Filarmonica della Scala, 40 anni di storia celebrati con una stagione piena di novità
SpettacoloEra il 1982 quando Claudio Abbado battezzò la nascita dell’orchestra che oggi taglia un traguardo importante con un programma versatile che apre al contemporaneo. Si parte il 24 gennaio con un concerto inaugurale diretto da Riccardo Chailly. Sul podio a febbraio anche Zubin Mehta con Daniel Barenboim al pianoforte. Tra gli appuntamenti una serata con John Williams, il pluripremiato compositore statunitense che dirigerà alcune delle sue più celebri partiture da film
"Se lo hanno fatto i Wiener, perché non dovreste farcela anche voi?". Così, nel 1981 Claudio Abbado invitava i musicisti a creare la Filarmonica della Scala durante una cena nella prima tournée a Tokyo. A dare vita a una formazione che desse ai suoi musicisti una propria autonomia e responsabilità artistica e organizzativa. Perché “un’orchestra d’opera per crescere ha bisogno di una sua parte sinfonica”.
Ricordando quel momento e le parole di Abbado il direttore artistico Etienne Reymond ha presentato la stagione dei concerti del 2022 che celebra il 40esimo anniversario della Filarmonica. Una stagione celebrativa e di festa all’insegna della versatilità e della novità che si aprirà la sera del 24 gennaio 2022 con un concerto diretto da Riccardo Chailly, che dal 2015 è il direttore principale della Filarmonica.
Quella sera di 40 anni fa…
La storia della Filarmonica iniziò il 25 gennaio del 1982, quando Claudio Abbado salì per la prima volta sul podio della nuova formazione sinfonica con la Terza Sinfonia di Mahler. Su un palco c’era anche un giovane Riccardo Chailly. “Avevo seguito anche le prove. Si capiva che non era un semplice concerto ma un gesto emblematico e audace” ricorda. Tra i musicisti c’era Marcello Sirotti, all’epoca un giovane violoncellista.
"Eravamo tutti eccitati per la nascita di questa novità. Non si sapeva ancora molto, ma si capiva che era qualcosa di importante, una sorta di transatlantico musicale, sul quale tutti sgomitavamo energicamente per salire" ricorda Sirotti in conferenza stampa. "Se la Filarmonica è quello che è adesso - aggiunge - è anche un po' grazie a quei ragazzi dell’82 che scattarono rispondendo alla chiamata alle armi, indossando il frac e dando vita a questa avventura".
Il concerto inaugurale diretto da Chailly
Così, come nel 1982, la stagione inizierà a gennaio con il concerto inaugurale diretto da Riccardo Chailly. Ad aprirla, la sera del 24, una ouverture commissionata a Giorgio Battistelli. A seguire “L'uccello di fuoco" di Stravinskij (suite del 1945) e la Sinfonia n.5 in mi minore op.64 di Ciaikovskij. "E' una stagione che vuole dare maggiore attenzione alla musica contemporanea e partiamo con i giovani autori italiani, come Battistelli, ma vogliamo anche alternare questa musica contemporanea con il grande repertorio musicale" sottolinea Chailly. Tutti i concerti del 2022 conterranno nuove commissioni, proprio per celebrare il quarantesimo: dopo Battistelli sarà la volta di Carlo Boccadoro, Ivan Fedele, Nicola Campogrande sono i primi ad avere accettato. Altri verranno annunciati prossimamente.
La nuova stagione
La nuova stagione vedrà sul podio i direttori “di famiglia” della Filarmonica: da Zubin Mehta con Daniel Barenboim al pianoforte, a Valery Gergiev. E ancora Myung-Whun Chung, Fabio Luisi, Gianandrea Noseda, Andris Nelsons alla guida dell’orchestra del Gewandhaus di Lipsia, ospite della stagione, e nuove presenze come quelle del giovane Lahav Shani e di Thomas Adès, in veste di direttore e compositore. Tra i solisti, oltre a Mao Fujita, si potranno ascoltare il pianista Nikolai Demidenko, il violoncellista Pablo Ferrandez e lo stesso Lahav Shani al pianoforte.
Fuori abbonamento è invece il concerto straordinario che a giugno porterà al Piermarini, il compositore John Williams, 90 anni, per dirigere alcune delle sue più celebri partiture da film. "Questa scelta dimostra quanto duttile è il nostro spirito per arrivare ad altri settori e provare nuove emozioni" interviene Chailly. Williams è tra i compositori statunitensi più conosciuti e vanta una lista cospicua di riconoscimenti tra i quali cinque Oscar, numerosi dischi d'oro e di platino, due vittorie agli Emmy, tre ai Golden Globe e venticinque Grammy. Autore di partiture iconiche divenute celebri grazie a titoli quali Star Wars, Harry Potter, Indiana Jones e Jurassic Park Williams è senza dubbio uno dei compositori per il cinema più rispettati.