e di cui custodivo il ricordo, come il volto del mio papà. Ma non riesco ad immaginare i miei figli”. Come riportato da Il Messaggero, la cantante ha proseguito: “Tutti mi dicono: “Sono bellissimi, ti assomigliano tanto!”, ma gli occhi con cui sono visti non sono i miei”.
UNA VITA INTENSA
Minetti, che ha colto le prime avvisaglie della malattia in adolescenza, ha accettato con coraggio il percorso che l’avrebbe attesa: “Essere speciali è un vantaggio, e io volevo essere speciale”. Nell’intervista la cantante ha ricordato non solo i traguardi raggiunti nella vita personale, come l’amore per il marito, il fisioterapista Michele Panzarino conosciuto in seguito ad un infortunio, ma anche nella carriera musicale, arricchita dall’amicizia con Toto Cutugno che “non è stato solamente un collega, ma un grande dono che la musica mi ha fatto. Un amico vero che c’è stato nei momenti belli e mi ha aiutata nei momenti bui”.