Accademia del Teatro alla Scala, tournée estiva dell'orchestra diretta da Fabio Luisi

Spettacolo
ORCHESTRA DELL'ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA (BIENNIO 2023-25) foto di Annachiara Di Stefano
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Fra l’8 e il 14 luglio Fabio Luisi sale sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala per tre tappe che toccheranno l’Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani, il Nervi Music Ballet Festival e il Ravello Festival con un ambizioso programma che chiede ai giovani allievi di misurarsi con due capolavori come L’oiseau de feu di Igor' Fëdorovič Stravinskij e la Sinfonia n. 5 di Pëtr Il'ič Čajkovskij

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Tournée estiva per l'Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala con Fabio Luisi sale sul podio per una tournée italiana in tre tappe che tocca l’Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani (8 luglio, Gardone Riviera), il Nervi Music Ballet Festival (9 luglio, Parchi di Nervi - Villa Grimaldi Fassio, Nervi) e il Ravello Festival (14 luglio, Belvedere di Villa Rufolo) con un ambizioso programma che chiede ai giovani allievi di misurarsi con due capolavori come L’oiseau de feu di Igor' Fëdorovič Stravinskij e la Sinfonia n. 5 di Pëtr Il'ič Čajkovskij.

Il programma

E' molto stimolante per i giovani musicisti poiché affronta due veri capisaldi del repertorio sinfonico russo fra la fine dell’800 e il primo Novecento. Agli allievi è affidata innanzitutto l’esecuzione della Suite n. 3 de L’oiseau de feu di Stravinskij, la più ampia delle tre suite che lo stesso compositore aveva tratto dal balletto, di cui aveva modificato in parte la strumentazione, nota anche come Ballet Suite e datata 1945. Fra i momenti più significativi la grazia del Chorovod, la tradizionale danza russa ballata dalle principesse, l’inconfondibile cifra stravinskiana che caratterizza il ritmo infiammato e la vis timbrica della danza infernale, l’essenziale lirismo della Ninna-nanna e il finale in cui emergono riferimenti chiari alla scuola russa ottocentesca.

Segue un altro capolavoro: la Sinfonia n. 5 in mi minore op.64 di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Composta nell’arco di pochi mesi fra il maggio e l'agosto del 1888, venne eseguita per la prima volta in novembre a San Pietroburgo, sotto la direzione dell’autore, con un tiepido successo. Oggi riconosciuta come una delle prove più intense del compositore russo, la Sinfonia n. 5 presenta notevoli livelli di difficoltà interpretativa per gli allievi, chiamati a restituire il tema che lega tutti i movimenti, l’ineluttabilità del destino, nella progressiva successione dei toni: ora drammatici ed espressivi, ora malinconici e accorati, ora enfatici e ricchi di slancio, ora pacati e rassegnati.

 

L’Orchestra della Scuola scaligera vanta una lunga collaborazione con Fabio Luisi, che in varie occasioni si è posto alla testa della compagine fra il 2013 e il 2018. Direttore di fama mondiale, è da sempre attento alla formazione dei giovani e nel corso della sua carriera ha messo spesso a disposizione la propria esperienza per far crescere nuovi talenti musicali.  Per gli allievi dell’Accademia, dunque, essere diretti da un Maestro del calibro di Fabio Luisi costituisce una straordinaria opportunità di crescita professionale e rientra nell’attività pratica che caratterizza il biennale percorso di perfezionamento, a frequenza gratuita, che viene loro offerto con l’obiettivo di accompagnarli ad intraprendere una carriera in orchestra. L’attuale compagine orchestrale, al primo anno del biennio, è formata da 65 elementi provenienti da ogni parte d’Italia e da diversi paesi, per nove differenti nazionalità e con un’età media di 24 anni. 

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