Edito da La Nave di Teseo, in libreria arriva il film scritto a quattro mani dall'attore insieme a Dana Vachon. Tra divertimento e grottesco, Jim Carrey crea una sua nuova maschera che ci porta alla scoperta di una Hollywood non senza peccati.
Non è una autobiografia. Non è una lunga lista di conquiste o cadute, di successi o traumi infantili. Non è l'outing su varie dipendenze o tendenze, è semplicemente, si fa per dire, un libro scritto da Jim Carrey. Il che significa prepararsi all'imprevedibile e realisticamente divertirsi mentre l’imprevedibile accade. Quello che ne esce non potrebbe che essere paradossale e sopra le righe, ma estremamente lucido, come tutte le sue maschere e molti suoi film. Si intitola “Ricordi e Bugie” (titolo originale Memoirs and Disinformation) edito da “La Nave di Teseo” ed è scritto a quattro mani con l'amico di lunga data Dana Vachon. Una semi-autobiografia in cui il lettore segue le vicende di un attore non più all'apice del successo ma nemmeno sul viale del tramonto, che passa le giornate a leggere copioni destreggiandosi tra blockbuster o film più impegnati, circondato da agio e ricchezza e non poca noia.
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Un Alter ego distorto quanto basta per capire che quello che viene raccontato è molto più vicino alla verità, che la verità stessa, per dirla in termini cinematografici. Nel mirino Hollywood e i suoi meccanismi non poco perversi, dinamiche in grottesco equilibrio tra dramma e commedia ma anche personaggi reali da Nicolas Cage a Gwyneth Paltrow fino a Tom Cruise (che in verità viene presentato con uno pseudonimo) perché forse Tom è intoccabile persino dalla satira di Jim Carrey.
Un libro in cui tra fake news e ironia Jim crea un nuovo se stesso, dopo essersi guardato bene allo specchio.