Prosegue il programma della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma al Circo Massimo. Si va in scena fino al 13 agosto per un totale di ventuno serate. “Siamo stati tra i primi al mondo a ripartire” racconta a Sky Tg24 il sovrintendente Carlo Fuortes.
Il primo a ripartire
Il Teatro dell’Opera è stato il primo a ripartire in Europa. La stagione estiva è cominciata lo scorso 16 luglio al Circo Massimo. “Le Terme di Caracalle non consentivano di rispettare le norme di sicurezza dettate dall’emergenza coronavirus” racconta a Sky Tg24 il Sovrintendente Carlo Fuortes Il Teatro della Capitale prosegue la sua ricca stagione estiva nel magnifico scenario del Circo Massimo.
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Sovrintendente Fuortes, come si è riorganizzato il Teatro dell’Opera di Roma?
"Siamo riusciti a ripartire 16 luglio con grande stagione al Circo Massimo. Caracalla, anche se ha uno scenario molto grande, non poteva rispettare i limiti del Covid, sia per quel che riguarda gli spettatori, sia per quel che riguarda tutti gli artisti. Abbiamo creato un nuovo Teatro nello splendido scenario del Circo Massimo, luogo emblematico per tutti i cittadini e per i turisti che stanno arrivando a Roma".
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I NUMERI DEL CIRCO MASSIMO
Il Circo Massimo si è trasformato in un teatro dotato di dimensioni importanti: 1400 persone che possono assistere agli spettacoli.1500 mq di palco che consente di fare l’opera in forma scenica. Uno dei primi teatri al mondo a ripartire, con un’offerta unica nel panorama internazionale.
Come avete organizzato gli spazi scenici?
È una sfida per l’orchestra, per il coro, per i cantanti. Con il “Rigoletto” abbiamo sperimentato delle nuove forme espressive, In questo periodo bisogne essere resilienti. Bisogna trasformare i problemi in opportunità. Abbiamo usato molta tecnologia e siamo arrivati ad un risultato importante.
Stasera c’è Vedova Allegra?
Stasera c’è la Prima. Continuiamo con il "Barbiere di Siviglia". Abbiamo fatto un balletto in forma scenica sulla musica delle “Quattro Stagioni”. Chiuderemo in bellezza con due Gala con Anna Netrebko. Abbiamo il tutto esaurito. C’è un grande desiderio di tornare a frequentare i luoghi di cultura”.
Come si riparte a settembre?
“Sarà più difficile perché torneremo all’interno. Dovremo adattare l’offerta agli spazi che avremo e che sono vincolati. Riusciremo ad avere in sala dai 500 agli 800 spettatori. Faremo delle produzioni che consentiranno di salvaguardare la salute degli artisti, ma che saranno delle opere vere e proprie.”