Will Smith e la pancia rilassata, esempio di “Fat acceptance”?

Spettacolo

Lara Lago

Nella nona puntata di Caro Corpo, la rubrica di Sky Tg24 dedicata alla body positivity, partiamo "dalla peggiore forma" del noto attore per ripercorrere le origini del movimento della body positivity e quel “fat-in” a Central Park. Dal 1967 alla modella XXL Tess Holliday

Da Will Smith non ce lo saremmo mai aspettati: dopo averlo sempre visto con un fisico perfetto, da “Man in Black” a “Bad Boys” passando per “Io sono Leggenda” ce lo siamo ritrovati in boxer e felpa aperta su Instagram con un ventre più rilassato del solito e la didascalia: “Sono nella peggiore forma della mia vita”. Un post che è piaciuto molto ai suoi follower e che solo nel primo giorno ha raccolto 6 milioni di like e 100mila commenti.

Il post è l’ispirazione che sta dietro alla nona puntata di Caro Corpo, la rubrica di Sky Tg 24 dedicata a corpi e body positivity, che tratta la fat acceptance.

Ma che cos’è la fat acceptance?

Fat acceptance significa accettare il grasso, che sia nel proprio corpo o nel corpo degli altri. Si tratta di una parte fondante della body positivity che spesso viene dimenticata.

Il movimento della body positivity, nato alla fine degli anni ’60 grazie ad attiviste americane grasse e nere, era ed è tutt’ora contro le discriminazioni verso i corpi grassi. Nel 1967 lo speaker radio Steve Post lanciò un invito per tutte le persone in sovrappeso a fare un Fat-In a Central Park a New York. Una specie di flashmob contro le discriminazioni. Si radunarono così 500 persone con cartelli di protesta, libri di diete da bruciare, assieme alle foto della modella Twiggy, identificata come l’ideale di magrezza.

Foto tratta da Instagram

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La prima modella XXL

L’attivismo proseguì fino agli anni 2000 quando arrivò la modella Tess Holliday, autrice del libro “L’arte non così sottile di essere una donna grassa”. La modella fu scelta dall’agenzia di moda Milk Management come prima modella plus size. Per la prima volta eravamo di fronte ad una taglia XXL.

Viene da chiedersi: il messaggio che Will Smith ha voluto lanciare con il suo post rispecchia il movimento delle origini?

 

UNSPECIFIED - CIRCA 1930:  Korpulente revue-girls: the girls must not weigh under 100 kg, Photograph, Around 1930  (Photo by Imagno/Getty Images)  [Korpulente Revuegirls: Keines der M?dchen darf unter 100 kg wiegen, Photographie, Um 1930]

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L’importanza del messaggio di Will Smith

Si tratta di un’evoluzione nella rappresentazione dei corpi, sia per attori celebri dello star system che per corpi maschili. Will Smith con il suo post sembra dire: “Il mio corpo è così oggi e lo accetto per ciò che è”. Un messaggio molto in voga, che non sarebbe stato possibile appena qualche anno fa e che sicuramente crea empatia con il pubblico.

Per confermarlo Will Smith ha anche pubblicato diverse foto dei suoi follower che, ispirati dal suo senso di accettazione verso il suo corpo, hanno anche loro mandato foto in intimo, imitandolo. Per un effetto ironico e potente allo stesso tempo.

Se vogliamo però analizzare fino a fondo il messaggio, dobbiamo aggiungere che Will Smith ha già pronta ad aspettarlo una mini serie in sei puntate su Youtube dal titolo “Best shape of my life”.

Non solo quindi ritornare in forma, ma avere la miglior forma di sempre, con l’aiuto di atleti professionisti, scienziati e diversi Youtuber.

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