Sponz Fest 2021, programma e ospiti del Festival ideato da Capossela
SpettacoloSaranno le aree interne, le terre dell’osso, le protagoniste di “Sponz All'Osso - Per un manifesto delle aree interne”, la nona edizione del Fest ideato e diretto da Vinicio Capossela, dal 25 al 29 agosto a Calitri e in Alta Irpinia. Gli appuntamenti
Programmato e sostenuto dalla Regione Campania attraverso Scabec – Società Campana Beni Culturali, lo Sponz Fest è prodotto dall’Associazione Sponziamoci, La Cupa e International Music and Arts (IMARTS) e ha ottenuto la prestigiosa certificazione ECOEVENTS avallata da Legambiente. Dopo un’edizione 2020 dedicata all’acqua come elemento di purificazione e rigenerazione, realizzata lungo il corso dei fiumi Ofanto e Sele, lo Sponz 2021 propone una riflessione sulle cosiddette terre dell’osso. Dichiara il direttore artistico Vinicio Capossela. Sarà un’edizione inserita in un più ampio dibattito per ripensare le aree interne in una visione verticale della geografia, che non distingue tra nord e sud ma tra spina dorsale e aree urbanizzate. Questa nona edizione è concepita come un campo base, un laboratorio a cielo aperto in cui fare confluire le esperienze e il pensiero. Il campo è allestito sopra al paese di Calitri, in località Gagliano, di fronte alla pietra su cui poggia il paese di Cairano.
Cinque giorni di concerti, spettacoli e incontri
Con grandi ospiti nazionali e internazionali. E poi le lezioni della Libera Università per Ripetenti con i suoi corsi per l’ossatura di un manifesto delle aree interne, i momenti di approfondimenti con i Pensa Menti, i laboratori creativi, i tavoli di lavoro per la creazione di un Manifesto delle Aree Interne, le “Visitazioni: itinerari nella terra dell’Osso” organizzate da Campania Artecard per riscoprire alcune delle aree più belle dell’Alta Irpinia e tanto altro. Nel pieno rispetto delle norme di prevenzione al contagio a livello nazionale e regionale, gli eventi si svolgeranno in apposite aree progettate per la capienza utile a garantire il corretto distanziamento sociale. L’accesso agli eventi è possibile solo previa prenotazione o prevendita su www.postoriservato.it e con Green Pass.
Dal 2013 in Alta Irpinia, uno di quei luoghi interni che Manlio Rossi Doria definì “terre dell’osso” in contraltare alla polpa delle coste e delle pianure urbanizzate, si è tenuta una esperienza che ha cercato di fare del vuoto una risorsa. Continua Capossela. La storia di Sponz Fest è quella di una comunità non geograficamente localizzata che ha cercato di farsi laboratorio di un’idea del mondo più vicina a quella che si vorrebbe. Non esattamente un festival, più invece una festa intesa come sovvertimento dell’ordine, interruzione del tempo dell’utile, il cui basso continuo fosse il paesaggio fisico e umano, e il cui motore fosse “l’arte dell’incontro”.
La salvaguardia e la rigenerazione dei paesi delle aree interne, sempre più necessaria anche in relazione alla crisi del modello urbano e a un riequilibrio dell’insediamento e dei modelli di vita, sono il tema prevalente di questa edizione. Prosegue il direttore artistico. Attraverso politiche mirate e l’utilizzo delle nuove tecnologie è possibile creare le condizioni affinché le persone abbiano l’opportunità di scegliere di rimanere, di ritornare o anche di arrivare per la prima volta in un territorio che solitamente è visto come un luogo da cui partire. In Alta Irpinia è stato l’anniversario del terremoto dell’80. Vorremmo partire da quelle macerie e dall’idea di territorio che stava dietro alla ricostruzione per immaginare i prossimi anni, il futuro delle aree appenniniche ai tempi della pandemia, dell’auspicato new green deal, dei cambiamenti nelle aspettative di qualità della vita. Questo vale per l’Alta Irpinia ma allo stesso modo per molte delle terre interne, cui lo sviluppo economico ha in gran parte riservato lo stesso destino: spopolamento, perdita dei servizi, saccheggio energetico e il diventare luogo di smaltimento di scorie e rifiuti prodotti altrove. Ecco anche perché quest’anno per la prima volta lo Sponz Fest ha allargato i suoi confini uscendo dalla Campania per una speciale anteprima in Emilia, con una “Costola Reggiana” del festival a inizio luglio.
gli ospiti
Tra gli ospiti confermati di Sponz All’Osso (il programma è ancora soggetto a cambiamenti), oltre a Vinicio Capossela, ci sono il leggendario chitarrista Marc Ribot, il grande eretico della musica italiana Iosonouncane, la regista Alice Rohrwacher, lo scompaginatore artistico Jacopo Leone e le sperimentazioni sonore di Matt Elliott e Daniel Blumberg, la cantante spagnola Martirio e Raul Rodriguez, la leggenda del punk italiano Dome La Muerte, lo scrittore Giuseppe Catozzella, l‘accademico e critico musicale Alessandro Portelli, lo storico Carlo Ginzburg, la giornalista Annalisa Camilli, il monaco e saggista Enzo Bianchi, le scrittrici Donatella Di Pietrantonio e Licia Giaquinto, il giornalista e scrittore Generoso Picone e molti altri.
