Si intitola “Gabrielle Chanel - Il Manifesto della moda in mostra” e si terrà fino al 14 marzo 2021 al Palais Galliera, la città della Moda Museo di Parigi. L'esposizione anticipa la sfilata della collezione di prêt-à-porter per la primavera/estate 2021 che si terrà domani 6 ottobre
Dalle iconiche borse trapuntate modello "2.55", ai tailleur in tweed melange, dai gioielli ai profumi leggendari, c'è tutta l'essenza dello stile della celebre stilista francese nella mostra "Gabrielle Chanel. Il Manifesto della moda", che si svolge fino al 14 marzo 2021 al Palais Galliera, la città della Moda Museo di Parigi. L'esposizione anticipa la sfilata 'fisica' della collezione di pret a porter per la primavera/estate 2021 che si terrà domani 6 ottobre al Grand Palais a Parigi, e che sarà trasmessa in diretta anche in digitale. In occasione della sua riapertura, il Palais Galliera presenta la prima retrospettiva dedicata al lavoro di colei che ha rivoluzionato la moda sovvertendo inoltre i codici tradizionali della gioielleria e dei profumi.
La nascita e l'evoluzione dello stile di Madamoiselle Coco
La mostra, organizzata dal Palais Galliera con il sostegno di Chanel, e curata dai Miren Arzalluz, direttrice del museo, Veronique Belloir e Marie-Laure Gutton, mette in luce la nascita e l'evoluzione dello stile di Gabrielle Chanel, le caratteristiche del suo lavoro, l'emergere dei suoi codici e il suo contributo alla storia della moda. Con capi tratti dall'Archivio di Chanel, la mostra dispiega oltre 350 pezzi, realizzati tra il 1910 e il 1971. "Gabrielle Chanel ha creato una sintesi per codificare i suoi abiti. Ha offerto l'esatto opposto alla moda degli anni '50" spiega Miren Arzalluz a proposito del ritorno della stilista alla couture nel 1954, che riaffermò così il suo manifesto di moda originariamente stabilito nel primo decennio del secolo. "Era una nuova eleganza basata su comfort, libertà e naturalezza. Era una sorta di manifesto - aggiunge Veronique Belloir - e del suo lavoro che esiste oltre la moda".
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Il percorso della mostra
E’ suddiviso in stanze con le sue creazioni emblematiche, dagli abiti fluidi degli anni Trenta e gli abiti più sagomati degli anni Cinquanta, presentati nelle nuove "Galeries Gabrielle Chanel" create grazie al mecenatismo della maison, alla bigiotteria e alla borsa 2.55 trapuntata. Tutti capi di abbigliamento e accessori che, secondo Marie-Laure Gutton, "erano in linea con l'idea di soddisfare le esigenze delle donne" incarnando l'eterna modernità dello stile creato dalla straordinaria Gabrielle Chanel (1883-1971). In quegli anni in cui Paul Poiret dominava la moda femminile, Gabrielle Chanel, conosciuta anche come Coco, si sposta, già dal 1912, tra Deauville, Biarritz e Parigi, rivoluzionando il mondo del haute couture e lasciando il suo manifesto della moda. Scandita in decenni, la prima parte dell'esposizione rievoca gli inizi della grande stilista con pochi pezzi simbolici, tra cui il celebre top da marinaio in jersey (1916) ed invita a seguire l'evoluzione dello stile Chanel, dai tubini neri ai modelli sportivi dei rutilanti anni Venti, fino ai sofisticati capi degli anni Trenta. Una stanza, invece, viene dedicata al profumo N 5, nato nel 1921. Durante il percorso, che si articola attraverso dieci capitoli, si notano dieci ritratti fotografici di Coco che testimoniano quanto lei stessa abbia incarnato il suo marchio. La seconda parte della mostra è dedicata ai temi della maison Chanel ed invita a decifrarne i codici, l'abito in tweed intrecciato, la decolletè bicolore, la 2.55 con il tipico matelassé, i colori nero e beige, ma anche bianco, rosso e oro, senza dimenticare gli accessori e la gioielleria.