Arena di Verona, torna la Turandot di Franco Zeffirelli con Anna Netrebko e Yusif Eyvazov
SpettacoloUltimo debutto operistico del 99° Opera Festival. Il capolavoro di Puccini in scena con uno degli allestimenti più amati ideato nel 2010. Il cast è composto da grandi voci internazionali, a partire dalla diva della lirica Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, coppia d’arte e nella vita. I costumi sono del premio Oscar Emi Wada, i movimenti coreografici sono curati da Maria Grazia Garofoli e il lighting design è di Paolo Mazzon. La prima rappresentazione sarà giovedì 4 agosto
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Per il 99° Arena di Verona Opera Festival 2022, Turandot torna con uno degli allestimenti più apprezzati dal pubblico dell’Arena di Verona. La prima rappresentazione sarà giovedì 4 agosto alle ore 20.45, le repliche, invece, saranno il 7, 10, 13, 19, 26 agosto e l'ultima il 2 settembre sempre alle ore 20.45. La regia e le scene portano la firma di Franco Zeffirelli nella produzione fiabesca, ideata nel 2010 e da allora portata in scena con successo nel 2012, 2014, 2016 e 2018. I costumi sono del premio Oscar Emi Wada, i movimenti coreografici sono curati da Maria Grazia Garofoli e il lighting design è di Paolo Mazzon. Per le sette recite si alterneranno sul podio areniano le bacchette di Marco Armiliato (4, 7, 10/8) e Francesco Ivan Ciampa (13, 19/8 – 2/9) , con l’unica data imperdibile del 26 agosto affidata a Plácido Domingo.
il cast di turandot
Il cast è composto da grandi voci internazionali, a partire da Anna Netrebko e Yusif Eyvazov come Turandot e Calaf per le prime tre date, che si alterneranno per le repliche ad Oksana Dyka (13, 19, 26/8 – 2/9), Murat Karahan (19/8) e Yonghoon Lee (26/8 – 2/9). Nei panni della dolce ancella Liù vedremo Maria Teresa Leva (4, 7/8) e Ruth Iniesta (10, 13, 19, 26/8 – 2/9); accanto a loro, l’anziano padre Timur sarà interpretato da Ferruccio Furlanetto (4, 7/8) e Riccardo Fassi (10, 13, 19, 26/8 – 2/9), con le tre maschere di Gëzim Myshketa (4, 7, 10, 13, 19/8) e Biagio Pizzuti (26/8 – 2/9) come Ping, Pong di Matteo Mezzaro e Pang di Riccardo Rados. Completano il cast l’Imperatore Altoum di Carlo Bosi (4, 7, 10, 13, 19/8) e Chris Merritt (26/8 – 2/9), il Mandarino di Youngjun Park e il Principe di Persia di Carlo Bosi (4, 7, 10, 13, 19/8). Protagonisti anche il Coro preparato da Ulisse Trabacchin, l’Orchestra, il Ballo coordinato da Gaetano Petrosino, con le voci bianche A.d’A.Mus. di Marco Tonini.
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il grande ritorno di Anna Netrebko e Yusif Eyvazov
Attesissimo il ritorno all'Arena dalla coppia d’arte e di vita formata da Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, già impegnati nel Festival 2022 nei ruoli dei protagonisti dell’Aida verdiana. Proprio in quell'occasione, poco più di dieci giorni fa, la diva assoluta della lirica era stata coinvolta nelle polemiche per il blackface, usanza teatrale di dipingere di nero attori bianchi. Anna Netrebko era da poco tornata ad esibirsi (a maggio alla Scala), dopo un periodo di stop da lei stessa deciso in seguito ad un'altra scia di polemiche che l'aveva coinvolta subito dopo l'inizio della guerra in Ucraina per la sua presunta vicinanza a Vladimir Putin.
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la storia di turandot
Turandot è l’ultimo dramma lirico di Puccini, ispirato all’omonima fiaba teatrale settecentesca di Carlo Gozzi. Andò in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 25 aprile 1926, diretta da Arturo Toscanini, che scelse di concludere l’opera proprio con la morte della fragile Liù, punto esatto in cui si era interrotto il lavoro dell’autore, spentosi un anno e mezzo prima. Gli appunti pucciniani per il finale furono affidati ad un altro compositore, Franco Alfano, a cui dobbiamo la conclusione con cui Turandot è tradizionalmente eseguita.
Il capolavoro pucciniano approda in Arena nel 1928 a soli due anni dalla prima assoluta e nonostante sia il titolo più recente del compositore lucchese, è anche il primo ad essere rappresentato sul palcoscenico veronese, collezionando ad oggi un totale di 150 rappresentazioni che lo collocano al quarto posto tra le opere più eseguite in Arena, superato in cifre solo da Aida, Carmen e Nabucco.
Il libretto dei veronesi Giuseppe Adami e Renato Simoni colloca l’azione “al tempo delle favole”, in una Pechino antica e atemporale, che viene sfarzosamente ricreata da Franco Zeffirelli per questo allestimento areniano ideato nel 2010. Lo spettacolo kolossal e cinematografico si inserisce perfettamente quindi nella gloriosa tradizione areniana, coniugando in modo esperto il colpo d’occhio dato dalle scene di massa e la cura del dettaglio.