
Milano, l'anteprima dell'installazione di Jean Luc Godard alla Fondazione Prada. FOTO
Il cineasta ha deciso di trasferire il materiale tecnico, utilizzato nella realizzazione dei suoi ultimi film a partire dal 2010, ne "Le Studio d'Orphée", uno studio di registrazione e di montaggio, collocato al primo piano della galleria sud

Il cineasta francese Jean-Luc Godard ha deciso di trasferire il materiale tecnico, utilizzato nella realizzazione dei suoi ultimi film a partire dal 2010, all'interno di un'atelier, "Le Studio d’Orphée", al primo piano della galleria sud della Fondazione Prada
"Le Studio d'Orphée"
Il risultato è stata un'installazione che racchiude sia uno spazio di vita che di lavoro, uno studio di registrazione e di montaggio, ma anche un luogo dove raccogliere oggetti personali

Mobili, libri, quadri e altri oggetti personali dell'installazione provengono dallo studio-abitazione di Rolle in Svizzera del cineasta francese

Il titolo dell'opera, "Le Studio d’Orphée", è un chiaro richiamo al mito di Orfeo ed Euridice

Con questa scelta Godard intende quindi stabilire un parallelo tra se stesso e il poeta-musicista greco

All’interno de "Le Studio d'Orphée" saranno proiettati su uno schermo televisivo diversi lavori del cineasta francese, tra i quali il lungometraggio "Le Livre d’image" del 2018 e nove cortometraggi del regista

Lo schermo televisivo presente nell'installazione è quello abitualmente utilizzato da Godard come strumento di lavoro

I visitatori potranno assistere per la prima volta alla proiezione de "Le Livre d’image" nel luogo fisico in cui il film è stato concepito

E avranno modo di apprezzare tutte le fasi della sua realizzazione: dal montaggio, al mixaggio del suono, fino alle fasi di produzione e post-produzione

Gli elementi presenti nell'installazione della Fondazione Prada sono i testimoni del processo creativo all'origine di un'opera cinematografica

"Le Studio d'Orphée" non è la prima opera realizzata da Godard per Fondazione Prada

Il cineasta francese ha già concepito un intervento sonoro installato all'interno dell'ascensore della Torre, dal titolo "Accent-sœur"

I visitatori potranno, inoltre, ascoltare anche la colonna sonora di "Histoire(s) du cinéma"

Si tratta di un'opera video in otto capitoli iniziata nel 1988 e conclusa nel 1998

"Histoire(s) du cinéma" racconta la storia del cinema e per questo lavoro il regista francese si è servito di estratti di film, di telegiornali, di scritti di filosofia, di romanzi, di poesie, di musiche e di opere d'arte
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