Pulp Fiction, Quentin Tarantino mette all’asta gli NFT di sette scene mai viste

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©Getty

I token non fungibili di sette scene inedite del cult movie per eccellenza, quello del mitico regista statunitense, sono stati messi all'incanto sul marketplace specializzato OpenSea. Ciascuno è caratterizzato da un contenuto “segreto”, tra cui alcuni commenti di Tarantino e i primi script della pellicola, scritti a mano libera dall’autore stesso. In vendita fino al 10 novembre, hanno prezzi di partenza che vanno dai 5 ai 10 Ethereum, ossia 22.400 e 44.800 dollari circa

Anche Quentin Tarantino cede al fascino indiscreto del mercato degli NFT. E, più che al fascino, ai più zeri di guadagno.

Benché in termini di Ethereum non si possa davvero parlare di più zeri (dato che 1 Ethereum è pari a 3,744.61 dollari, quindi fate un po’ i calcoli...), le sette scene mai viste di Pulp Fiction che il regista statunitense ha appena messo all’asta gli frutteranno dollari chiaramente, e quelli sì che saranno a più zeri. Le scene inedite del suo cult movie sono attualmente (e fino al 10 novembre) all’incanto su OpenSea, marketplace specializzato in token non fungibili, con prezzi di partenza che vanno dai 5 ai 10 Ethereum, ossia 22.400 e 44.800 dollari circa.

Con la valuta degli Ethereum, non si parla come al solito di più zeri dei cerchi olimpici.

Sette scene inedite del cult movie dell’ex enfant prodige (ex perché non più enfant, non certo perché abbia smesso di essere prodige), ecco cosa fa gola ai collezionisti cinefili e “tokennonfungibilefili”, passateci il neologismo.

Ciascuno degli NFT venduti da Tarantino è caratterizzato da un contenuto “segreto” che rende il tutto ancora più ghiotto: chi potrà impossessarsene acquisterà con i token non fungibili anche chicche notevoli, tra cui alcuni commenti del regista e i primi script della pellicola, scritti a mano libera dall’autore stesso.

A rivelarlo è stato il diretto interessato: “Sono soddisfatto di presentare queste scene esclusive di Pulp Fiction ai fan”, ha affermato Quentin Tarantino, i cui token sono realizzati dal blockchain Secret Network (e infatti dobbiamo a Secret Network la diffusione di questa bella notizia, bellissima per il folto seguito dell’autore de Le iene, i due volumi di Kill Bill, Jackie Brown, C’era una volta a Hollywood eccetera. Primo tra tutti, comunque, proprio Pulp Fiction).

Un pacchetto di acquisto molto particolare

La particolarità del pacchetto di acquisto offerto da Secret Network? Un controllo totale e diretto dell'accesso ai contenuti. Inoltre è garantita la gestione privata dei dati collegati al prodotto acquistato all'asta, l’NFT appunto.

Ricordiamo che l’NFT, il non-fungible token, è una sorta di certificato “di proprietà” dell'opera digitale. Mettiamo tra virgolette “di proprietà” perché è molto importante non confondere la proprietà dell'acquisto di un NFT di un'opera con il copyright dell’opera stessa, come vedremo (se volete) nel dettaglio nei prossimi paragrafi.


La novità di questo pacchetto di acquisto fornito da Secret Network è quella per cui chi si aggiudica l'asta può scegliere se mantenere o meno riservato il proprio acquisto.

Riservato sarà anche il contenuto, nel senso che si potrà decidere se mantenere il riserbo sui dettagli di queste scene inedite di Pulp Fiction oppure se condividerli con tot persone, scegliendo a chi concedere l'onore di conoscere cosa nei primi piani di Tarantino (primi piani non di cinepresa ma proprio progetti primordiali) sarebbe dovuto finire nel calderone diegetico.

Però c'è da dire che... basta andare sulla pagina personale di Quentin Tarantino sul marketplace OpenSea e ci si potrà già godere già un bell'assaggio. Vi segnaliamo qui il link a cui vedere e, perché no, a cui acquistare gli NFT delle scene tagliate del capolavoro del maestro del pulp.
Infine non si esclude l'ipotesi della rivendita degli NFT di Pulp Fiction, quindi per chi non è cinefilo all'ultimo stadio può anche essere una forma di investimento.

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I cult di Tarantino in versione 8 bit. VIDEO

Pulp Fiction, quando dire “film cult” è poco

Se qualcuno dovesse chiedervi un esempio di quella "categoria filmica" che va sotto l'etichetta di cult movie, scommettiamo che a molti verrebbe in mente subito proprio il titolo di Pulp Fiction. E come dargli torto?

