Coronavirus, Love Project 2020: un’orchestra di 1000 musicisti da tutto il mondo. VIDEO

Spettacolo

Chiara Ribichini

L’idea di Lorenzo Ravazzani, violista, per far uscire dall’isolamento i musicisti. Online gli spartiti e un video per seguire il direttore e registrare con lo smartphone la propria parte dell’Ouverture de Il Flauto Magico. “Sarà l’orchestra più grande al mondo” 

Far suonare insieme 1000 musicisti da tutto il mondo. Creare un’orchestra virtuale capace di abbattere le distanze per far uscire dall’isolamento gli artisti costretti dall’emergenza coronavirus  (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE) a suonare in solitudine. Per rompere il silenzio delle nostre città e far rimbombare le note dell’Ouverture de Il Flauto Magico di Mozart. E’ il progetto ideato da Lorenzo Ravazzani, violista , insieme con il direttore musicale Alessandro Crudele (direttore dell’orchestra sinfonica UniMi dell’Università degli studi di Milano) e Fabiano Stefanini, sound engineer.
“Mi sono svegliato e ho iniziato a pensare a tutti noi musicisti che da settimane suoniamo da soli nelle nostre stanze. Io con la mia viola, mia moglie con il suo violino, il nostro vicino con un clarinetto. Amici e colleghi chiusi in casa in altre zone della mia città, Milano, o nel mondo. Ho pensato che avremmo potuto suonare insieme” racconta Ravazzani a Sky Tg24. E’ nato così Love Project 2020, dove la parola "love" è un acronimo che unisce i quattro concetti chiave del progetto: Liquid (la musica in questo momento può diffondersi solo in modo “liquido” attraverso la rete; Open (aprire una breccia virtuale nelle pareti delle proprie abitazioni e liberare un messaggio di speranza); Viral (diffondere un virus “più potente, che è l’amore per la musica”); Ensamble (suonare “insieme”).

1000 musicisti insieme in un’orchestra che abbatte le distanze

I mille musicisti che aderiranno a Lovr Project 2020 faranno parte di un’orchestra “montata”. Un ensamble in cui ognuno contribuirà con il proprio video. Mai come in questo momento la tecnologia può infatti aiutare ad uscire dall’isolamento, a creare momenti di condivisione e a scoprire nuove modalità di lavoro. Persino nella musica.   
“Il primo passo, dopo aver provato a sondare un po’ il terreno tra colleghi e aver raccolto interesse ed entusiasmo, è stata la creazione di un sito (QUI IL LINK) in cui abbiamo messo a disposizione per ogni strumento lo spartito da scaricare, accompagnato da una registrazione e da un video in cui ogni musicista vede il direttore d’orchestra frontale come se fosse davanti a sé – spiega Ravazzani - Certo, è una situazione completamente nuova e non è semplice suonare su in video e non dal vivo. Chi è in orchestra è abituato a sentire chi suona accanto a lui, ad avere un contatto costante attraverso lo sguardo con il direttore, a sentire le vibrazioni anche con il corpo. La musica è contatto, calore. Questo è sicuramente un modo freddo di suonare ma lo è molto di più farlo a casa da soli senza nessuno”.
I mille strumenti andranno a comporre l’Ouverture de Il Flauto Magico con un montato che sarà pubblicato su YouTube. “Non sarà certamente semplice riuscire a gestire mille tracce audio e video ma ce la possiamo fare. Sarà l’orchestra più grande al mondo. Chissà quale sarà l’effetto di un suono di mille persone” dice Ravazzani.

Tra i mille anche tre musicisti di Wuhan

In queste settimane di locdown era stato già fatto qualche esperimento di concerti “da lontano” da varie orchestre. In Love Project 2020, per la prima volta, suoneranno insieme artisti che appartengono a realtà diverse.
“In questi primi giorni dal lancio del sito e del progetto sono già arrivate adesioni da tutta Italia e da tutto il mondo. Dal Teatro alla Scala di Milano all’Accademia di Santa Cecilia, dall’Opera di Roma al San Carlo di Napoli, dalle orchestre più importanti di Monaco, Berlino fino al Brasile, all’Uruguay e a Singapore – sottolinea Ravazzani - Ci sono grandi nomi ma l’idea è quella di un progetto inclusivo a cui possano partecipare musicisti bravi ma magari non professionisti. Anche per questo è stato scelto come brano l’Ouverture del flauto magico di Mozart”. E spiega: “Non è un tecnicamente così difficile ma allo stesso tempo non può essere affrontata se non si è molto bravi. Insomma, è un po’ uno spartiacque. E poi sette minuti, un tempo utile per permettere nel video che verrà realizzato di dare un po’ di visibilità a tutti”.
Tra i mille anche un violinista, un timpanista e un primo oboe di Wuhan, la città dove tutto è iniziato e che oggi è uscita dal locdown.

Quel passaggio dal buio alla luce nelle note di Mozart

La scelta de Il Flauto magico di Mozart, per questo esperimento di orchestra che unisce i musicisti in lockdow, è legata anche a un valore fortemente simbolico oltre che a elementi tecnici e funzionali. “E’ un’opera musicale che racconta una trasformazione, il passaggio dal buio delle tenebre alla luce, in cui si viene messi alla prova per essere trasformati” spiega Ravazzani.
I teatri potrebbero essere gli ultimi ad uscire “dal buio”. “Da alcuni colleghi so che all’estero si sta ragionando per una stagione senza pubblico. Si parla di primavera 2021 come possibile data in cui si potrà tornare a suonare dal vivo. L’unica via di uscita è provare a ripartire con la tecnologia, in attesa di poter ritrovare quel contatto di cui il teatro vive e che solo il teatro sa trasformare in arte”.

 

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