Chiara Ferragni, PETA chiama 2 conigli Chi e Fer per chiederle di dire no a pellicce

Spettacolo
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

Credits: PETA e Hillside Animal Sanctuary; Getty Images
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In occasione della Festa della Mamma, la PETA ha chiamato due conigli abbandonati con i nomi di Chi e Fer, in omaggio alle prime lettere del nome e del cognome della celebre imprenditrice, influencer e stilista italiana. Il motivo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare la star del web, al fine di farle cambiare idea sulle pellicce (e influenzare così il suo folto seguito, di ben 30 milioni di follower, oltre all'opinione pubblica e al mondo fashion su cui Ferragni ha un enorme ascendente)

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In occasione della Festa della Mamma (che si celebrerà il 14 maggio), la PETA ha chiamato due conigli orfani e abbandonati con i nomi di Chi e Fer, in omaggio alle prime lettere del nome e del cognome di Chiara Ferragni.
Il motivo di questa iniziativa è quello di sensibilizzare la celebre imprenditrice, influencer e stilista italiana, al fine di farle cambiare idea sulle pellicce.
People for the Ethical Treatment of Animals, spesso abbreviato con l'acronimo PETA, è l’organizzazione internazionale no-profit a sostegno dei diritti animali.

Ha voluto assegnare a due conigli salvati - fratello e sorella - i nomi Chi e Fer dal nome della star del web, d'accordo, ma anche e soprattutto dal nome di una mamma, dato che Chiara Ferragni è madre di due figli. E per farlo ha deciso di approfittare dell'occasione che si celebra il 14 maggio, la festa dedicata alla genitorialità al femminile.
La coppia di conigli è stata abbandonata all'Hillside Animal Sanctuary, un rifugio per gli animalisituato in Norfolk, contea dell'Inghilterra orientale. Qui ora riceveranno amore, cure e attenzioni.

Le dichiarazioni della PETA circa le pellicce che Ferragni non ha ancora abbandonato

"Speriamo che questo pensiero, in occasione della Festa della Mamma, ispiri Chiara Ferragni, la quale da lungo tempo si ostina a indossare pellicce, a realizzare che ogni animale è un individuo con una famiglia e legami affettivi, e non una pelliccia, come quelle che lei ancora indossa e promuove", afferma la Vice Presidente dei Programmi PETA Elisa Allen in un comunicato stampa ufficiale appena diramato dall'organizzazione. "Con così tante opzioni vegane alla moda disponibili oggi, non ci sono più scuse per indossare la pelle degli animali”, aggiunge Allen. 

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La PETA si è offerta di prendere le vecchie pellicce di Chiara Ferragni per farne buon uso

In una lettera di accompagnamento indirizzata alla regina dei social media, la PETA si è anche offerta di prendere le sue vecchie pellicce e farne buon uso, trasformandole in un giaciglio per conigli orfani.
 
“Ogni anno milioni di animali vengono uccisi per la loro pelliccia”, si legge nel comunicato ufficiale diramato in queste ore da People for the Ethical Treatment of Animals. “Le denunce della PETA sul commercio di pellicce hanno rivelato che i conigli vengono presi per le orecchie, colpiti violentemente con tubi di metallo, appesi a testa in giù e decapitati in piena vista di altri conigli. Gli animali in cattività allevati per la loro pelliccia spesso trascorrono la loro vita intera in gabbie minuscole e sporche, privati di ogni elemento per loro naturale e sono soggetti alla fame e all'abbandono”, prosegue la nota ufficiale.

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PETA: “Gli animali non sono nostri per essere indossati”

La PETA – il cui motto recita, in parte, che “gli animali non sono nostri per essere indossati” – si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Questa iniziativa non a caso è rivolta a uno dei nomi più importanti della moda nostrana (Chiara Ferragni, oltre ad avere un brand personale e a suo nome, è anche molto influente nel mondo fashion e nello showbiz a livello sia nazionale che internazionale).
Chiara Ferragni detiene anche una notevole influenza sui milioni e milioni di follower che vanta su Instagram, confermandosi quindi un esempio e modello a cui ben trenta milioni di persone guardano ogni giorno. Un numero che farebbe davvero la differenza.

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Rosita Celentano poche settimane fa aveva rivolto un messaggio al Gruppo Prada

Nell'ultimo periodo le star (e le Maison) italiane sono grandi protagoniste delle iniziative PETA. Mentre in questo caso Chiara Ferragni è la destinataria, in quanto colei a cui viene indirizzato un messaggio di sensibilizzazione, lo scorso 27 aprile un'altra Vip nostrana è stata invece la mittente, colei che veicolava un'esortazione di stampo animalista. Parliamo della conduttrice e attrice italiana Rosita Celentano, la quale è una nota e convinta attivista per i diritti degli animali. Alla fine del mese scorso si è quindi unita a PETA USA per chiedere al Gruppo Prada (di cui PETA USA detiene alcune azioni) di smettere di impiegare pelli esotiche come quelle di serpente, coccodrillo, struzzo e lucertola. L'ha fatto attraverso un videomessaggio in cui denuncia le atrocità di cui sono vittime le specie animali esotiche per il commercio delle loro pelli. "Credo che la moda debba essere espressione di creatività, non di crudeltà", afferma Rosita Celentano nel suo messaggio. "I vostri stilisti hanno oggi a disposizione una vastissima gamma di materiali cruelty-free, tra cui pelli vegani a base vegetale che possono essere lavorate in modo tale da somigliare alle pelli esotiche", aveva aggiunto la figlia del famoso cantante Adriano Celentano.

Un punto in comune con questa nuova iniziativa rivolta a Chiara Ferragni, in cui ancora una volta si sottolinea che "oggi non ci sono più scuse per indossare indumenti che contengono pelli animali, data l'ampia offerta che le alternative vegane offrono nel 2023", afferma la PETA.  

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