 

Pulp Fiction è un film del 1994 scritto e diretto da Quentin Tarantino e interpretato da John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman e Bruce Willis, tra gli altri.
Il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti dal regista stesso, anche se il soggetto appartiene in parte pure all’amico e collaboratore, Roger Avary: il film incorpora scene che lui aveva scritto in origine per un altro film cult, ossia Una vita al massimo (titolo originale: True Romance, del 1993, diretto da Tony Scott e scritto da Quentin Tarantino).

La peculiarità di Pulp Fiction (diciamo una delle tante, ecco) è quella di presentare la trama non rispettando l'ordine cronologico della concatenazione degli eventi, macché.

Secondo quanto Peter Biskind riporta nel suo libro intitolato “Down and Dirty Pictures: Miramax, Sundance, and the Rise of Independent Film”, la casa di produzione TriStar Pictures rifiutò la sceneggiatura poiché la giudico troppo fuori dagli schemi. Troppo fuori di testa insomma, parole loro.


In seguito, il co-presidente della Miramax - l’ormai tristemente celebre Harvey Weinstein, tristemente perché coinvolto nei noti scandali sessuali targati Hollywood- ne rimase così affascinato da rendere Pulp Fiction il primissimo film che la Miramax finanziò interamente. Ci vide lungo: quella infatti è stata la prima pellicola marcata Miramax che diventò un blockbuster.

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Pulp Fiction, il film cult di Tarantino

Un film "asso piglia tutto" di riconoscimenti

Il film rilanciò la carriera di John Travolta e consacrò quella di Uma Thurman, entrambi candidati all'Oscar nel 1995 rispettivamente per miglior attore protagonista e miglior attrice non protagonista. Anche Samuel L. Jackson ricevette la candidatura come miglior attore non protagonista.


Tarantino e Roger Avary ottennero la statuetta degli Academy per la miglior sceneggiatura originale, l’unico Oscar vinto da Pulp Fiction su ben 7 nomination, tra cui quelle a miglior film, miglior regista e miglior montaggio (oltre a quelle per i migliori attore e attrice protagonisti e per il miglior attore non protagonista, citate prima).

Come ben sappiamo, Pulp Fiction si è anche aggiudicato la Palma d'oro al festival di Cannes del 1994

Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito nella classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, facendolo salire un decennio più tardi al 94º posto.

La trama? Quella no, non ve la raccontiamo. Un po’ perché, per citare (forse) la suddetta casa di produzione cinematografica che rifiutò la sceneggiatura, è fuori di testa. Ma soprattutto perché non ha certo bisogno di presentazioni. E se invece dovesse averne bisogno, è il caso che colmiate immediatamente la lacuna guardando il prima possibile Pulp Fiction.

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Pulp Fiction, le curiosità sul film

NFT, cosa sono

Gli NFT, acronimo che sta per non-fungible token, sono oggetti virtuali non divisibili che possono avere solamente un rapporto univoco con l'opera a cui si riferiscono. I Si tratta di gettoni unici che rappresentano una proprietà digitale su blockchain, quindi indicano dei beni non replicabili e non sostituibile in quanto possiedono una specifica individualità.

 

Per capire la differenza tra non fungibile e fungibile, basti pensare  che il bene fungibile per eccellenza è il denaro: una banconota di una certa valuta e di un determinato valore si potrà sempre sostituire un’altra banconota della stessa valuta e della stessa quantità (sempre che la banconotra sia autentica e integra, chiaramente).  

 

Accade diversamente con un “Non-Fungible Token”, che indica una marca digitale dotata di certificato di autenticità e unicità. Questo certificato è rilasciato grazie alla tecnologia blockchain.

Grazie alla blockchain, ogni NFT si rivela un pezzo unico e perciò non è fungibile.O meglio: non è intercambiabile reciprocamente.

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NFT, la proprietà delle opere non è associata al copyright


Il non-fungible token è una prova inconfutabile della transazione avvenuta tuttavia il bene di scambio (l'opera) dipende dall'opera stessa e dall'artista che l'ha creata.

 

Che sia chiaro che la proprietà non è associata al copyright, nel senso che chi acquista un NFT possiede sì l'opera però non possiede il diritto di riprodurla o di rivenderne i diritti per uso commerciale (anche nel caso di questi NFT di Pulp Fiction, è contemplata la possibilità di rivenderli ma non chiaramente di rivenderne i diritti per uso commerciale. Quelli continuano ad appartenere a chi li detiene, quindi a Tarantino stesso assieme a Miramax Films, A Band Apart e Jersey Films, ossia le case di produzione). 


 

Di seguito trovate il tweet con cui Secret Network ha annunciato l'asta degli NFT di sette scene inedite di Pulp Fiction:

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