Cristina D'Avena a Le Iene: "La mia era considerata una musica di serie B" VIDEO

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©IPA/Fotogramma

La cantante è stata protagonista della puntata e si è raccontata in un lungo monologo. “Mentre nessuno scommetteva più su di me, ho capito che chi stava veramente scommettendo su me stessa ero proprio io”

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Cristina D'Avena è stata l'ospite principale della puntata di martedì 29 novembre de Le Iene. La cantante, in studio, ha ripercorso con un monologo i suoi 40 anni di carriera. Tra grandi soddisfazioni ma anche momenti di sconforto.

Cristina D'Avena, le sue parole

“Fin da bambina ho sempre cantato. A 3 anni e mezzo ero a Lo Zecchino d’Oro con Il valzer del moscerino e a 17 anni ho cantato la mia prima sigla Bambino Pinocchio. Doveva essere un esperimento, ma la mia voce piacque” ha raccontato Cristina D'Avena parlando dei suoi inizi. “Con la canzone dei Puffi, che fu un grande successo, è iniziata una favola fatta di concerti, di telefilm, di sigle, Kiss Me Licia, Pollon, Mila & Shiro, Occhi di gatto. Le conoscete tutte, e proprio ora so che avete quelle note in testa” ha detto, guardando in camera. “Io le ho sempre cantate con orgoglio, ma ad un certo punto della mia carriera ho avvertito che molti amici, colleghi, conoscenze del settore consideravano la mia una musica di serie B e sentivo bisbigliare: 'Ah Cristina è quella che canta per i bambini, no, no, no… non può fare di più'. E mentre nessuno scommetteva più su di me, lo ammetto, per un momento mi ha fatto pure male, ma ho capito che chi stava veramente scommettendo su me stessa ero proprio io. Ho cantato le mie canzoni con ancora più forza e convinzione e so di non aver mai tradito il mio pubblico”. L'artista, 58 anni, si è tolta quindi una soddisfazione: “Dopo 40 anni di carriera posso dirlo: ho vinto io perché quelle canzoni per bambini le ho portate nel tempio della grande musica, a Sanremo. Con le loro note ho duettato con 40 stimatissimi colleghi”. Poi ha concluso: “Quando le ascolti si apre una finestra nel passato che tutti teniamo quasi sempre chiusa. Non c’è nulla di cui vergognarsi a ritornare bambini. Ai miei concerti dal palco vedo persone di tutte le età che in quelle parole ritrovano una parte di sé. C’è chi piange, c’è chi ride, ma tutti sono felici di stare lì, circondati da persona che li capiscono e, contemporaneamente anche da un’altra parte, in un tempo antico dove, per un istante, tutto è ancora bellissimo, possibile. Sapete cos’è? È il tempo dell’infanzia. Dove tutto in quell’attimo è quasi magia”. Cristina D'Avena ha partecipato come ospite al Festival di Sanremo del 2016: da lì sono arrivati due album di duetti, Duets, e il 25 novembre è uscito il disco celebrativo 40 – Il sogno continua.

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40 – Il sogno continua contiene, nella versione deluxe, 100 canzoni, 9 duetti inediti e completamente rifatti con artisti di più generazioni del panorama musicale italiano, da Orietta Berti a Myss Keta, da Lorella Cuccarini a Elettra Lamborghini, da Cristiano Malgioglio ad Albe. C'è anche un inedito, L’altro Natale scritto da Niccolò Agliardi e Bungaro, oltre alle incisioni originali delle sigle più amate dal 1982 al 2019, le canzoni dei telefilm che l’hanno vista protagonista negli anni ’80 e ’90 e alcune rarità.

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