Dal 1975 a oggi, il successo di UFO Robot Goldrake, del maestro Gō Nagai, non è mai scemato, rendendolo uno dei mecha più amati
Il 5 ottobre 1975 faceva il proprio esordio televisivo UFO Robot Goldrake, anime cult della Toei Animation, basato sul celebre manga del maestro Gō Nagai. Un successo internazionale, che non vide di certo esclusa l’Italia. Goldrake si mostrò per la prima volta nelle televisioni italiane nel 1978, esaltando il pubblico amante del genere mecha. Un successo travolgente, che coinvolse anche le versioni nostrane delle sigle dell’anime, che divennero rapidamente dei singoli molto richiesti.
Se è vero che UFO Robot Goldrake è tra i “robottoni” più amati di sempre, alcune curiosità sull’anime sono ancora sconosciute per molti, siano essi ex bambini appassionati del genere negli anni ’70, siano odierni appassionati di giovane età.
Curiosità su UFO Robot Goldrake
In Italia l’anime fece il proprio esordio nel 1979 con un titolo errato. L’importazione non avvenne direttamente dal Giappone, bensì dalla Francia. Il titolo ottenuto fu “Atlas Ufo Robot Goldrake”. Venne pubblicizzato in questo modo, ignari del fatto che “Atlas” non facesse parte del nome.
Si può dire che questa non sia tra le creazioni alle quali Gō Nagai tiene di più. La nascita di Goldrake è stata infatti un po’ forzata. Al tempo il maestro venne spinto, per così dire, dai propri colleghi a farsi largo nel mercato occidentale con prodotti di certo appeal. Si decise dunque di sfruttare il fenomeno degli U.F.O. per riuscire a vendere facilmente un prodotto per un pubblico distante, per gusti e cultura, da quello nipponico. Missione compiuta, considerando come Goldrake sia ancora oggi tra i mecha più amati in occidente. Differente la reazione in Giappone, dove manga e anime vennero apprezzati, ma la prova del tempo è stata vinta da mecha come Mazinger Z.
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La critica nei confronti di Goldrake fu molto dura. Così come per altre opere di Gō Nagai, ci si scagliò contro la violenza mostrata, seppur non ai livelli di Devilman. Si temevano gli effetti di certe raffigurazioni sul pubblico giovanile, paragonando il pugno rotante al pugno di ferro usato nelle risse, l’alabarda alla baionetta, il maglio al manganello. Ben differente invece la reazione di Gianni Rodari, vero e proprio sostenitore dell’anime. Propose un interessante paragone tra Goldrake ed Ercole. Se uno è metà uomo e metà dio, l’altro è per metà macchina spaziale.
Quello del ruolo della donna è un tema importante in Goldrake. Tra le novità introdotte dall’opera ci fu infatti il ruolo attivo di due personaggi femminili in battaglia. Si tratta di Venusia e Maria, che mostrarono la fierezza delle donne in combattimento, al pari dei guerrieri maschili.
Se la sigla di Goldrake è ben nota ancora oggi, lo si deve all’incredibile successo avuto al tempo. I 33 e 45 giri dei singoli prodotti vendettero milioni di copie. UFO Robot Goldrake ha raggiunto, al tempo, il disco di platino. Un successo senza tempo, che prosegue ancora oggi, a quasi 50 anni di distanza.