Raoul Bova diventa volontario per la Croce Rossa insieme a Rocio
SpettacoloInsieme a Rocío Muñoz Morales, Raoul Bova ha distribuito pasti e medicine ai più bisognosi aiutando la Croce Rossa
“La nostra Italia nell’anima. Noi sul campo ad aiutarla con tutto il cuore ad uscire da questo momento” scrive Raoul Bova su Instagram, condividendo un’immagine della sua esperienza di volontario con la Croce Rossa.
L’attore, insieme alla compagna Rocio, ha voluto dare il suo contributo per aiutare chi - per via dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - I NUMERI ITALIANI: GRAFICHE) - si trova in difficoltà.
Raoul e Rocio per la Croce Rossa
Negli ultimi giorni, sui loro profili Instagram, Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales hanno più volte condiviso scatti della loro attività come volontari per la Croce Rossa.
“Questo è il tempo della gentilezza”, “Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano (Madre Teresa di Calcutta) P.S. Grazie di esistere volontari!” ha scritto Rocio sul suo profilo, postando immagini di ciò che la Croce Rossa sta facendo per la comunità.
Il numero del settimanale Chi, uscito il 29 aprile, ha pubblicato scatti esclusivi dell’iniziativa a cui Raoul e Rocio hanno preso parte: con indosso le tute della Croce Rossa, i due hanno distribuito pasti e medicinali ai senzatetto. Poi, l’attore ha fatto un annuncio: vuole portare in tv le storie di quegli uomini, da lui definiti “eroi dal cuore immenso”.
“Sarà difficile e sarà strano intraprendere nuove abitudini, ma non dobbiamo avere paura, mai, perché l’amore non ha frontiere, e dobbiamo riuscire ad amarci in qualunque modo perché l'amore muove il mondo” scriveva Rocio a inizio quarantena. E, loro, l’amore l’hanno messo in pratica.
Raoul Bova e la beneficenza
Non ha solamente affiancato i volontari della Croce Rossa nella distribuzione di cibo e medicine, Raoul Bova. Ha infatti deciso anche di mettere a disposizione di chi lotta contro il Covid-19 la sua masseria di Montalbano di Fasano (Ostuni).
«Se ne avessero bisogno è a disposizione. Io davvero ammiro il lavoro di questi volontari che arrivano alla Cri per tanti motivi, e che nell’aiuto agli altri trovano una ragione importante, una missione oggi più che mai necessaria a tutti i livelli, dal semplice fondamentale abbraccio alle persone sole, agli aiuti sanitari» ha dichiarato all’Ansa.
E ha poi spiegato: «Racconterò questi eroi delle emergenze, questi volontari di tutte le età dal cuore immenso, pronti ad aiutare. Una serie tv sulla Croce rossa italiana la studiavo da tempo, ora con il Coronavirus è diventato un progetto concreto già in avanzata fase di scrittura, pronti a girare appena si potrà. Una prima stagione di sei serate racconterà storie e personaggi ispirati alla realtà, impegnati sul fronte italiano del Covid 19, poi andremo avanti negli scenari internazionali di questa grande organizzazione che è sempre in prima linea nel mondo».