Sciopero sceneggiatori Hollywood, nulla di fatto nell’incontro fra sindacato e produttori

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Secondo i media statunitensi, il faccia a faccia - il primo da oltre tre mesi - fra i rappresentanti dell’AMPTP e della WGA non ha prodotto "nessun accordo". Sarebbero ferme le posizioni di entrambe le parti, specialmente sulle questioni del numero minimo di sceneggiatori incaricati di vigilare sui propri copioni di serie televisive e sulle settimane di lavoro garantito durante le fasi di sviluppo. A creare tensione anche la decisione degli autori di onorare i picchetti degli attori in qualunque caso

Sembra non aver portato ad alcun passo avanti l’incontro di venerdì 4 agosto fra i rappresentanti dell’associazione degli studios di Hollywood (AMPTP) e il sindacato degli sceneggiatori (WGA). Un tentativo di riavviare le negoziazioni molto atteso ma che secondo il comitato di negoziazione della WGA - citato da Hollywood Reporter - non ha prodotto "nessun accordo". Il faccia a faccia è stato il primo da quando migliaia di autori hanno incrociato le braccia oltre tre mesi fa per chiedere più tutele per le condizioni di lavoro, una maggiore trasparenza sui diritti d’autore, un numero minimo di sceneggiatori incaricati di vigilare sui propri copioni di serie televisive, un minimo di lavoro garantito per dieci settimane durante la fase di sviluppo di una serie e di altre tre per episodio una volta che il programma ha ricevuto luce verde e, ultimo ma non meno importante, una protezione dalla possibile minaccia dell’intelligenza artificiale.

Lo stallo

Secondo quanto riporta Hollywood Reporter, la WGA ha riferito ai suoi iscritti che durante l'incontro sono stati discussi un "potenziale protocollo negoziale" e "un'anteprima delle questioni che ciascuna parte intende riportare al tavolo". Ma "al momento, non c'è accordo su questi punti, perché l'AMPTP ha affermato di dover consultare i propri studi membri prima di andare avanti". La WGA - riporta Variety - nel corso del faccia a faccia ha chiarito che non intende rinunciare al numero minimo di sceneggiatori o a quello delle settimane di lavoro garantito, e allo stesso modo l’AMPTP non sarebbe disposta a cambiare la sua posizione in merito.

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Il nodo dello sciopero degli attori

Un altro punto di scontro, riferiscono Hollywood Reporter e Variety, sarebbe lo sciopero del sindacato SAG-AFTRA, ovvero quello degli attori. I rappresentanti della WGA durante l’incontro con i produttori hanno spiegato che, anche se venisse raggiunto un accordo, gli sceneggiatori continuerebbero comunque a onorare i picchetti del SAG-AFTRA se questi dovessero proseguire. Una posizione che avrebbe infastidito non poco l'AMPTP, che la considera un’ulteriore richiesta oltre a quelle già sul tavolo.

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Le mobilitazioni

Lo sciopero degli sceneggiatori, a cui si è aggiunto a metà luglio quello degli attori, ha di fatto paralizzato le attività di Hollywood con pesantissimi danni economici. È la prima volta dal 1960 che entrambe le categorie si astengono dal lavoro contemporaneamente e fino a pochi giorni fa lo scenario più plausibile era quello di una mano tesa delle major agli attori, storicamente meno intransigenti nelle loro richieste. Sono stati alcuni interventi della presidente della SAG-AFTRA Fran Drescher contro i vertici degli studi a convincere alcuni produttori che gli sceneggiatori sarebbero stati più aperti a raggiungere un compromesso.

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