Un’edizione speciale del New Generation, quella di quest’anno a Firenze, con un programma senza precedenti accolto per la prima volta al Giardino di Boboli grazie alle Gallerie degli Uffizi. Le foto di apertura con La Cenerentola di Gioachino Rossini e il programma delle giornate conclusive
Ad aprire il Festival al Giardino di Boboli il 26 agosto ore 20.30 (replica il 29) è La Cenerentola di Gioachino Rossini, l’ultima opera buffa del compositore pesarese: scritta per Roma nel 1817 prendendo ispirazione dalla fiaba di Perrault
Suona l'Orchestra Senzaspine, collettivo bolognese di under 35 che si è dato il compito di divulgare la musica classica a ogni età e ogni fascia sociale. L’allestimento, montato nel Prato delle Colonne su un palcoscenico che ha le dimensioni di quello del Teatro Bolshoi di Mosca, è firmato dal regista francese Jean-Romain Vesperini.
Il cast di promesse del canto, che indossano abiti da scena della costumista Anna Maria Heinreich realizzati dalla sartoria Tirelli, è guidato dalla bacchetta di Sándor Károlyi, un talento in ascesa, formatosi tra Ginevra, Firenze e Vienna.
The New Generation Festival è immensamente orgoglioso e grato di poter considerare per il terzo anno Tirelli Costumi, sotto la direzione di Dino Trappetti, tra i partner principali anche di questa edizione. La Sartoria Tirelli, oltre ad aver vinto numerosi Oscar è riconosciuta responsabile della creazione di costumi che hanno girato i teatri e gli schermi di tutto il mondo.
Protagonista della serata del 27 agosto è stata l’Orchestra Giovanile Italiana, fiore all’occhiello della Scuola di Musica di Fiesole. Fondata trent’anni fa da Piero Farulli come laboratorio professionale per ragazzi appena usciti dal Conservatorio e ora gestito da Alain Meunier, l’OGI – che rinnova di anno in anno i suoi componenti - è stata sempre diretta da bacchette di gran nome, compresi Riccardo Muti e Daniele Gatti.
Il programma diretto dal Maestro Daniele Rustioni include l’ouverture da Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, Concerto n. 1 per violoncello di Franz Joseph Haydn e la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven. Al termine esibizione del pianista jazz Dan Tepfer (conosciuto anche per affiancare spesso Lee Konitz)
Il 28 agosto appuntamento con The Three Divas: alcuni dei migliori jazzisti statunitensi portano in scena i ruggenti anni Venti di Broadway e Hollywood. Uno spettacolo prodotto con Piers Playfair, fondatore del Catskill Jazz Factory, che ha per protagonisti principali un cantante lirico, una blues lady e una voce jazz. Al termine il gruppo drag queens dei Devotion.
Ma numerosi sono anche gli eventi collaterali al Giardino di Boboli fin dal pomeriggio, prima dello spettacolo. Il pubblico, entrando da piazza Pitti, a partire dalle 19.00 troverà la strada che lo conduce verso il Prato delle Colonne disseminata di musica e arte… una promenade ogni giorno diversa.
Nel cortile di Palazzo Pitti, per esempio, si avvicendano gruppi da camera del Conservatorio Luigi Cherubini, della Scuola di Fiesole, del Maggio e dell’Accademia Musicale Chigiana.
L’area esterna alla Limonaia Grande invece con la regia di Edoardo Zucchetti lascia spazio a nuove performance eseguite dai gruppi Abreu Chamber Choir e Zeffirelli’s Pagliacci Cabaret, dall’Associazione Artiglieria, e dall’attore Lorenzo Terenzi. Mentre alla Meridiana sono in mostra i tessuti della Fondazione Arte della Seta Lisio.
Altra musica dal 28 al 29 agosto alla Manifattura Tabacchi con la presenza, l’ultima serata, del DJ John Swing (Francesco Giannini), grazie alla collaborazione con HAPE Collective. La produzione delle due late-night è realizzata in collaborazione con Manifattura Tabacchi, ex stabilimento industriale che dal 2016 ha avviato un ambizioso progetto di rigenerazione e si propone di dar vita a un nuovo quartiere per la città, un centro per la cultura contemporanea, l’arte e la moda, complementare al centro storico, aperto a tutti e connesso con il mondo.
Un’edizione speciale con un programma senza precedenti accolto per la prima volta al Giardino di Boboli. 4 serate di opera, musica classica, jazz, per 500 spettatori ad ingresso gratuito che i tre giovani produttori inglesi Roger Granville (Regista e Produttore), Maximilian Fane (Direttore d’orchestra) e Frankie Parham (Produttore di Teatro e Cinema), donano a Firenze come segnale di rinascita per la città e per gli artisti emergenti di tutto il mondo oggi impossibilitati ad esprimere la propria arte sui palcoscenici.