In occasione del Dantedì, la giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha chiamato a raccolta personaggi della cultura, dello spettacolo, dello sport e del giornalismo per una recita collettiva del primo canto dell'Inferno. Da Stefano Accorsi a Geppi Cucciari, da Leonardo Pieraccioni a Giorgio Panariello, tantissime voci si sono unite al coro in omaggio di uno dei simboli della nostra cultura
In occasione del Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri che si tiene ogni anno il 25 marzo e che quest'anno diventa ancora più speciale perché nel 2021 cade il 700° anniversario della sua morte, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha deciso di rendere omaggio al Sommo Poeta.
L’ha fatto chiamando a raccolta tantissimi personaggi della cultura, del teatro, del cinema, dello sport, della musica e del giornalismo targato Belpaese, coinvolgendoli in una recita collettiva del primo canto dell'Inferno.
Declamando una terzina a testa, ciascuno degli artisti, degli sportivi e delle personalità in generale che hanno dato voce a questa celebrazione emozionante si è unito a un coro importante, quello che ci ricorda quanto orgoglio ha e deve sempre continuare ad avere il popolo italiano. Orgoglio che, con un simbolo immortale della cultura internazionale qual è Durante di Alighiero degli Alighieri detto Dante, aumenta a dismisura.
Il nostro fiore all’occhiello (tra i tanti che abbiamo. Possiamo dire di avere un’intera fioriera, un’aiuola all’occhiello...) diventa protagonista ma anche destinatario di questa video-recita commovente. Le parole rese eterne dalla penna dantesca rivivono sulla bocca dei volti e nomi nostrani più importanti e celebri di oggi.
Da Francesco Favino a Vittoria Puccini, da Stefano Accorsi a Geppi Cucciari, da Leonardo Pieraccioni a Giorgio Panariello, il cast di questo capolavoro intitolato a Dante è davvero stellare. Non manca all’appello nemmeno il ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini.
Il video-omaggio a Dante ha una duplice valenza oggi, in pandemia
Se la commozione è già alle stelle per via del pathos che tutti i partecipanti offrono con la propria performance, in questo difficile momento storico questo video-omaggio suona ancora più coinvolgente.
In tempi pandemici in cui siamo ben abituati, nostro malgrado, a festeggiare compleanni, ricorrenze e celebrazioni solo virtualmente, con video-chiamate, video-messaggi e video-tutto insomma, questo regalo che il sindaco di Firenze Dario Nardella fa a Dante e a tutti noi tocca le corde giuste, inserendosi nel solco di quelle emozioni che negli ultimi mesi possiamo vivere solo in streaming, da remoto.
Sperando di poter uscire al più presto da questo Inferno del Covid, a riveder le stelle.
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Il Dantedì è un evento sentito in Italia e in tutto il mondo. Quest’anno, alla sua seconda edizione, ha registrato un’enorme crescita delle iniziative legate alla celebrazione del suo illustre protagonista.
La giornata nazionale di oggi ha una valenza ancora più importante visto che nel 2021 si festeggerà anche l’anniversario dei sette secoli trascorsi dalla morte di Dante (avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321). Quello che, a giusta ragione, non chiamiamo Dante Day ma Dante Dì (poiché non usare la sua amata lingua equivarrebbe a farlo rivoltare nella tomba, passateci il modo di dire) culminerà nella diretta di questa sera di Rai3 dal Quirinale: alle 21.20 Roberto Benigni reciterà il XXV canto del Paradiso, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro della Cultura, Dario Franceschini.
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Roberto Benigni è un nome indissolubilmente legato a quello di Dante. Il celebre attore, comico, regista e sceneggiatore, infatti, nutre un amore viscerale nei confronti dell’opera dantesca. Opera omnia potremmo dire, dato che il suo Tutto Dante è stato lo spettacolo teatrale che ruota attorno all'esegesi della Divina Commedia, senza tralasciare chiaramente la satira di argomento contemporaneo e attuale.
Lo spettacolo ha debuttato nel giugno 2006 nel teatro romano di Patrasso in Grecia dove Benigni ha declamato e spiegato il canto di Ulisse, il XXVI dell'Inferno, entusiasmando il pubblico.
Tutti i 13 spettacoli che l’attore ha registrato in piazza Santa Croce a Firenze nell'estate del 2006 sono stati trasmessi in televisione, su Rai 1, tra il 2007 e il 2008 e hanno toccato un indice di ascolto altissimo. La versione in DVD di quegli spettacoli ha battuto tutti i record di vendita per uno spettacolo teatrale.
Anche Vittorio Gassman ci ha regalato momenti altissimi prendendo in prestito le parole di Dante. Il suo Gassman legge Dante diretto da Rubino Rubini ha fatto scuola. E con scuola non intendiamo quella che qualche volta ci propone (per non dire propina) Dante Alighieri in una maniera che spesso viene mal recepita dagli studenti...
Gassman ci ha donato un Dante che ci arriva dritto al cuore, come pure è quello di cui ci ha fatto innamorare Benigni.
Il grande Vittorio Gassman ha illustrato e declamato parecchi canti tratti dall'Inferno (tra cui Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti, il conte Ugolino), dal Purgatorio (Casella, Manfredi, Buonconte e Pia dei Tolomei, l'apparizione di Beatrice) e dal Paradiso (Piccarda, la visione dell'Empireo).
L’altro grande Vittorio che ha dedicato la vita a Dante è Sermonti, lo scrittore, traduttore, regista televisivo e di teatro nonché dantista, appunto, che è stato un divulgatore dell’amore per il Sommo Poeta, grazie alle sue indimenticabili letture.
Anche Fabrizio Gifuni, vincitore del David di Donatello al miglior attore non protagonista per Il capitale umano (2014), ha prestato la sua arte attoriale ad Alighieri.
E tra le signore, recentemente è stata l’attrice, sceneggiatrice e autrice televisiva Lucilla Giagnoni ad accostarsi alle pagine divine. Nel marzo 2020, durante il primo lockdown dell’inizio della pandemia, la Giagnoni ha lanciato assieme al teatro Faraggiana di Novara (di cui è direttrice artistica) l’iniziativa Vespri danteschi. Letture della Divina Commedia in diretta streaming, raccolte sul canale YouTube ufficiale dell’attrice, in piena sintonia con i tempi che stiamo vivendo, ahinoi.