Frank Miller ha venduto un NFT di Sin City a 840.000 dollari. Ecco l'opera all'asta

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il fumettista, sceneggiatore e regista statunitense ha messo all’incanto un NFT legato a Sin City, battuto a una cifra record. Si tratta del prezzo più alto pagato per acquistare un NFT legato a un fumetto. Il titolo del token non fungibile  è “I Love You, Nancy Callahan”. “Una cosa che non puoi ottenere facendo fumetti è la tridimensionalità, ed è un qualcosa a cui  aspiri quando disegni. Vedere un’immagine che si muove così come accade in questo NFT è davvero fantastico”, ha dichiarato Miller

Frank Miller ha venduto un NFT legato a “Sin City” alla cifra record di 840.000 dollari. Si tratta del prezzo più alto che mai è stato pagato per acquistare un token non fungibile legato a un fumetto.

Il titolo di questo NFT che il mitico fumettista, sceneggiatore e regista statunitense ha messo all’asta è “I Love You, Nancy Callahan”. Alla fine di questo articolo vi mostriamo l'immagine che è stata venduta.

“Sono contento che i miei fan siano entrati a far parte di questo nuovo mondo. Una cosa che non puoi ottenere facendo fumetti è la tridimensionalità, ed è un qualcosa a cui  aspiri quando disegni. E vedere un’immagine che si muove così come accade nell’NFT di ‘I Love You, Nancy Callahan’ è davvero fantastico”, ha dichiarato Frank Miller dopo aver appreso il risultato dell'incanto.

L’immagine in movimento in questione è tratta dalla storia contenuta nel quarto volume di Sin City, quello dal titolo “Volume 4: That Yellow Bastard”.
Il popolare fumetto è stato adattato nel film del 2005 in cui a interpretare Nancy Callahan c’era l’attrice Jessica Alba.

Sin City

Sin City è una serie di storie a fumetti di genere noir firmate Frank Miller. La fortunata serie è stata pubblicata negli Stati Uniti d'America dalla Dark Horse.

 

Tutte le storie hanno come scenario Basin City, città nota anche con il nome di quel Sin City messo a titolo.
Nonostante ogni storia risulti indipendente, sono presenti personaggi ricorrenti e intrecci tra le tante trame raccontate.
Dalle storie della serie di fumetti sono stati tratti due adattamenti cinematografici: “Sin City” (2005) e “Sin City - Una donna per cui uccidere” (2013).

 

La serie di fumetti di Frank Miller è un vero e proprio cult. È raccolta in seguito in volumi antologici e ha ricevuto svariati riconoscimenti, ad esempio i prestigiosi Eisner Award e Harvey Award.

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I film

Il film più famoso tratto dalla serie di fumetti è quello del 2005 (non che il secondo non lo sia, ve ne parliamo alla fine di questo paragrafo), scritto e diretto da Robert Rodriguez, Frank Miller e Quentin Tarantino (special guest director in una parte dell'episodio Un'abbuffata di morte).

 

La pellicola “Sin City” è tripartita: racconta tre storie dell'opera originale di Miller, rispettivamente Un duro addio, Quel bastardo giallo e Un'abbuffata di morte.

All'inizio e alla fine del film ci sono anche citazioni a quella parte che nel fumetto corrisponde a Il cliente ha sempre ragione. Proprio in questo film, nella parte intitolata Quel bastardo giallo, si trova il personaggio di Nancy Callahan, la bellissima protagonista del non-fungible token dei record battuto all’asta per 840.000 dollari. 

 

Il secondo film tratto dal fumetto è “Sin City - Una donna per cui uccidere” (Sin City: A Dame to Kill For), diretto nel 2014 da Frank Miller e Robert Rodriguez.

 

Si tratta dell’adattamento cinematografico della graphic novel Una donna per cui uccidere e del racconto Un sabato notte come tanti di Frank Miller. È il sequel/prequel del film del 2005 e stavolta presenta una struttura non più tripartita bensì quadripartita.

Dei quattro episodi presenti nella pellicola, due (Quella lunga, brutta notte e La grossa sconfitta), sono stati appositamente scritti per il film, senza essere stati tratti da nessuno dei fumetti di Sin City.

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NFT, cosa sono

Ormai è sulla bocca di tutti: NFT è l’acronimo che sta per non-fungible token.

Si tratta di oggetti virtuali non divisibili che possono avere solamente un rapporto univoco con l'opera a cui si riferiscono.
Il non-fungible token è una prova inconfutabile della transazione avvenuta, tuttavia il bene di scambio (l'opera) dipende dall'opera stessa e dall'artista che l'ha creata.
Per esempio alcuni criptoartisti (gli esponenti della cosiddetta cryptoart, termine con cui si identificano due cose diverse: l'arte che ha per tema il mondo delle criptovalute e l’arte crittografica. Quest'ultima è quella che genera opere digitali oppure digitalizzate che vengono pubblicate su una blockchain) fanno uscire una limited edition di copie di un'opera e decidono di vendere un NFT per ciascuna delle copie.

 

Tuttavia la proprietà di un NFT non è associata al copyright, nel senso che lo acquista possiede sì l'opera però non detiene il diritto di riprodurla o di rivenderne i diritti per uso commerciale.
Tutti questi sono aspetti legali, giuridici e finanziari che ancora non hanno una definizione precisa, trattandosi di un campo nuovo ancora poco esplorato (sia a livello artistico sia a livello legale). Ciascuno Stato è al lavoro per studiare nuove normative che possano regolamentare l'uso e lo scambio di queste opere.

 

Di certo per Frank Miller si tratta di un bel "colpo": la sua opera appena battuta per la cifra esorbitante di 840.000 dollari è un record assoluto.
 
Ecco l’immagine di ciò che è stata venduto da Miller, l’NFT di Sin City intitolato “I Love You, Nancy Callahan”.

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