Addio a Renato Balestra, dalle sfilate ai premi: la carriera del decano dell'alta moda
Lo stilista era nato nel 1924 a Trieste, ma si era radicato a Roma. A lui va il merito di aver mantenuto viva la tradizione dell'alta sartoria nella Capitale con le sue creazioni iconiche e con quel "blu Balestra" inconfondibile
Lo stilista Renato Balestra è morto il 26 novembre. Nato nel 1924 a Trieste, ma radicatosi a Roma, a lui spetta il merito di aver mantenuto viva la tradizione dell'alta sartoria nella Capitale, anche in decenni in cui la haute couture sembrava essere sparita
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Laureato in ingegneria, Renato Balestra debutta nell'alta moda negli anni Cinquanta: "Avevo disegnato un abito per scommessa con alcuni amici - amava ricordare - e il bozzetto venne spedito a mia insaputa a Milano per un concorso. Quel disegno ebbe un successo incredibile, tanto che venni invitato a collaborare per una collezione di alta moda che avrebbe sfilato a Firenze". Nella foto, lo stilista nel 2017
È morto lo stilista Renato Balestra, aveva 98 anni
Fu così che l'apprendistato di Balestra avvenne nelle più importanti sartorie italiane dell'epoca, tutte a Roma: Veneziani, Sorelle Fontana e Schuberth. E fu nella Capitale che Balestra decise di aprire il suo atelier negli anni Sessanta
Negli anni Novanta, con l’avvento e il successo del pret a porter, Balestra ha continuato tenacemente a sfilare a Roma due volte l'anno, con classiche collezioni kolossal per la quantità di capi, che arrivavano anche a 90/100 outfit. Nella foto, una creazione dello stilista durante una sfilata del 1996
Nel 1997 anche lui fu vittima della "dalmatomania" che esplose a Roma. Nella foto, Balestra in passerella con le sue modelle che indossano abiti ispirati al mantello del dalmata
Balestra negli anni Novanta è stato anche l'ambasciatore dell'alta moda italiana al mondo, con viaggi, presentazioni, mostre, sfilate, in tutti i continenti. Fino a guadagnarsi l'appellativo di “globetrotter” della moda. Nella foto, una sua creazione del 1998
Nella foto, lo stilista lavora a una sua creazione nel 2012
Il suo stile era contrassegnato dall'eleganza classica. Amava così tanto il color fiordaliso ("sta bene a bionde e more", diceva) da eleggerlo suo colore preferito e da inserirlo in ogni sfilata, ribattezzandolo "blu Balestra". Nella foto, conclusione di una sfilata nel 2013
Nella foto, una serie di creazioni di Balestra nel corso degli anni
Nel corso della sua attività Balestra ha ricevuto molti premi e ha disegnato i costumi per varie opere liriche collaborando con il Teatro dell'Opera di Belgrado per i costumi de La Cenerentola di Rossini, con il Teatro Verdi di Trieste dove ha firmato i costumi per Il Cavaliere della Rosa di Strauss, ha disegnato anche i costumi per il musical Cinderella prodotto dalla Broadway-Asia Entertainment con un tour mondiale che ha toccato le maggiori città asiatiche fino ad arrivare in Usa. Nella foto, lo stilista nel 2018
Nella primavera del 2011 ha inaugurato la mostra "Fashion is culture", nell'Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles, dove il percorso tracciava le tappe fondamentali della sua carriera attraverso 150 disegni e bozzetti
Nel maggio 2019 è stata la volta della mostra antologica nella Certosa Museo di San Martino a Napoli, con oltre 250 tra abiti e bozzetti (in foto, l'inaugurazione)
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