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Nick Carter è stato accusato di aver stuprato una minorenne autistica

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©Getty

Secondo le accuse il leader dei Backstreet Boys avrebbe aggredito sessualmente Shannon "Shay" Ruth al termine di un concerto del 2001 a Tacoma, Washington, dopo aver offerto alla donna, allora minorenne, una bevanda a base di alcool e succo di mirtillo

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Nick Carter, leader dei Backstreet Boys, è stato accusato di violenza sessuale da Shannon “Shay” Ruth, 39 anni, una donna affetta da autismo e paralisi cerebrale che, secondo la denuncia, nel febbraio del 2001 il cantante avrebbe stuprato e infettato con il papilloma virus dopo un concerto della band a Tacoma, nello Stato di Washington, quando la ragazza aveva solo 17 anni. Ruth e i suoi avvocati hanno illustrato l’azione legale in una conferenza stampa a Los Angeles, trasmessa anche in diretta streaming su Facebook.

LE ACCUSE

Secondo i documenti legali, Carter, che nel 2001 aveva 21 anni, avrebbe incontrato Ruth in un gruppo di fan che chiedevano autografi dopo lo spettacolo. Il cantante avrebbe quindi offerto alla ragazza, che aveva chiesto un succo di mela, una bevanda da lui definita “succo VIP”, un misto di alcool e succo di mirtillo. Successivamente Carter avrebbe condotto Ruth nel bagno del bus del tour e le avrebbe ordinato di praticare sesso orale, istruendola su come procedere dal momento che la ragazza all’epoca era ancora vergine. Secondo le accuse, Carter avrebbe poi portato Ruth a letto nonostante la ragazza “lo avesse pregato di smettere” e le avrebbe detto che quello sarebbe stato il loro “segreto speciale”. Ruth avrebbe poi dichiarato di voler raccontare a qualcuno dell’accaduto, ma Carter avrebbe riempito le sue braccia di lividi e l’avrebbe chiamata “piccola puttana ritardata”, dicendole che nessuno le avrebbe creduto. “Gli ultimi 21 anni sono stati pieni di dolore, confusione, frustrazione, vergogna e autolesionismo che sono un risultato diretto del fatto che Nick Carter mi ha stuprata”, ha dichiarato Ruth alla conferenza stampa. “Anche se sono autistica e vivo con una paralisi cerebrale, credo che nulla mi abbia condizionata di più... di quello che mi ha fatto Nick Carter”.

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LA VERSIONE DI CARTER

Come riportato da Variety Michael Holtz, avvocato di Carter, ha negato le accuse: “Quest’azione su un incidente che è presumibilmente avvenuto più di vent’anni fa non è solo legalmente priva di fondamento, ma anche del tutto falsa”. Inoltre, come riporta il Guardian, anche una fonte vicina a Carter avrebbe dichiarato a TMZ che le accuse sono “categoricamente false” e che “Nick si sta concentrando sulla sua famiglia e sul lutto per la morte del fratello”, il cantante e rapper Aaron Carter morto il mese scorso a 34 anni. In attesa di ulteriori chiarimenti, lo speciale natalizio A Very Backstreet Holiday girato questo mese a Los Angeles e programmato sulla Abc per celebrare le feste con le hit della band, è stato cancellato.

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ACCUSE ANALOGHE DAL PASSATO

Non è la prima volta che Carter viene accusato di violenza sessuale. Nel 2017 Melissa Schuman, membro della band femminile statunitense degli anni Duemila Dream, ha sostenuto in un blog di essere stata stuprata da Carter nel suo appartamento di Santa Monica durante un giorno libero dalle riprese del thriller The Hollow nel 2002. La donna, che ha raccontato di essere rimasta “traumatizzata” dopo l’assalto che inizialmente “volevo bloccare in una scatola nella mia mente e lasciare che i ricordi soffocassero lentamente con il passare del tempo”, ha dichiarato di essersi sentita in dovere di farsi avanti dopo aver assistito al “victim shaming” di una donna ignota che aveva accusato Carter e un amico di averla violentata nel 2006. A causa della prescrizione del reato, Schuman non ha mai intentato un’azione legale. I rappresentanti di Carter hanno dichiarato che la donna “ha fabbricato le accuse contro Nick per una semplice ragione, sperava di estorcergli denaro”. Carter, invece, ha dichiarato: “Sono scioccato e rattristato dalle accuse della signorina Schuman. Melissa non mi ha mai comunicato mentre eravamo insieme o in qualunque momento da allora che tutto ciò che facevamo non era consensuale. Andavamo avanti a registrare una canzone e a esibirci insieme, e io ero sempre rispettoso e solidale con Melissa personalmente e professionalmente. Questa è la prima volta che sento queste accuse, quasi due decenni dopo. È contrario alla mia natura e a tutto ciò che mi sta a cuore causare intenzionalmente a qualcuno malessere o danni”.

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