A inaugurare la prima serata della nona edizione mercoledì 25 agosto, dal titolo Dissotterrare l’osso, sarà uno degli artisti italiani più interessanti e originali in circolazione: Iosonouncane, che arriva a Calitri con il suo IRA tour. A sei anni di distanza dal disco Die, Jacopo Incani è tornato con un album meraviglioso, IRA, in cui si intrecciano elettronica, psichedelia, echi del Maghreb e reminiscenze jazz, consacrandolo uno dei più coraggiosi e innovativi interpreti della scena indipendente nazionale. Prima di lui il live “Sine pulpa” dei Friestk, quaterna rurale di corde e pellami che già dal nome esprime un’appartenenza a quelle terre dell’osso che l’ha generata.
La mattinata invece si apre alle 10.30 in località Gagliano, nel comune di Calitri, con la prima lezione della Libera Università per Ripetenti, evento inaugurale del Fest: Il territorio, un amico fragile. L’Irpinia e le aree interne: una via d’uscita dal terremoto infinito, con la sismologa storica Emanuela Guidoboni, il giornalista e scrittore Generoso Picone e Marco Scolastici. L’incontro sarà preceduto dal saluto di benvenuto dei sindaci dell’alta Irpinia, del Direttore artistico Vinicio Capossela e del Presidente di Scabec Antonio Bottiglieri.
Nel pomeriggio, alle 17, prendono il via le “Visitazioni: itinerari nella terra dell’Osso” di Campania Artecard, il pass turistico della regione che mette in connessione oltre 80 luoghi di cultura campani. Il progetto, realizzato per Sponz Fest, prevede una serie di passeggiate, visite guidate ed escursioni orientate a promuovere un turismo lento ed esperienziale, che vuole far conoscere e scoprire alcune delle aree più belle dell’Alta Irpinia. Il primo dei sei itinerari in programma sarà ad Andretta. Per info e prenotazioni: campaniartecard.it.
Alle 18 si torna in località Gagliano per il primo appuntamento dei Pensa Menti, momenti di approfondimento e di incontro con numerosi ospiti del mondo di scienza, arte e cultura dedicati ai temi dell’osso: “Prendersi cura delle aree interne. Per riabitare l’Italia”, realizzato in collaborazione con Donzelli editore e Riabitare l’Italia e nel quale interverranno la professoressa alla guida della Zes Calabria Rosanna Nisticò, l’economista Domenico Cersosimo e l’antropologo Vito Teti.
A seguire, lo scrittore Giuseppe Catozzella sarà protagonista dell’incontro Ciccilla, il sogno di un'Italia giusta. La storia dell'unica capo brigantessa, da Dumas a 'Italiana', il suo ultimo romanzo che va alla radice della questione meridionale e del controverso fenomeno di resistenza che è stato il brigantaggio nella vicina Basilicata.
Giovedì 26 agosto il programma della notte è affidato a Jacopo Leone, eclettico artista che si definisce disillusionista e descrittore, che mette insieme un duo straordinario per dare suono alle ossa dei fantasmi in Efestiade night: Matt Elliott, multiforme musicista inglese, cantautore folk malinconico e a tratti oscuro, delicato ma intenso (ma anche la mente dietro al progetto elettronico Third Eye Foundation); e il musicista e visual artist londinese Daniel Blumberg, esploratore delle intersezioni tra cantautorato e improvvisazione e sempre alla ricerca di nuovi territori sonori.
A precederli alle 18 il giornalista Valerio Corzani con lo spettacolo Le galline pensierose, tratto dall’omonimo libro di Luigi Malerba, capolavoro in geniale equilibrio tra umorismo e non sense, dove le galline sono protagoniste di surreali avventure del pensiero. Corzani riprende una corposa selezione delle storie di Malerba e le offre al pubblico intercalandole agli interventi musicali dell’ensemble La Lusignuola, trio specializzato nel repertorio barocco, colonna sonora ideale per il testo grazie alla fantasia e alle bizzarrie dei compositori dell'epoca. Alle 20 invece nuovo appuntamento con i Pensa Menti con la regista Alice Rohrwacher in un incontro su Omelia contadina, che verrà poi proiettato. Un' azione cinematografica da lei creata insieme all’artista francese JR con gli abitanti dell’altopiano dell’Alfina in cui una comunità contadina si riunisce su un altopiano al confine tra tre regioni per celebrare il funerale dell’agricoltura contadina. Un’azione cinematografica per scongiurare la scomparsa di una cultura millenaria.
A questa proiezione seguirà anche quella di Trenodia, docufilm progetto di Giulio Boato e Lorenzo Danesin che racconta la performance d’arte pubblica itinerante realizzata nel 2019 da Mariangela e Vinicio Capossela per Matera Capitale Europea della Cultura 2019, che ha ripreso l’antichissima pratica del trenodia (pianto rituale) estendendola al concetto più ampio di “morte culturale” e dando vita a dieci giorni di processioni tra paesaggi senza tempo, dalla costa calabrese ai Sassi di Matera.