Britney Spears libera, il padre Jamie non è più il suo tutore legale

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Un giudice della Superior Court di Los Angeles ha liberato la cantante dalla tutela del padre e ha nominato un revisore dei conti come controllore temporaneo dei suoi beni, stimati in 60 milioni di dollari. Il 12 novembre una nuova udienza per discutere della revoca totale della custodia legale. L’avvocato della star ha definito Jamie Spears "un uomo crudele, tossico e violento"

Dopo 13 anni, testimonianze dolorose e la nascita di un intero movimento che ha protestato per lei, Britney Spears non è più sotto la tutela legale del padre Jamie. Al termine di una attesissima udienza alla Superior Court di Los Angeles, la giudice Brenda Penny ha deciso la sospensione immediata di Jamie Spears dal ruolo di tutore, esattamente come richiesto dall'avvocato della popstar Matthew Rosengart. Un primo passo verso la libertà per la cantante, ovvero la revoca totale della custodia legale che sarà discussa in una nuova udienza il 12 novembre. Rosengart ha detto che Britney Spears vuole "una transizione ordinata e l'opportunità di mettere in piedi un piano per chiudere con la custodianship nei prossimi 30-45 giorni". Una seconda udienza è stata fissata per il 13 dicembre quando la giudice Penny affronterà questioni finanziarie e altre richieste delle parti.

Nominato un revisore dei conti come controllore temporaneo

Nell'udienza, a cui la popstar non ha partecipato personalmente, il giudice Penny ha detto che l'attuale situazione è "insostenibile" e ha liberato Britney Spears dalla tutela del padre, che dal 2008 ha controllato i 60 milioni di dollari della sua fortuna finanziaria. Negli ultimi mesi la cantante si era rifiutata di tornare sul palcoscenico: non avrebbe più cantato - aveva detto - fintanto che il padre fosse rimasto a esercitare il suo ruolo di tutore. Al posto di Jamie Spears, Penny ha nominato il revisore dei conti John Zabel come controllore temporaneo dei beni di Britney.

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Il legale: “Jamie Spears un uomo crudele, tossico e violento"

Il padre di Britney Spears aveva chiesto la revoca complessiva dell'istituto della custodianship, ma Rosengart si era opposto, affermando che in questo modo il padre non avrebbe dovuto rispondere di tutti gli abusi che ha fatto subire alla figlia "non solo negli ultimi 13 anni, ma fin da quando era bambina". L'avvocato non ha moderato i termini: ha definito Jamie "un uomo crudele, tossico e violento". Britney "lo vuole fuori dalla sua vita oggi stesso e merita di svegliarsi domani sapendo che suo padre non è più il suo tutore”. Al settimo cielo il "popolo di Britney": i fan del movimento #FreeBritney erano tornati oggi in piazza da Londra a Los Angeles per chiedere ancora una volta la liberazione della popstar.

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