Raoul Bova: “Non è stato giusto demonizzare Rocío e me all’inizio della nostra storia”

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(Foto: Kikapress)

L’attore, in un’intervista a Vanity Fair, ha raccontato del rapporto con l’ex moglie Chiara Giordano - “con lei non c’è mai stata una guerra” - e dei primi momenti difficili dell’amore con l’attuale compagna - “ma le cose poi si sono sistemate”

Un nuovo ruolo nei panni di Giorgio Armani, il primogenito che si diploma, la serenità possibile in una famiglia allargata. Raoul Bova, 48 anni compiuti da poco, si è raccontato in una lunga intervista a Vanity Fair nella quale ha svelato anche alcuni dettagli sulla fine del rapporto con la ex moglie Chiara Giordano, figlia dell’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, e l'inizio di quello con l'attuale compagna Rocío Morales, e sulla figura di Armani.

“Non è stato giusto demonizzare Rocío e me”

Parlando della ex moglie, che qualche settimana fa ha postato una foto su Instagram con l’attore e il figlio di 17 anni, Bova ha detto che “non c’è mai stata una guerra con Chiara, che stimo come donna e come madre. L’ho sempre detto”. Ma, ha aggiunto parlando della compagna Rocío Morales, con la quale ha avute due figlie, “non è stato giusto demonizzare Rocío e me, all’inizio della nostra storia, ma le cose poi si sono sistemate tutte”.

“I miei figli mi stimano perché sono stato coerente”

Poi, sulla ex suocera Annamaria Bernardini de Pace, che aveva detto “per quanto lo possa disistimare, Bova è il padre dei miei due nipoti, e in quanto loro padre lo rispetto”, l’attore ha commentato: “È una cosa bella da dire? Non credo. Comunque le cose vanno come devono andare. Se oggi i miei figli mi stimano e abbiamo un bel rapporto è perché ho rispettato una coerenza, quello che ho promesso l’ho mantenuto. Se oggi posso imporre loro qualcosa è perché, dal momento zero, ho detto che sarebbero stati i figli alla pari delle altre due, o del terzo, del quarto, del sesto… Non diventeranno mai figli di serie B”.

Quella volta che Armani strillò a Sanremo

Raoul Bova arriverà a ottobre sul piccolo schermo in una serie che racconta i grandi stilisti italiani e vestirà i panni di Giorgio Armani. E del suo personaggio ha detto: “Armani, al di là del genio, è andato incontro a una necessità importante nel momento giusto, quella della donna che non voleva più sentirsi usata, che voleva rispetto. Per Armani, è storia, la donna andava coperta, sul lavoro non doveva andare a mostrare ‘le tette o il culo’, parole sue”. Poi l’attore ha aggiunto che Armani “sembra uno che non potrebbe arrabbiarsi mai, ma in realtà lo fa moltissimo” e ha raccontato: “Una volta ero a Sanremo e avevo una giacca che non aderiva perfettamente al collo, lui fece degli strilli chiamando chiunque. E tutti mi dicevano: ‘Raoul è successo un casino’. Non capivo se avessi sbagliato qualcosa, e loro: ‘Quando hai mosso il braccio la giacca si è scostata dal collo, la dovevi slacciare…’”.

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